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Cinque live memorabili degli Oasis

Oggi, dal Millenium Stadium di Cardiff, inizia l’attesissimo tour di reunion della band dei fratelli Gallagher. Ecco alcuni dei loro concerti più celebri

  • Il4 Luglio 2025
Cinque live memorabili degli Oasis

Gli Oasis nel 2002, foto di Dave Hogan/Mission Pictures/Getty Images

Scorrendo il profilo X di Liam Gallagher c’è un termine che ricorre più volte e che ogni volta strappa un sorriso per il modo in cui è utilizzato: biblical. Ecco, per quanto è arrivata in maniera inaspettata la scorsa estate e per quanto è attesa, la reunion degli Oasis è qualcosa di biblico, così come i concerti che da stasera riporteranno sul palco, fianco a fianco, i fratelli più famosi del britpop. Si ripartirà dal Millennium Stadium di Cardiff, ma dove eravamo rimasti?

Ma certo, alla celeberrima lite dietro le quinte del Rock En Seine nel 2009. Un episodio entrato negli annali della storia del rock e della musica. Ammettelo, anche voi vorreste tornare indietro nel tempo ed essere un moscerino per svolazzare nei camerini e scoprire cosa sia accaduto di preciso quella sera. Il successivo non-concerto di Milano è una ferita ancora aperta che speriamo si rimargini il prima possibile con un concerto in Italia. Nel frattempo, per chi non riuscirà ad andare a vederli dal vivo nel Regno Unito o nel resto del mondo, ecco cinque concerti icon…ops, biblici, degli Oasis.

Maine Road 1996

Immaginate di essere dei tifosi del Manchester City e di esibirvi per la prima volta come headliner proprio nello stadio della vostra squadra del cuore. Il 27 e 28 aprile del 1996, freschi del successo dei primi due album, gli Oasis si esibirono in due concerti memorabili al Maine Road Stadium, poi pubblicati in VHS e DVD (…There and Then). Indimenticabile Live Forever cantata con alle spalle i volti di alcune delle icone del rock, da John Lennon a Sid Vicious. Le 80mila spettatori in totale sembravano un traguardo incredibile, ma la band non sapeva che qualche mese dopo avrebbe stabilito un nuovo record.

Knebworth, 1996

Probabilmente è la scelta più scontata. Quando si pensa ai concerti degli Oasis il primo che viene subito in mente è quello di Knebworth. Se le due notti di Manchester avevano quasi sfiorato il centinaio di migliaia di spettatori, i live del 10 e 11 agosto del 1996 totalizzarono 250mila presenti. L’evento è diventato un live album e un documentario nel 2021. Difficile scegliere dalla scaletta un brano specifico. A fatica optiamo per Whatever con tanto di violini, armonica e con la cover di Octopus’ Garden dei Beatles di Noel sul finale.

G-Mex Centre, Manchester 1997

Il 1997 è l’anno del picco del britpop (e dell’inizio della sua fine) e di Be Here Now, il terzo album degli Oasis, il più atteso della loro carriera. Forse solo un eventuale nuovo disco potrebbe superare la febbre di quei giorni per il seguito di (What’s the Story?) Morning Glory. Allo stesso modo il loro ritorno dal vivo a Manchester, al G-Mex Centre, rappresentò un evento imperdibile. I fratelli Gallagher erano carichissimi, tant’è che la versione di Wonderwall di quella sera è considerata dai fan una delle migliori della loro carriera.

Finsbury Park, Londra 2002

Un concerto passato alla leggenda per due motivi. Per la pioggia e per il fatto che non esiste (ancora) una registrazione video completa dello show, ma solo l’audio completo rilasciato in un doppio CD. Una scaletta atipica con diversi brani tratti dal loro quinto album Heaten Chemistry e l’assenza pesante di Wonderwall. Tra le poche immagini del concerto ci sono quelle di Little By Little.

River Plate Stadium, Buenos Aires, 2009

Don’t Look Back in Anger cantata insieme a tutto il pubblico, da solo sul palco, da Noel Gallagher è rimasta negli occhi e nelle orecchie dei fan degli Oasis almeno fino alla scorsa estate. In molti ci hanno letto un indizio dell’imminente fine del gruppo che di lì a qualche settimana avrebbe litigato e si sarebbe sciolto. Altri ci vedono una delle esibizioni più emozionanti, anche per il discorso inziale dello stesso Noel che racconta dei suoi inizi da roadie per gli Inspiral Carpets e della sua prima volta in quello stadio nel 1991 (anche se lui dice 1989), circa vent’anni prima.

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