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Marco Mengoni all’Unipol Forum porta il potere di (ri)scoprirsi umani

Il cantautore ha posto l’attenzione su tutte le emozioni che compongono un individuo, dividendo lo show di circa due ore in diversi episodi

  • Il13 Ottobre 2025
Marco Mengoni all’Unipol Forum porta il potere di (ri)scoprirsi umani

Foto di Comunicarlo

«Io sono questo e ne vado fiero», dice Marco Mengoni nel suo brano Cambia un Uomo. Essere umani è però davvero complicato, e questa non è una novità. L’individuo oscilla tra egoismo e altruismo, tra timidezza e audacia, tra volere e potere. Insomma, si tratta di una contraddizione unica. Ogni tema ha il suo opposto e tutti insieme convivono all’interno di ogni persona. In questa cornice, il concerto di Marco Mengoni all’Unipol Forum di domenica 12 ottobre ha portato al pubblico il coraggio di essere imperfetti e di (ri)scoprirsi semplicemente umani.

Distruggere per ricostruire

Il concerto di Marco Mengoni all’Unipol Forum ha segnato la prima di quattro date nel palazzetto. Lo show è stato suddiviso in diversi capitoli. All’intro sono stati affidati alcuni dei brani più profondi del cantante, come Ti Ho Voluto Bene Veramente, Guerriero e Sai Che. Anche la scenografia rende giustizia all’atmosfera che creano i brani. Sul palcoscenico ci sono delle macerie e delle rovine sulle quali si erige Mengoni che, senza nessuna chiacchiera, inizia il suo show.

Nel frattempo i ballerini, la band e l’orchestra riempiono lo spazio del palazzetto. Il pubblico è in delirio già dalla primissima canzone, tanto che, a volte, le urla di gioia sovrastano la voce del cantante. Mengoni dimostra, ancora una volta, di poter sostenere qualsiasi acrobazia vocale sia in italiano che in inglese, come sulle note della cover di Black Hole Sun dei Soundgarden.

L’atmosfera cambia e diventa decisamente più leggera e festaiola a partire da No Stress, brano tratto dall’album Materia (Pelle) del 2022. Il mood travolgente viene portato avanti per tutta la serata anche con Hola, Fuoco di Paglia e Mi Fiderò. I giochi di luce, le macchine del fumo e i coriandoli hanno amplificato l’atmosfera (anche) di festa. «Questo spettacolo nasce dalla volontà di superare un periodo per niente facile», dichiara il cantante. Mengoni sfida infatti il pubblico dell’Unipol Forum a guardare nelle proprie coscienze.

Marco Mengoni all’Unipol Forum toglie ogni maschera

Il palco ha una struttura molto particolare, la stessa che il cantante ha portato in giro nel suo tour negli stadi di questa estate, ovviamente però proporzionato alla location dell’Unipol Forum. C’era un unico maxischermo rettangolare sullo sfondo, inoltre la passerella era in grado di alzarsi e ruotare su se stessa. A mezz’aria Mengoni supera se stesso cantando Due Vite, brano con cui ha vinto il Festival di Sanremo nel 2023, e L’essenziale, singolo di debutto della sua carriera. Il pubblico, in delirio, arriva a toccare 112.5 decibel di volume per incitare il loro beniamino in un applauso prolungato di circa cinque minuti.

Insomma, anche questa volta, Mengoni ha fatto le cose in grande stile. Un’altra canzone che ha fatto venire la pelle d’oca è stata Luce, che il cantante aveva dedicato alla mamma, scomparsa circa un anno fa. È stato l’unico brano in cui al cantante tremava la voce, ma è proprio anche questa emozione che regala una standing ovation del pubblico.

«Sono più di due anni che non esco con un disco, e devo dire che già dagli stadi non mi sarei mai aspettato che tutti voi foste lì», ammette Mengoni. Prosegue: «Voglio ringraziare tutti voi che avete preso un treno, un aereo, una bicicletta, una macchina, un mezzo di locomozione. Grazie veramente di cuore di tutto e per tutto questo percorso».

“Catarsi” vuol dire superare una crisi

Il concerto di Marco Mengoni all’Unipol Forum ha posto l’accento sulla condizione in cui si trova l’essere umano. Si tratta di una posizione effimera, fragile per certi versi, coraggiosa e anche ricca di amore (da dare e da ricevere). Il live è stato come un percorso introspettivo: ogni canzone è stata minuziosamente scelta per smuovere qualcosa nell’animo delle persone.

«Non è per niente facile in questo momento storico salire su un palco per due ore e portare emozioni e felicità come se dall’altra parte del mondo e in giro per il mondo non ci fosse uno schifo», dice Mengoni verso la fine del suo show. «Io ho 36 anni e ho studiato storia come voi, non mi sarei mai immaginato che potessero riaccadere delle cose simili alle atrocità che ho studiato», ha puntualizzato il cantante.

Eppure, nonostante nel mondo siano in corso delle atrocità, il percorso del live riesce a combinare in maniera ottimale i momenti di riflessione a quelli più spensierati in una cornice squisitamente pop e contaminata con radici soul e R&B. «Abbiamo un potere contro quelle quattro persone che vogliono decidere per il nostro futuro. Abbiamo il potere di scendere e, pacificamente, marciare», così Mengoni chiude il suo show, ricordandoci la forza di “credere negli esseri umani”.

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