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Perché gli streaming di Diddy e Liam Payne stanno continuando ad aumentare?

Il clamore degli scandali sul rapper americano e l’improvvisa morte del cantante degli One Direction stanno avendo un grande effetto sul numero di ascolti sui servizi di streaming

Autore Andrea Florenzano
  • Il24 Ottobre 2024
Perché gli streaming di Diddy e Liam Payne stanno continuando ad aumentare?

Sean Diddy Combs, foto di Paras Griffin/Getty Images

Il caso che ha invaso le pagine dei giornali e dei portali online di tutto il mondo nella fine del 2024 sembra avere ripercussioni non solo a livello giudiziario. Le accuse di violenza sessuale e tratta a scopo sessuale nei confronti di Diddy, ora rinchiuso nel penitenziario di Brooklyin a New York, hanno avuto un effetto anche sul numero di streaming. La viralità degli scandali legati al produttore americano ha fatto sì che l’eco mediatico rimbalzasse indirettamente anche sulle piattaforme digitali. Forse non nella maniera più attesa e intuibile. Combs si è da sempre dichiarato estraneo ai fatti e ha richiesto più volte ai suoi legali, invano, di presentare istanze ai giudici per il rilascio su cauzione. L’ultima offerta si aggirava attorno ai 50 milioni di dollari con la garanzia di mettere sul mercato il jet privato del magnate.

I tentativi della difesa sono stati prontamente rimandati al mittente, con Sean Combs che con ogni probabilità rimarrà in carcere almeno fino al processo. Intanto però, c’è un dato non trascurabile intorno a questa vicenda. Gli streaming del rapper su Spotify continuano a lievitare. Nonostante le macabre accuse che gli vengono addossate, il numero di querelanti è saluto a circa 150 persone, Puff Daddy continua a vendere la sua musica.

La crescita dei numeri degli ascolti di Diddy

Di recente il numero di clic per le canzoni del signor Combs è salito vertiginosamente. Nella settimana prima del suo arresto il suo catalogo aveva circa 3,2 milioni di streaming negli Stati Uniti. Nelle settimane successive questa cifra è aumentata circa del 50%, fino ad arrivare a 4,8 milioni secondo Luminate, l’agenzia che fornisce i dati per le classifiche Billboard. Nell’ultima settimana il dato sarebbe calato a 4,3 milioni. Il numero di seguaci su Spotify è aumentato del 15% dall’ultimo anno passando da circa 1,5 milioni a 1,8. Per quanto riguarda la viralità sui social network, secondo Chartmetric, il supporto nei confronti dell’artista americano è stato notevole dove l’hashtag #freediddy è stato utilizzato 12.000 volte.

L’incremento negli streaming di Liam Payne e degli One Direction, a pochi giorni dalla scomparsa del cantante

Il fenomeno si può registrare, con considerazioni opposte, anche per quanto riguarda il caso di Liam Payne. La morte dell’ex cantante degli One Direction, avvenuta il 16 ottobre a Buenos Aires, ha creato un vero e proprio corto circuito di interazioni, condivisioni, like e commenti. Ciò si è chiaramente riversato anche sulle piattaforme musicali, in cui si è vista un’impennata negli streaming sia dei progetti solisti di Payne, ma soprattutto delle canzoni dei 1D. Il 16 ottobre gli streaming on-demand ufficiali negli Stati Uniti del catalogo del quintetto sono schizzati a 5,9 milioni.

Si tratta del 174% percento in più rispetto ai 2,1 milioni del giorno precedente, secondo Luminate. Il 17 ottobre sono saliti ulteriormente a 22,2 milioni con un aumento del 278% rispetto al giorno prima. A livello globale la boy band è passata da 12,1 milioni del 15 ottobre fino ai 21,3 milioni del 16 ottobre, registrando un +76%. Il giorno dopo si è arrivati a 84,9 milioni (+298%). Il catalogo solista di Payne ha registrato un aumento del 472% il giorno della scomparsa, con 1 milione di streaming. Dato poi quadruplicato il giorno dopo con 3,8 milioni solo negli Stati Uniti. Liam Payne ha poi raggiunto in tutto il mondo la cifra record di 4,8 milioni di ascoltatori partendo da circa 90.000 prima della sua morte.

I casi di Diddy e Payne a confronto

I casi di Diddy e Liam Payne sono agli opposti, anche se vi sono delle analogie dal punto di vista della copertura mediatica dei due eventi. È impossibile ipotizzare il numero di articoli scritti su Diddy o sull’ex cantante dei One Direction nell’ultimo mese. In ogni caso, non c’è stata testata, da quelle più mainstream a quelle minori, che non abbia coperto le vicende sicuramente tra le più discusse del 2024. L’impatto transmediale di questi fatti di cronaca su altri tipi di supporti, come le piattaforme di streaming, è senza precedenti. Ed è tutto a favore degli artisti. Se nel caso di Liam Payne un aumento degli streaming era preventivabile, per Combs la questione diversa. In un’intervista al New York Times, il professor George Howard ha provato a spiegare le ragioni di questo fenomeno.

«Se Tower Records fosse ancora in giro, non vedremmo persone entrare lì e pagare $15 per un CD per soddisfare quella curiosità» sostiene Howard, riferendosi al fatto che nessuno di questi curiosi spenderebbe dei soldi per ascoltare la musica di un pluri-accusato di crimini gravissimi. Non sarebbe esclusivamente una questione economica. «Con lo streaming c’è però un anonimato. È lo stesso impulso umano di guardare un incidente d’auto».

Il semplice interesse per le notizie più discusse potrebbero quindi spiegare il recente aumento nel numero degli streaming di Combs. Una sorta di curiosità collettiva, che però i singoli ascoltatori non avrebbero il coraggio di mostrare in pubblico. Ecco perché lo strumento dello streaming ti permette di analizzare il caso e di ottenere più informazioni sull’individuo. Lo zoccolo duro di sostenitori continuerà quindi ad ascoltare il proprio beniamino facendo leva sulla presunzione di innocenza. Il resto del pubblico, fatto principalmente di curiosi ed hater, si riverserà sulle piattaforme per scoprire il soggetto misterioso e spesso descritto come un mostro. Nel caso di Payne i fan si cimenteranno nell’infinita operazione nostalgia, mentre il resto del pubblico, investito dal clamore della notizia, parteciperà, soprattutto per f.o.m.o.

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