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I 10 migliori pezzi rap italiani usciti da gennaio ad oggi

Dai veterani come Guè, Salmo e Fabri Fibra a nuove leve come Sayf, Visino Bianco e 22Simba: ecco quali sono i brani che più ci hanno colpito in questa prima parte del 2025

  • Il19 Agosto 2025
I 10 migliori pezzi rap italiani usciti da gennaio ad oggi

Fabri Fibra, Guè e Luchè

Dopo aver stilato la nostra classifica nel 2024, anche quest’anno – in attesa dell’arrivo di settembre e dunque di nuova musica – abbiamo voluto tirare le somme della prima parte del 2025. Otto mesi in cui il rap italiano è stato estremamente prolifico, regalandoci gli attesissimi ritorni di due veterani quali Salmo e Fabri Fibra – rispettivamente con due ottimi album come Ranch e Mentre Los Angeles Brucia -, e aprendo le porte ad una nuova scena che si sta facendo largo con originalità, intuizioni e una scrittura potente e riconoscibile. In questo mare magnum di uscite, abbiamo selezionato quelli che per noi sono i dieci migliori pezzi rap italiani usciti nel 2025, da gennaio ad oggi.

Se Dio Vuole (intro) – Sayf

Che Sayf sia ufficialmente la next big thing della scena italiana (e no, non solo quella rap) è ormai cosa nota a tutti, e l’intro del suo EP Se Dio Vuole – in cui in un climax ascendente di 3 minuti secchi e precisi racconta la sua vita da quando portava i piatti a ora che sta diventando grande per davvero – arriva dritta come un pugno nello stomaco. Tra le migliori cose successe al rap italiano negli ultimi anni.

Pain is Love – Guè

Come ormai di consueto da qualche anno a questa parte, anche il 2025 si è aperto con un nuovo album di Guè. A un primo ascolto Tropico del Capricorno non ci ha convinto in toto, ma Pain is Love ci ha conquistato dal primo spoiler. Una produzione notturna di quel gigante di Brookyn che è Harry Fraud e Mr. Fini che dà sfogo ai suoi demoni raccontando di un amore tormentato che si muove tra la volontà di essere migliore ma la tendenza ad essere imprigionato nella propria natura oscura.

Crudele – Salmo

Ranch è il posto sicuro, l’isola felice che ho cercato di ricreare nella mia testa”, raccontava Salmo nella nostra intervista. Eppure anche nei luoghi più ameni si nasconde qualcosa di spaventoso e Crudele, come il titolo del brano in cui il rapper sardo racconta in modo brutale e per nulla edulcorato la storia della sua famiglia, iniziata con il suo bisnonno che ha fatto a pezzi suo cugino per poi sotterrarlo in giardino. Uno storytelling al sapore di sangue, in pieno stile Salmo, che nel 2025 è tornato con un album ispiratissimo e di altissimo livello in cui scegliere il miglior pezzo è praticamente impossibile.

Se non ci fosse la rabbia – Luchè

Un brano 100% Luchè. Uno di quei flussi di coscienza sinceri, autentici e senza filtri pieno di domande su se stessi, sulla famiglia, su ciò che ci circonda che forse trovano risposta o forse no. Cosa sarebbe del rapper napoletano Se non ci fosse la rabbia a fare da motore non possiamo saperlo. Ma se il suo lato peggiore – e quindi quello più vero – gli fa scrivere pezzi come questo, allora sarà servita a qualcosa.

Mio padre – Fabri Fibra

Il brano più intenso di Mentre Los Angeles Brucia – una lettera a un padre che non c’è più ma il cui fantasma va ancora lasciato andare per fare pace con quel passato che Fibra non sembra avere intenzione di perdonare – ha dentro tutto. Rabbia, dolore, rancore, rimpianto per ciò che non è stato e voglia di buttare finalmente fuori un sentimento represso forse per troppo tempo. Impietoso, reale e viscerale come solo Fibra sa essere.

Old Fashion – 22Simba ft. Promessa & Flaco G

Un brano che ha tutte le carte in regola per diventare un inno generazionale di tutti gli esclusi che si prendono la loro rivincita (o V per Vendetta) ma che soprattutto ci fa capire una cosa: con questa nuova generazione di artisti, Milano e provincia sono in buonissime mani.

In hotel – Papa V, Nerissima Serpe

Un brano che tra i moltissimi banger di Mafia Slime 2 è forse passato un po’ in sordina, ma che per noi è tra i 10 migliori pezzi rap italiani usciti fino ad ora nel 2025 e che riconferma ancora una volta Fritu come il producer più fresco in circolazione e Papa V e Nerissima Serpe come la miglior coppia della scena attuale.

Dedicated – Guè, Rasty Kilo ft. Noyz Narcos

Mentre tutti concorrevano a tirare fuori il tormentone estivo più commerciale più o meno riuscito, Guè e Rasty Kilo se ne fregavano delle hit da ombrellone e ci mettevano sul piatto un joint album che è non solo gangsta rap nella sua essenza più pura, ma un omaggio alla cultura hip hop. In mezzo a questo potpourri di eleganza, sobrietà e raffinatezza ben rappresentato dalla copertina, c’è però spazio anche per episodi più introspettivi. A partire dalla dedica insieme a Noyz Narcos a chi c’è sempre stato, agli ultimi rimasti fuori, a chi non molla mai e pure a Bassi Maestro. Nostalgia canaglia.

Vai via – Studio Murena

Quando si parla di jazz rap in Italia impossibile non nominare gli Studio Murena. Dopo un disco incredibile come WadiruM, il gruppo milanese quest’anno ha pubblicato il loro Notturno e insieme a Rodrigo D’Erasmo firma una perla del genere. Un brano che odora di asfalto, quello di una Milano notturna – ovviamente – in cui ci si cerca senza trovarsi. E in cui le storie si consumano nel tempo di una sigaretta o di un batticuore in Piazzale Lodi aspettando l’arrivo dell’alba. Imperdibile.

Portando il peso – Visino Bianco

C’è un nuovo artista in città e porta il peso di essere uno degli emergenti più interessanti del 2025. Non fatevi ingannare dal nome, perché dietro quel Visino Bianco – classe 2001 da Cinisello Balsamo – c’è un immaginario oscuro e crudo, super underground e hardcore. Strofe cariche di rabbia sputata addosso senza chiedere permesso, di vita vera in tutti i suoi aspetti, soprattutto quelli più tetri. Ascoltare il suo primo EP, PORTANDO IL PESO, per crederci.

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