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Dagli esordi con le sfumature più rabbiose alle nuove generazioni: il rap in Germania

Il genere è nato con un evidente imprinting old school, con testi che raccontavano le lotte delle minoranze e i paradossi della società capitalista. Negli ultimi anni sono arrivati nuovi rapper con un messaggio meno impegnato, spesso criticati dai puristi

Autore Billboard IT
  • Il5 Giugno 2024
Dagli esordi con le sfumature più rabbiose alle nuove generazioni: il rap in Germania

Foto di Niklas Kamp

Si può dire che il Big Bang dell’hip hop tedesco sia avvenuto dopo il 1989, con il crollo del muro di Berlino. Rispetto a molti altri Paesi, però, lo sviluppo della scena ha seguito una strada a sé. Il primo ad attecchire in Germania, infatti, è stato il cosiddetto boom bap, ovvero il rap americano della golden age, soprattutto quello più underground, che progressivamente è diventato una vera e propria passione nazionale. Così, mentre nel mondo esplodeva l’estetica bling bling e Jay-Z e Biggie brindavano a champagne (rigorosamente Cristal) per festeggiare l’ennesima fuoriserie, il nuovo yacht o l’ultimo Jesus piece creato su misura dal gioielliere, i rapper tedeschi prendevano a modello artisti molto più dark, poveri e rabbiosi, che nelle loro barre raccontavano la quotidianità del quartiere, le lotte delle minoranze e i paradossi della società capitalista. Con una differenza, però.

Come in Italia, c’era una certa carenza di diversità all’interno della scena, non essendo un Paese con una lunga tradizione di immigrazione. La maggior parte degli artisti che facevano rap in Germania erano quindi bianchi e rappavano di problemi e argomenti da bianchi. Per la prima vera ondata di rapper figli di immigrati bisogna aspettare il nuovo millennio. Nomi come Kool Savas, Azad, Bushido, Samy Deluxe o Luciano, che hanno portato un approccio nuovo, senza però discostarsi troppo dal modello di sound che andava per la maggiore. Insomma, nonostante i numeri abbiano continuato a premiare l’hip hop, sembrava difficile immaginare che la scena si discostasse da questi standard. Da qualche anno, invece, la situazione ha preso una piega diversa, con l’ingresso in campo di personaggi nuovi e di nuove sonorità.

Foto di Niklas Klamp

La “nuova scena” rap in Germania

Il cambiamento, anche se ha richiesto tempi lunghi, appare ormai inesorabile. Per rendersene conto basta dare un’occhiata alle statistiche Spotify Wrapped del 2023 dove, accanto a rapper tedeschi dal successo di lunga data troviamo anche alcuni nomi della nuova generazione.

Primo fra tutti Apache 207, l’artista che l’anno scorso è stato il più ascoltato sulla piattaforma. Genitori di origini turche, nato nel 1997 nella più profonda Germania operaia (Ludwigshafen sul Reno è famosa soprattutto per il colosso dell’industria chimica BASF), è cresciuto in povertà con la madre e il fratello. La sua musica mescola elementi di trap, dance e pop. A differenza di molti artisti della vecchia scuola non sembra particolarmente interessato a trasmettere un vero e proprio messaggio con i suoi testi. Basti pensare che si è fatto conoscere dagli appassionati con una traccia dal titolo Ferrari Testarossa. I suoi numerosissimi fan non sembrano sentire la mancanza di contenuti più profondi, comunque. Nel 2023, con ben 186 settimane di permanenza in classifica, ha battuto il record precedentemente detenuto da Last Christmas degli Wham.

Più o meno nelle stesse zone di Apache 207 è cresciuto anche Kurdo, un altro emergente che si sta facendo parecchio notare. Come intuibile dal nome, è un rapper di origine curda, nato in Iraq e arrivato in Germania come rifugiato all’età di nove anni. La sua produzione è chiaramente influenzata dal suo vissuto, dalle difficoltà di integrarsi in una società non sempre accogliente e dalle sonorità arabo-francesi, come dimostrano singoli di grande impatto come La Haine, uscito a febbraio 2024.

Anche Nura, eritrea, ha un background da rifugiata. Il suo primo periodo in Europa, in bilico fra tradizione e nuove esperienze, è stato piuttosto turbolento. Ha vissuto per un certo periodo in una casa-famiglia per adolescenti. Ha visto la sua salute mentale vacillare e ha dovuto attraversare grandi difficoltà prima di riemergere. Oggi è un’apprezzata rapper/attrice/attivista, e con inni all’indipendenza femminile come Eine Gute Frau è riuscita a ottenere la stima sia del pubblico della trap (che guarda soprattutto allo stile) che di quello del rap old school, più esigente in fatto di contenuti.

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Articolo di Marta Blumi Tripodi

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