Top Story

“Hurry up tomorrow”, un viaggio confuso nella psiche di The Weeknd

Il film in uscita nelle sale italiane il 23, 24 e 25 giugno, è un thriller psicologico che ci catapulta nella mente di Abel

  • Il24 Giugno 2025
“Hurry up tomorrow”, un viaggio confuso nella psiche di The Weeknd

Quello che doveva essere l’esordio cinematografico di The Weeknd dopo il discusso flop della serie The Idol, si è rivelato in realtà un esperimento a metà strada tra film e visual album, pensato per completare il racconto del suo ultimo disco Hurry Up Tomorrow uscito il 31 gennaio.

La trama

Protagonista è Abel Tesfaye, in una versione romanzata di sé stesso, che racconta un momento di breakdown psicologico vissuto durante una data del tour mondiale. L’idea di base non è male, un viaggio interiore dell’artista tra crisi esistenziali, solitudine e smarrimento. Il problema, però, è la quasi totale assenza di una vera e propria trama. Se da una parte si percepisce il concept, dall’altra lo spettatore si ritrova spesso spaesato, senza un filo narrativo coerente a cui aggrapparsi.

Hurry up Tomorrow, in uscita nelle sale italiane per tre soli giorni il 23, 24 e 25 giugno, è un thriller psicologico che tenta di catapultarci nella mente di Abel. Il film si apre nel backstage di un suo concerto, dove l’artista affronta una profonda crisi a seguito di una rottura sentimentale, che però non viene approfondita poi durante il film. A cercare di scuoterlo è il manager (interpretato da Barry Keoghan) che cerca di ricordargli quanto il suo pubblico sia lì per lui incoraggiandolo ad assumere droghe per farlo sentire meglio.

In parallelo vediamo una ragazza misteriosa interpretata da Jenna Ortega della quale poi, anche in questo caso, nel film non viene raccontato nulla. Il suo personaggio brucia la propria casa e scappa via. I due si incontrano durante una delle tappe del tour e inizialmente sembrano accumunati dalla stessa sofferenza, da un senso di vuoto emotivo, di smarrimento, solitudine e di bisogno di accettazione. Abel trova in lei un momento di conforto, trascorrendo insieme una notte in hotel che si trasforma rapidamente in un incubo.

Confronto con la sua versione passata

Da questo momento in poi, il film diventa confuso. Non sappiamo più se i personaggi interpretati da Jenna Ortega e Barry Keoghan siano reali o se sono proiezioni mentali del protagonista. Sembra quasi che ci troviamo dentro il subconscio dell’artista, impegnato in un tentativo disperato di redenzione, alla ricerca di una versione più autentica di sé, cercando di liberarsi dalla gabbia mentale in cui è imprigionato.

È proprio qui che il collegamento con il suo ultimo album si fa più evidente. Hurry Up Tomorrow rappresenta l’addio a The Weeknd (il personaggio), per lasciare spazio ad Abel (la persona). Un tentativo di abbandonare la versione passata di sé per una versione migliore. La musica nel film risulta centrale, nonostante la trama difficile da seguire, e crea un’atmosfera immersiva. Tuttavia, non basta a colmare le lacune di sceneggiatura e la debolezza dei dialoghi. Il risultato è un film visivamente coinvolgente ma narrativamente fragile, che lascia più domande che risposte.

Share: