Le 10 canzoni che come “What Was I Made For” di Billie Eilish hanno vinto l’Oscar e il Grammy come canzone dell’anno
Il brano contenuto nella soundtrack di “Barbie”, dopo aver vinto il Grammy come canzone dell’anno, ha trionfato come miglior brano originale agli ultimi Academy Awards. Un risultato storico che hanno ottenuto solo dieci canzoni
Billie Eilish e suo fratello Finneas domenica notte sono diventati gli artisti più giovani ad aver vinto due premi Oscar. Dopo No Time To Die (2022), tratto dall’omonimo film della saga di 007, è stata la volta di What Was I Made For?. La canzone contenuta nella colonna sonora di Barbie ha fatto però conquistare alla coppia un altro record. Billie Eilish e Finneas sono entrati nel ristretto circolo di chi ha vinto nello stesso anno l’Oscar per la il miglior brano originale e il prestigioso Grammy Award nella categoria Song of the Year.
Prima di What Was I Made For? solo altre nove canzoni hanno ottenuto il doppio riconoscimento. L’ultima volta era accaduto nel febbraio del 1999, quando My Heart Will Go On di Celine Dion vinse il Grammy come Song of the Year undici mesi dopo aver trionfato agli Oscar con Titanic. C’è da sottolineare che Billie Eilish aveva già vinto statuetta e grammofono nello stesso anno con No Time to Die, ma nel 2022 il brano di 007 non aveva vinto il Grammy di canzone dell’anno, uno dei più prestigiosi, ma quello di miglior brano per i visual media.
Il record assoluto lo detengono Henry Mancini e Johnny Mercer, gli unici autori ad aver fatto per ben due volte l’accoppiata. Ecco la lista dei 10 brani che hanno vinto nello stesso anno solare l’Oscar come miglior canzone originale e il Grammy Award come canzone dell’anno.
I 10 brani che hanno vinto Oscar e Grammy come canzone dell’anno
Moon River – Henry Mancini e Johnny Mercer (1962)
Audrey Hepburn cantò questa ballata in una memorabile scena di Colazione da Tiffany, film per il quale ricevette una candidatura all’Oscar come miglior attrice. Moon River è rimasta la sua canzone simbolo per il resto della sua vita. Mercer ringraziò Audrey e Mancini ritirando la statuetta: «Vorrei dire che sono molto orgoglioso che vi piaccia la nostra canzone. Vorrei ringraziarti, Audrey. Grazie a te, Andy. E Martini per tutti» L’album della colonna sonora, con la registrazione della canzone da parte di Mancini e della sua orchestra, rimase in cima alla Billboard 200 per 12 settimane.
Days of Wine and Roses – Henry Mancini e Johnny Mercer (1963)
Ancora il binomio Blake Edwards e Mancini/Mercer, uno dei più furttuosi nella storia della musica da film. La registrazione di Mancini di questa canzone con un coro vocale, compariva nell’omonimo lungometraggio del 1963 interpretato da Jack Lemmon e Lee Remick. Frank Sinatra consegnò l’Oscar a Mancini e Mercer e poi ne registrò una versione per il suo album Days of Wine and Roses, Moon River, and Other Academy Award Winners che entrò nella top 10 della Billboard 200 nel maggio del 1964.
The Shadow of Your Smile – Johnny Mandel & Paul Francis Webster (1966)
Contenuta nel film Castelli di sabbia (The Sandpiper) diretto da Vincente Minnelli, venne cantata durante la cerimonia degli Oscar da Barbara McNair. Nel lungometraggio era invece eseguita da un coro. The Shadow of Your Smile venne anche eseguita da Tony Bennett che la cantò nel programma televisivo The Best on Record, che andò in onda il 16 maggio, due mesi dopo l’annuncio dei vincitori.
The Way We Were – Alan & Marilyn Bergman & Marvin Hamlisch (1974)
L’Oscar per la migliore canzone originale venne consegnato da Burt Bacharach, vincitore passato e futuro nella stessa categoria. Nel ritirarlo, Marilyn Bergman ringraziò Barbra Streisand, che la interpretava nell’omonimo film, definendola «la migliore cantante che un autore di testi possa mai avere per la propria canzone». La Streisand era protagonista nel dramma romantico di Sydney Pollack con Robert Redford e portò il brano al n. 1 della Hot 100 (fu la sua prima volta). Barbra si rifiutò di cantare la canzone durante la trasmissione degli Oscar (dove fu candidata come miglior attrice per la sua interpretazione nel film) e la eseguì finalmente alla cerimonia del 2013, come tributo ad Hamlisch, morto l’anno precedente.
Evergreen (Love Theme From A Star Is Born) – Barbra Streisand & Paul Williams (1977)
Barbra Streisand vinse l’Oscar per la miglior canzone originale otto anni dopo quello come miglior attrice in Funny Girl. A oggi è l’unica persona ad aver vinto entrambe le categorie. L’artista eseguì Evergreen durante la cerimonia di premiazione e la canzone divenne la sua seconda hit numero 1 della Hot 100. Un risultato quasi sfiorato dalla hit di Lady Gaga e Bradley Cooper Shallow inclusa nel remake del 2018. Quest’ultima ha vinto l’Oscar e due Grammy Awards, ma non quello come Song of the Year.
You Light Up My Life – Joseph Brooks (1978)
Inclusa nell’omonimo film (in italiano Tu accendi la mia vita) di Joseph Brooks, autore anche del brano, venne portato al successo e al numero 1 della Billboard Hot 100 dalla voce di Debby Boone. Tuttavia, nel lungometraggio era interpretato da Kvitka Cisyk, con il lip synch dell’attrice protagonista Didi Conn. Il brano vinse l’Oscar nell’unico pareggio della storia dell’Academy, insieme alla già citata Evergreen.
A Whole New World – Alan Menken & Tim Rice (1992)
Noi italiani la conosciamo nella versione italiana Il mondo è mio riscritta da Ernesto Brancucci e cantata da Vincenzo Thoma e Simona Pirone nel classico Disney Aladdin (1992). La canzone originale venne cantata nel film da Lea Salonga e Brad Kane e poi da Peabo Bryson e Regina Belle nell’edizione pop sottotitolata Aladdin’s Theme inserita nei titoli di coda e diventata un singolo n. 1 della Hot 100. A Whole New World è l’unico brano tratto da un film d’animazione ad aver vinto sia l’Oscar per la migliore canzone originale che il Grammy per la canzone dell’anno.
Streets of Philadelphia – Bruce Springsteen (1994)
La prima canzone scritta dal Boss per un film – nel caso specifico Philadelphia di Jonathan Demme – fu un autentico trionfo e rimane ancora oggi uno dei suoi brani più apprezzati. Springsteen eseguì il brano dal vivo in entrambe le cerimonie, prima agli Oscar e poi ai Grammy Awards.
My Heart Will Go On – James Horner & Will Jennings (1999)
E pensare che James Cameron inizialmente non voleva una canzone pop in Titanic. Per fortuna ci ripensò quando Horner, che aveva realizzato la colonna sonora del film, gli fece ascoltare il brano poi interpretato da Celine Dion. James raccontò l’episodio nel suo discorso di accettazione dell’Oscar: «Jim Cameron, grazie per essere stato di buon umore quel giorno quando ti ho portato la canzone». La versione di Celine Dion ha raggiunto il n. 1 della Hot 100 ed è stata inserita in due album che hanno raggiunto la vetta della Billboard 200: la colonna sonora di Titanic (che ha regnato per 16 settimane consecutive) e il suo disco Let’s Talk About Love.
What Was I Made For? – Billie Eilish & Finneas (2024)
Abbiamo ancora davanti agli occhi e nelle orecchie l’emozionante esibizione agli Oscar 2024. Billie Eilish, con il supporto di Finneas al pianoforte, ha eseguito la ballata accompagnata anche dall’orchestra. I due si erano esibiti anche durante i Grammy Awards. In entrambi gli show, What Was I Made For? ha gareggiato con un’altra canzone di Barbie. Ai Grammy era Dance the Night, scritta da Caroline Ailin, Dua Lipa, Mark Ronson e Andrew Wyatt. Agli Oscar, invece, era I’m Just Ken, scritta da Ronson e Wyatt.