Puoi togliere Justin Timberlake dagli anni 2000, ma non puoi togliere gli anni 2000 da Justin Timberlake
Ieri sera l’artista di Memphis è tornato in Italia dopo 18 anni e lo ha fatto sul palco degli I-Days Milano Coca Cola 2025: tra hit iconiche e mosse di ballo intramontabili, ha dimostrato di essere ancora il re del suo genere

Justin Timberlake agli I-Days Milano Coca Cola 2025
“Grazie per aver realizzato il sogno di un giovane ragazzino del Tennessee”: questo è solo uno dei molti ringraziamenti che Justin Timberlake rivolge ai 30mila presenti all’Ippodromo SNAI San Siro in occasione dell’unica tappa italiana del suo The Forget Tomorrow World Tour presentata agli I-Days Milano Coca Cola 2025. Ieri sera il re vivente del pop e dell’R&B ha inaugurato questa Summer Love arrivando nel nostro Paese a distanza di ben 18 anni (aka da quegli anni d’oro in cui passavamo i pomeriggi su YouTube imparando a memoria le coreografie di Britney e le nostre vite andavano a tempo con i beat di Timbaland e The Neptunes), ma il tempo – persino per noi sottopalco che non siamo più adolescenti – pare non essere mai passato.
Lo show di Justin Timberlake a Milano è un tuffo nei ricordi di quei tempi in cui eravamo felici, tra hit iconiche come Sexy Back, Mirrors, Cry Me A River, My Love, Like I Love You e chi più ne ha più ne metta, e mosse di ballo intramontabili che JT padroneggia ancora come nessun altro.
Un fan service necessario ma funzionale
Un fan service da una parte un po’ obbligato – è innegabile che artisti di questo calibro, con alle spalle uno storico di successi del genere siano un po’ ingabbiati (volenti o nolenti) nel loro passato, in quel repertorio che li ha resi grandi e che tutti vogliono continuare ad ascoltare esattamente come lo conoscono (e infatti la scelta di eseguire What Goes Around…/….Comes Around in acustico e nemmeno per intero lascia un po’ l’amaro in bocca) – perché puoi togliere gli anni 2000 da un ragazzo ma non puoi togliere un ragazzo dagli anni 2000, dall’altra funzionale a ripercorre una carriera gloriosa come quella dell’artista di Memphis, letteralmente un pezzo di storia della musica mondiale che si materializza davanti ai nostri occhi.
I Tennessee Kids impreziosiscono lo show di Justin Timberlake a Milano
Justin, però, di quest’aura da idolo immortale a tratti sembra infischiarsene, e finalmente oseremmo dire. Nonostante il golden boy d’America sia annoverato di diritto tra le più grandi popstar del globo – con all’attivo 117 milioni di dischi venduti -, la sua genuinità e incredulità sembra ancora quella degli inizi. Non lesina in ringraziamenti, in mezzo a quelle performance impeccabili a volte tradisce una certa emozione e si lancia addirittura in un tanti auguri a una fortunata fan in prima fila che difficilmente scorderà questo compleanno.
Ad impreziosire il tutto, i Tennessee Kids, la band di numerosi elementi che contribuisce considerevolmente a rendere imponente uno spettacolo a cui in Italia non siamo decisamente abituati e che non solo restituisce la completezza di Justin come artista, ma riflette soprattutto anni e anni di gavetta, studio, perfezionamento e esperienza nei campi più disparati, dal ballo alla recitazione. Insomma, quella stessa scuola che Justin Timberlake ha frequentato per anni e anni, ieri sera l’ha portata sul palco degli I-Days Milano Coca Cola 2025. E noi non possiamo fare altro che ammirare il maestro, con la speranza che non passino altri 18 anni prima di rivederlo in Italia.