Lazza a Milano, uno show da punta di diamante
Ieri sera il rapper ha inaugurato in pompa magna il poker di date (tutte sold out) all’Unipol Forum, ospitando sul palco i numeri uno della scena
Un palco a forma di diamante per il primo rapper italiano solista ad essere certificato tale: è questo il campo dove ieri sera Lazza ha giocato la sua prima partita di quattro (tutte sold out, ovviamente) all’Unipol Forum nella sua Milano. E il Locura Tour per il rapper milanese arriva “a coronamento di un bel periodo”, come racconta alla stampa una manciata di ore prima di salire sul ring. “Sono diventato padre, ho fatto disco di diamante e ora finalmente mi sto godendo i frutti di quello che è stato un album difficile da realizzare venendo da un disco, Sirio, che ha fatto dei risultati impensabili”.
Uno show rap serrato con quasi 40 brani in scaletta
Lazza – che negli anni è diventato uno dei rapper italiani più forti dal vivo – è chiaramente in stato di grazia e questo è evidente dallo spettacolo che ha architettato. Una scaletta fittissima di quasi 40 brani per più di due ore serrate di show, una scenografia studiata nei minimi dettagli da Davide Pedrotti, head creative, ed Eleonora Peronetti, scenografa (“il concept del palco è che non ci sono regole, ogni persona vede qualcosa di diverso in base all’angolazione”, spiega), una presenza scenica totale (“anche se alla fine dello spettacolo arrivo stremato, ci vuole tanta preparazione fisica e vocale”) e un live rap nel senso più puro del termine.
Per il suo Locura Tour, infatti, Jacopo ha scelto di non farsi accompagnare dalla band come era successo per la tournée precedente: “ero circondato da musicisti straordinari, ma a questo giro ho voluto fare qualcosa di diverso. Sul palco con me ci sarà Aleksander Zielinski, l’uomo che 20 anni fa mi ha messo le mani su un pianoforte e che per me è come uno zio ormai”, racconta Lazza poco prima dello show di Milano. I due insieme regalano alcuni dei momenti più emozionanti dello show, tra cui Morto mai (che fa esplodere il Forum), Senza rumore, Buio davanti e 100 messaggi.
Gli ospiti di Lazza al concerto di Milano, da Sfera Ebbasta a Tony Effe
Per i momenti banger, invece, oltre ai numerosi solisti che di certo non mancano nella sua discografia (Zonda, Hot, Gucci Ski Mask, solo per citarne alcuni), Lazza si affida a quelli che prima ancora di essere colleghi sono amici: Kid Yugi (che definisce “una delle migliori cose successe al rap italiano negli ultimi anni”), il maestro Noyz Narcos, e un quintetto che fa tremare il Forum: Capo Plaza, Sfera Ebbasta, Tedua e Tony Effe.
E, a proposito di grandi protagonisti Festival, a chi gli chiede se abbia seguito le polemiche sanremesi, Lazza risponde senza scomporsi, ammettendo però una preferenza inaspettata. “Sanremo? Non sto seguendo, ho letto solo qualche pagella ma mi piace l’effetto sorpresa. Tony, Fedez e Emis sono degli amici che sono certo sapranno gestire al meglio la situazione. Mi aspetto molto da Brunori Sas. Per me è un genio, ha una penna incredibile. Gli ho già scroccato i biglietti per il suo live”.
Prossima fermata: San Siro
Il prossimo passo? Un tour europeo (“mi esibirò in luoghi più piccoli, dove la gente ti canta letteralmente addosso. Sarà bello sentire così vicino il calore del pubblico”), e poi il mostro finale, San Siro. “Non so ancora come sarà lo show, a volte ancora non ci credo che sta per succedere. Quando ho iniziato a fare i concerti pregavo ci fossero 100 persone e ci mettevo la stessa enfasi di ora. Vedere il rap che si prende gli stadi è un grosso goal, vuol dire che le cose sono cresciute, quando facevo i primi club non avrei mai pensato di fare i palazzetti”.
Non a caso l’artista che gli ha fatto da consigliere negli anni è Salmo, il primo rapper in assoluto ad approdare nella Scala del calcio, quel tempio rock che prima sembrava inaccessibile per il rap. “Ho imparato tanto da lui, e ora quello che ho appreso da lui lo trasmetto ai miei colleghi più giovani”.