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Giorgia vive, davvero

Il concerto sold out all’Unipol Forum di Milano ha dimostrato che non ci sono trucchi nè nostalgia. Le canzoni dell’ultimo album non sfigurano, sono centrali e danno linfa allo show, testimoniando che la carriera dell’artista romana è in una nuova esaltante fase

  • Il14 Dicembre 2025
Giorgia vive, davvero

Foto di Francesco Prandoni

Arriva il momento per un cantante o una cantante, o più in generale un artista, in cui si tirano le somme. Spesso coincide anche con l’inizio di una seconda fase di carriera, il più delle volte ridimensionata, fatta di concerti con sempre meno brani nuovi e molto spazio dedicato ai grandi successi degli anni che furono. Fino a due anni fa sembrava questa la direzione della carriera di Giorgia: un Sanremo non andato come sperava e un’altra occasione di rilancio sfumata, per questo motivo, quando durante il concerto di ieri sera a Milano ringraziando il pubblico ha accennato allo stupore, è stata molto sincera. «Questa città e questo luogo sono un appuntamento fisso della mia vita. Da qui è ripartita un’onda qualche anno fa, c’era molta meno gente. Ne sono davvero grata».

Queste parole arrivano dopo aver raccolto qualche regalo dal pubblico. Dopo aver accarezzato un bambino del pubblico a mo’ di benedizione papale e dopo una prima mezzora senza intervallo. Un po’ come questo suo ultimo anno che, dal primo X Factor come conduttrice, è poi proseguito con un altro Festival di Sanremo, un tour, un secondo X Factor e ora la tournée nei palazzetti (fino a dicembre tutte le date sono sold out). L’inizio dello show all’Unipol Forum è stato sorprendente e molto funzionale nello sfruttare la geometria del palco. Uno stage sul quale “fluttuavano” diversi quadrati, tra cui quello centrale che, come un ascensore, saliva e scendeva. Giorgia ha introdotto il live cantando L’UNICA incastonata nel punto più alto quasi a voler riproporre parte del testo del singolo: «Resto sola in casa mia mentre sto ballando / In sottofondo “Lucy in the sky with diamonds”».

È stata la padrona di casa per quasi due ore. Pur non cimentandosi in coreografie snaturanti, solo accenni di ballo del tutto spontanei e dettati dalla voglia e dalla gioia di stare sul palco, il suo rapporto con la band e i coristi che l’hanno accompagnata e si sono alternati con lei più di una volta nella seconda parte del concerto, è stato coinvolgente. A tratti ha contribuito a renderla diva o una rocker, come quando se n’è andata sul finire della prima metà lasciando il palco a Mike Scott per un lungo momento di chitarra elettrica. Un po’ alla Vasco. In altri casi ha enfatizzato la sua attitudine da cantante soul. Quando tutto lo spazio tra lei e il pianoforte o gli archi era idealmente occupato dalla sua voce. Ecco, sulle sue corde vocali nessuno ha mai avuto dubbi.

Giorgia e IRAMA, foto di Francesco Prandoni

G come Giorgia

Quanti artisti con una carriera così lunga alle spalle oggi si possono permettere di riservare due delle tre canzoni del finale del concerto all’ultimo album? Davvero pochi. Giorgia a Milano, e nelle date di questo tour, non solo inizia il bis con LA CURA PER ME, ma dopo la hit estiva Tu mi porti su, chiude con GOLPE. Una ballad che ha sancito il successo definitivo del suol ultimo disco che, non a caso, ha debuttato primo in classifica. Penserete che sia una cosa normale lasciare per la fine del live questi singoli. Considerando pezzi Gocce di memoria, Come saprei e Di sole e d’azzurro diventa però tutto meno scontato. Si tratta di un’altra dimostrazione di come a volte un’artista possa riappropriarsi della propria carriera senza dover pagare l’affitto alle hit del passato.

Come aveva raccontato nella nostra intervista, c’è stato un momento ben preciso in cui tutto si è rimesso in moto. Il regalo di BLANCO e Michelangelo per il Festival di Sanremo: «Quella canzone mi ha ridato la consapevolezza di poter ancora avere un posto nella musica». Ed è vero, ci sono brani che assumono un’importanza che va oltre la classifica e i dischi di platino. Che poi LA CURA PER ME ha appena conquistato il secondo la settimana scorsa. Ma siamo pronti a scommettere che per la cantante romana avrebbe avuto un ruolo decisivo anche senza questi risultati. Ieri sera a Milano Giorgia l’ha eseguita insieme ai due autori (unici ospiti oltre a IRAMA), in una versione molto simile a quella presente alla fine di G. Sempre del nuovo album, non ha di certo sfigurato in scaletta, CARILLON, una delle tracce migliori del disco.

Se non metti l’ultima

Finora si è fatto riferimento soprattutto a ballate e pezzi lenti. Tuttavia, lo show di questo tour è ricco di momenti in cui il pubblico è chiamato ad alzarsi in piedi e ballare. Non devono ingannare le sedie posizionate nel parterre e nemmeno le standing ovation dopo E poi e Come saprei. La scaletta ha spinto più volte i fan sottopalco a cantare e ballare, salvo poi essere ricondotti all’ordine al termine del brano. Vivi davvero ha aperto le danze nel primo quarto d’ora, ma Spirito libero con la chiusa di I Feel for You ha esaltato davvero tutti. Allo stesso modo del finale pre-bis con TRA LE LUNE E LE DUNE in mash up con Remember the Time e We Found Love. Un momento molto alla X Factor.

Giorgia e BLANCO, foto di Francesco Prandoni

Per chi conosce Giorgia, sa che è nella sua natura. Giocare e divertirsi sul palco, rischiando persino di sbarellare completamente, ma senza mai perdere l’aplomb e soprattutto sempre con in testa l’idea di far divertire il pubblico. Ieri sera, poco prima di chiudere con GOLPE, ha dato un saggio della sua eccentricità, accennando Mariah Carey con un cappellino natalizio e altre richieste dai fan ormai fissi in piedi davanti allo stage. È la manifestazione della gioia non solo di essere ancora lì dopo oltre trent’anni, ma di esserlo da protagonista attiva del contemporaneo.

Il finale sbarazzino, alla “romana”, spoglio di etichette, mi ha fatto venire in mente il testo di Vivi davvero che è la descrizione perfetta dell’ultimo magico anno e mezzo della nostra Woman of the Year. L’estate che torna insieme con la speranza e sconfigge l’isolamento e quella ricerca di gloria che soffoca. «Quando respiro mi accorgo che esisto davvero» canta Giorgia nella prima strofa. E mai come ora ce ne rendiamo conto tutti.  

Le prossime date del tour

  • 16 DICEMBRE 2025 | PADOVA – Kioene Arena SOLD OUT
  • 19 DICEMBRE 2025 | ROMA – Palazzo Dello Sport SOLD OUT
  • 20 DICEMBRE 2025 |BARI – Palaflorio SOLD OUT
  • 22 DICEMBRE 2025 | ROMA – Palazzo Dello Sport SOLD OUT
  • 13 MARZO 2026 | TORINO – Inalpi Arena 
  • 16 MARZO 2026 | ROMA – Palazzo dello Sport 
  • 18 MARZO 2026 | BARI – Palaflorio 
  • 21 MARZO 2026 | BOLOGNA – Unipol Arena 
  • 23 MARZO 2026 | MILANO – Unipol Forum 
  • 24 MARZO 2026 | MILANO – Unipol Forum 
  • 28 MARZO 2026 | FIRENZE – Mandela Forum
  • 30 MARZO 2026 | PADOVA – Kioene Arena 
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