È stata la mano di Drillionaire: i cinque migliori goal di “10”
Dopo anni passati dietro le quinte di moltissime delle hit più suonate, il producer ora si è preso il posto da goleador che gli spetta
Se vi chiedessimo di pensare agli album che più hanno spopolato in Italia negli ultimi anni, molto probabilmente dietro le quinte di una buona parte di questi si celava la figura di Drillionaire. E il producer oggi con 10, il suo primo album da protagonista, si prende finalmente il ruolo da goleador che gli spetta. A fargli gli assist, venti tra i nomi più blasonati della scena rap (e pop) italiana. Spalmati su undici tracce e che compongono una squadra ben oliata di numeri uno già pronta a contendersi il campionato del disco dell’anno. Gli highlights di questo match? Li abbiamo radunati qui sotto.
Guè, Marracash – Yalla
Dopo aver sentito Yalla possiamo dirlo a gran voce: abbiamo definitivamente bisogno di Santeria 2. Sebbene Guè e Marracash non abbiano nemmeno più bisogno di dimostrare di essere i numeri uno della champions del rap italiano, il richiamo della sfida è troppo forte per non ribadire di nuovo chi comanda nel game. E infatti sulla produzione di Drillionaire ci prendono a ceffoni in faccia con una delle loro collaborazioni più riuscite dai tempi di quel culto che è Santeria, palleggiandosi le strofe come in un assist perfetto. Il King del rap passa la palla, Mr. Fini la mette a segno. Ma si sa, Guè e Marra insieme sono un po’ come Smith & Wesson, Kalash & Nikov, Modric e Vini Jr. Dillo alla mamma, dillo all’avvocato che devono assolutamente ascoltare questo pezzo.
Anna, Lazza, Tony Effe – Fashion
Cosa succede se su un pezzo iconico di Benny Benassi metti insieme Anna, Lazza e Tony Effe? La risposta è una hit da club potentissima. Non ce ne vogliano i ragazzi, ma la regina indiscussa di Fashion è Anna. Che ormai, in Italia, è davvero ciò che di più simile c’è alle grandi rapper d’oltreoceano. I tempi di Bando sembrano ormai lontanissimi per lei. Col tempo e con dedizione, infatti, si è costruita un’identità forte e credibile per far capire a tutti i maschi alpha della scena che il rap è un gioco a cui anche le ragazze sanno giocare benissimo. E questa, alla fine, è l’unica cosa che conta.
Taxi B, Mahmood, Fabri Fibra – Proibito
Nel caso non lo aveste riconosciuto, sì, la voce della prima strofa di Proibito è proprio quella di Taxi B. Che alle sporche urlate (che sono ormai il suo marchio di fabbrica) unisce anche un cantato che ci stupisce positivamente. Se l’ex FSK ci sorprende, Mahmood e Fabri Fibra si riconfermano. Il primo viaggia sicuro su una produzione di Drillionaire dalle tinte arabeggianti che sono un po’ la sua comfort zone. Il secondo tira fuori una strofa cupa in cui sputa tutti quegli Strani pensieri che non controlla.
thsup, Shiva – Upper
Le acrobazie vocali (che chi è cool definirebbe “insane”) di thasup in Upper ci sono entrate in testa e ci resteranno ancora per un bel po’. La combo con Shiva è ormai consolidata e sebbene quest’ultimo sia di casa e perfettamente a suo agio sulle produzioni di Drillionaire, a mettere la sesta al beat vertiginoso e metallico è la voce di c@r@++ere s?ec!@le. Un bell’esperimento che dà vita a uno dei momenti più interessanti del disco.
Tony Effe, Guè – Pelota
Ultimamente sembrava che tra Tony e Guè non scorresse proprio buon sangue. Ma questo per il nostro Ragazzo d’oro preferito pare essere l’anno dei segni di pace. E allora ecco il feat che suggella la ritrovata armonia tra i due. Pelota è un brano che ci porta dritti dritti in una calle in Sudamerica e il non plus ultra della goliardia e della spacconaggine di cui Guè e Tony Effe sono maestri. Un pezzo che forse non conquisterà il Pulitzer, ma un posto assicurato nelle nostre playlist sì.