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J Balvin e il potere (muy sexy) del reggaeton scuotono Milano

Il concerto del Príncipe del Reguetón al Forum di Assago è stato un concentrato di danza e ritmo. Ospite sul palco Sfera Ebbasta

Autore Tommaso Toma
  • Il2 Maggio 2024
J Balvin e il potere (muy sexy) del reggaeton scuotono Milano

J Balvin si sente un po’ a casa, stasera a Milano, e anche se fuori non c’era la condizione atmosferica per fargli ricordare le temperature latine, dentro il Forum c’è una folla di chicas italiane e latine (la comunità sudamericana davvero presente in massa). Sono tutte pronte a sospirare per ogni accenno sexy del cantante colombiano che inizia il suo show con una precisione svizzera – forse eredità della data precedente a Zurigo – e con la mega hit del 2018, Mi Gente. Il ritmo reggaeton e i bassi potenti si diffondono nella sala, i muscoli dei ragazzi si scaldano (tanti bicipiti in bella vista ieri) e si comincia a ballare

Lo show è ben costruito. Una struttura rettangolare al centro del palco con le pareti a LED, un gruppo di ballerini e i DJ a lato. In questo caso è interessante notare che davanti a tanta iper teconolgia, la consolle sia – diciamo così –, molto spartana. Un paio di Pioneer DJ, un mixer su un tavolo con panno nero che neanche copre il tutto. Dettaglio che stride con il mega progetto di spettacolo VR, qualcuno lo avrà letto su Billboard USA, che l’artista colombiano ha appositamente ideato per J Balvin Futurum: A VR Concert Experience. Un particolare palco personalizzato, sette ballerini e lui stesso legato a un braccio robotico semovente di 10 metri. I visual giocano su un immaginario sci-fi con teste di alieni che si muovono a tempo e distorsioni digitali (molto cool) delle riprese di J Balvin e dei ballerini.

Lo show di J Balvin a Milano

J Balvin a Milano si presenta inizialmente in total black style, con occhiali da sole e con i capelli in stile cornrows, e visto che la nostra star colombiana è anche dimagrita, a tratti sembra un giovane Snoop Dogg. La voce dal vivo ha questo leggerissimo tocco increspato che la rende ancor più interessante. Il set parte potente e concentrato sui ritmi reggaeton. In Con Altura c’è la voce di Rosalía, come anche accade per un’altra grande hit del genere, X con l’amico Nicky Jam.

Prima del cambio abito (un completo Denim/Swarovski) parte un intro electro chiamato Click Click Flash e poi si riparte, con il ritmo quasi da banda di Amarillo e la fortunata I Like It che si regge tutta sul grande brano boogaloo del 1966 I Like it Like That di Pete Rodriguez. Un filo rosso lega quei musicisti cubani con la diffusione nel Nord America dei ritmi latini, erano i prodromi dell’invasione nelle chart globali soprattutto del reggaeton.

Il gran finale

Una comunione di ancheggiamenti e scuotimenti delle parti basse, una festa del corpo gioiosa che J Balvin continua ad alimentare anche aumentando i BPM alla fine dello show dove compaiono in scena due enormi mani aliene. Poco tempo fa al Coachella per festeggiare questo immaginario, J Balvin aveva accolto sul palco Will Smith per una versione assieme di Men In Black.

Qui a Milano, l’ospite è invece Sfera Ebbasta che con il suo completo crema – a contrasto del luccichio del completo di J Balvin – si diverte a cantare a squarciagola Baby, mentre la star colombiana tracanna una bottiglia di acqua.  Lo show si chiude con tre assi: Ritmo, Que Calor e la dirompente In Da Getto, che vede i ritmi di Skrillex insinuarsi perfettamente nel reggaeton, e finisce con l’enorme scritta Rave On e le luci improvvisamente si spengono, definitivamente. Uno show non lunghissimo, ma perfetto, dentro il corridoio che porta verso l’uscita i ragazzi in coro intonano Mi Gente e sono felici. Missione compiuta.

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