Sanremo 2024, il ritorno al passato
Vecchi vizi e cliché dell’entertainment sono riaffiorati nella seconda serata. Che siano un segno di debolezza e stanchezza, arrivati al quinto Sanremo “made in Ama”? Speriamo di no, soprattutto ora che la musica è di nuovo al centro
Si capiva che sarebbe andata così, sin dai primi minuti della seconda serata. Si è partiti con una sorta di saluto omaggio all’altra sponda del Mare Nostrum, poi ecco la celebrazione dei 70 anni di Romagna mia con la posse Casadei in full effect. Pensavo di essere sul tasto 12 o 13 del telecomando e invece ero sul primo canale, seconda serata del Festival di Sanremo 2024.
Forse Amadeus poteva chiedere una rapida consulenza artistica per trovare una chiave inedita a Elisabetta Sgarbi? Ah no, meglio non nominare invano adesso quel cognome… E poi, dopo aver preso nota dei compiti perfettamente svolti dalla co-conduttrice Giorgia (criticarla è come sparare sull’ambulanza, non si può) e alla quale dobbiamo anche una breve lectio magistralis sull’arte del mixtape, è deflagrato a metà serata, l’antico heritage da animatori di villaggi turistici di Fiorello e Amadeus.
Ovviamente stiamo pensando alla terrificante scena del balletto mash-up in compagnia di una delle pochissime star internazionali ospiti di questa 74° edizione del festival di Sanremo: John Travolta. Lui, presente con sneakers bianche U-Power. Si è scritto che avrebbero fruttato alla star USA un milione di euro e, in tutto questo l’azienda ha tenuto a precisare di essere estranea all’accordo per l’ospitata siglato tra l’attore e Rai. Pensate se ai Grammy per omaggiare Bon Jovi (di chiare origini italiane) avessero chiesto a Damiano dei Måneskin di cantare ‘O Sole mio?
Sanremo 2024 e l”Effetto Valtour”
Non riusciamo a liberarci da questa maledetta evoluzione dell’avanspettacolo anni ‘50-’60. Senza alcun dubbio ha fatto parte della nostra cultura nazionalpopolare, ma ce la stiamo trascinando dietro ancora da decenni ed è un peccato che riemerga ancora – come un fiume carsico – dentro questa manifestazione canora par excellence che finalmente, proprio grazie ad Amadeus e Fiorello, ha rimesso la musica al centro del villaggio.
Altro “effetto Valtour” della seconda serata del Festival di Sanremo 2024 è stato lo scambio dei ruoli. I cantanti in gara che presentano i colleghi parrebbe una cosa molto divertente, in qualche caso funziona anche, ma in altri l’effetto è imbarazzante. Il motivo è un certo ego, legittimo, degli artisti. Vedi la scena di Gazzelle che non si accorge quasi della presenza dei BNKR44 – o lo snaturamento del gioco di ruolo che un’artista porta in scena: La SAD in smoking e quieti. Mah.
Eppure, i momenti di comicità ci sono sempre durante Sanremo e non necessariamente emergono stimolati da antiche e inossidabili tradizioni della nostra comicità. Nascono improvvisi, quando meno te lo aspetti. Immagino che qualcuno sia già balzato nella vostra testa. Che so, Amadeus schiacciato involontariamente dalle prossime mascotte delle Olimpiadi Invernali. Immaginate cosa avrebbe detto un navigato comico di stand up comedy in quel momento? Seppur alla presenza di un ragazzino… Caro Sanremo, adesso che hai trovato la formula giusta per far appassionare milioni di italiani al tuo evento, liberati per sempre di certi vecchi cliché, sarebbe bellissimo.