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Eurovision 2025: tutto quello che c’è da sapere sulla 69ª edizione

Questa edizione si preannuncia particolarmente accesa per alcune novità: dalle nuove regole di condotta a una diversa copertura mediatica, le sette principali novità

  • Il12 Maggio 2025
Eurovision 2025: tutto quello che c’è da sapere sulla 69ª edizione

Eurovision Song Contest 2025

Domani prenderà il via l’Eurovision Song Contest 2025, giunto alla sua sessantanovesima edizione. Quest’anno il concorso si svolge alla St. Jakobshalle di Basilea, in Svizzera, segnando un ritorno simbolico alle origini: proprio in Svizzera, infatti, si tenne la prima edizione del festival nel 1956. Accanto al consueto slogan “United by Music”, questa edizione adotta anche il motto “Welcome Home”, a sottolineare il valore storico del ritorno nel Paese fondatore.

Come da tradizione, il contest si articolerà in due semifinali — martedì 13 e giovedì 15 maggio, in prima serata su Rai 2 — e culminerà nella finale di sabato 17 maggio, trasmessa su Rai 1, che incoronerà il successore di Nemo, vincitore nel 2024 con The Code. In tutto, 37 Paesi parteciperanno alla competizione: 20 accederanno alla finale, dove si uniranno ai “Big Five” (Italia, Francia, Germania, Regno Unito e Spagna) e alla Svizzera, in qualità di nazione ospitante.

La votazione del pubblico, fondamentale anche quest’anno, sarà attiva durante la semifinale e la finale. Gli spettatori italiani potranno esprimere fino a 20 preferenze per artista, tramite app ufficiale, SMS, telefono o il sito esc.vote. Come da regolamento, non è possibile votare per il proprio Paese. In finale, al televoto si aggiungerà il giudizio delle giurie di esperti.

L’edizione 2025 si preannuncia particolarmente accesa, non solo per la qualità artistica in gara, ma anche per alcune novità e controversie che hanno già fatto discutere. Di seguito, sette principali novità.

Censure e modifiche ai testi

Il caso più discusso riguarda Malta: la cantante Miriana Conte ha dovuto modificare il titolo e alcune parti del suo brano, inizialmente chiamato “Kant”, parola innocua in maltese, ma simile a un termine volgare in inglese. Il titolo è stato cambiato in “Serving”, a pochi giorni dalla scadenza per la consegna ufficiale. Così come alcune parti del testo.

Più controverso il caso dell’Estonia: Espresso Macchiato di Tommy Cash, con riferimenti stereotipati all’Italia — tra cui la frase “sudo come un mafioso” — ha suscitato la protesta del Codacons, che ha inoltrato un reclamo ufficiale all’EBU. Nonostante le accuse di offesa e pregiudizio, il testo non è stato modificato, alimentando il dibattito sui limiti della satira e il doppio standard nella censura.

Cambiamenti nella copertura mediatica

Per ridurre gli spoiler e mantenere alta l’attenzione del pubblico, l’EBU ha modificato la strategia di comunicazione legata alle prove. Ogni artista avrà un solo contenuto ufficiale condiviso, intitolato “I’ve Arrived”, in sostituzione della consueta pubblicazione multipla di foto e video. Una scelta che punta a preservare l’effetto sorpresa in vista delle serate in diretta.

Nuove regole di condotta

Per la prima volta nella storia del concorso, l’EBU ha introdotto misure strutturate per tutelare il benessere psicofisico dei partecipanti e garantire un ambiente rispettoso e inclusivo. Dal 2025, tutti gli accreditati — artisti, staff e delegazioni — devono sottoscrivere un nuovo Codice di Condotta e aderire a un Protocollo di Duty of Care.

Il Codice di Condotta, obbligatorio per ottenere l’accredito, fissa regole chiare su comportamento professionale, comunicazione responsabile e fair play. Vietato l’uso strumentale del contest per fini politici o personali, e richiesto il rispetto delle leggi locali in ogni momento.

Il Protocollo di Duty of Care, invece, si concentra su sicurezza e benessere. Le emittenti nazionali, quella ospitante e l’EBU condividono la responsabilità di proteggere gli artisti da stress fisici ed emotivi non necessari. Le linee guida fornite ai Capi Delegazione puntano a creare un’esperienza positiva, sicura e sostenibile per tutti i partecipanti.

Maggiore presenza di ospiti

L’edizione 2025 è particolarmente ricca di ospiti e ritorni di ex concorrenti. Oltre a Nemo, vincitore dell’anno scorso, saliranno sul palco artisti molto amati delle passate edizioni: Celine Dion, Jørgen Olsen, Baby Lasagna, Käärijä, Efendi, Destiny, Marina Satti, Jerry Heil, Iolanda e The Roop.

Come da tradizione, l’edizione 2025 celebra gli artisti più rappresentativi della manifestazione provenienti dal paese ospitante, la Svizzera. Per questo motivo, saranno presenti anche Paola del Medico, Peter (di Peter, Sue & Marc), Luca Hänni e Gjon’s Tears.

La performance di Lucio Corsi con i sottotitoli in inglese

L’Italia è rappresentata da Lucio Corsi, vincitore del Festival di Sanremo 2025 con Volevo essere un duro. Durante la sua performance Corsi sarà accompagnato da Tommaso Ottomano e alternerà pianoforte, chitarra e armonica (strumento suonato dal vivo, evento raro all’Eurovision), con un filtro seppia sul feed televisivo che richiama l’estetica anni ’70. Inoltre, per favorire la comprensione del testo, saranno visibili i sottotitoli in inglese durante l’esibizione.

Divieto di bandiere non nazionali

L’EBU ha confermato anche quest’anno il divieto di esporre sul palco bandiere diverse da quella del Paese rappresentato, comprese le bandiere LGBTQIA+(bandiere arcobaleno o bandire Pride). La motivazione ufficiale è garantire coerenza nell’espressione delle identità nazionali. Il divieto resta esteso solo ai partecipanti, al pubblico è consentito portare tutte le bandiere nella sala, a condizione che non violino la legge svizzera. Ciò significa che sia le bandiere arcobaleno che quelle di paesi non partecipanti alla competizione – inclusa la bandiera palestinese – sono ammesse tra il pubblico.

L’Italia in gara con tre brani

La presenza italiana è particolarmente forte: oltre a Corsi (Italia), altri due artisti con legami italiani sono in gara. Tommy Cash, con Espresso Macchiato (Estonia), e Gabry Ponte, in gara per San Marino con la sua Tutta l’Italia. Una tripla rappresentanza che ha avuto effetti anche sul pubblico e sugli ascolti.

Secondo i dati diffusi da Spotify (1° aprile – 4 maggio 2025), Bara Bada Bastu del gruppo svedese Kaj è il brano più ascoltato a livello globale, seguito proprio da Volevo essere un duro di Lucio Corsi, in vetta anche in Italia, Germania e Regno Unito. Nella classifica italiana seguono Tutta l’Italia e“Espresso Macchiato, confermando una centralità italofona nel panorama eurovisivo.

L’Italia, attualmente quinto mercato discografico mondiale, gioca un ruolo sempre più rilevante anche nella dimensione industriale del contest, che coinvolge circa un terzo del mercato globale (stimato in 29,6 miliardi di dollari nel 2024 secondo IFPI).

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