Sanremo 2024, i momenti migliori e peggiori della seconda serata
La seconda puntata del Festival ci ha regalato attimi in cui è stato complicato trattenere le lacrime e altri in cui la sensazione di disagio ha toccato livelli altissimi
La seconda serata del Festival di Sanremo si è aperta con Fiorello e Amadeus fuori dall’Ariston perché sul palco c’era “Nonno Ruggiero” di Viva Rai 2. Quando si dice “il buongiorno si vede dal mattino”. Poche infatti le scelte azzeccate rispetto alla prima sera. Giorgia, che si è presa la scena dimostrandosi una co-conduttrice impeccabile, Giovanni Allevi e la trovata di Ama di far presentare gli artisti in gara. C’è chi si è vestito elegante per l’occasione (LA SAD), chi si è divertito un mondo (I Ricchi e Poveri) e chi ci ha preso gusto strada facendo (Ghali e Alessandra Amoroso). In questa seconda puntata di Sanremo 2024 però i momenti flop e la noia – non quella di Angelina Mango – hanno superato di gran lunga quelli top. Tra il povero John Travolta e lo spezzone finale alla Tale e Quale Show di Leo Gassman, qualcosa ce lo saremmo risparmiati.
In attesa del sorteggio in stile Champions League degli accoppiamenti tra cantanti e presentatori della terza serata e prima di scoprire i momenti top e flop della seconda serata di Sanremo 2024, la top 5 delle 15 esibizioni. Il verdetto stavolta è la somma del televoto da casa (50%) e del voto delle radio (50%). Mahmood è sempre quinto, così come Annalisa rimane terza, scende alla quarta posizione Loredana Berté, mentre i primi due posti sono new entry: secondo Irama e primo Geolier.
I momenti top
Giorgia, professione artista completa
Sulla sua voce non avevamo dubbi, invece le sue capacità come conduttrice sono state una sorpresa. Spontanea, come nel momento in cui racconta di quella volta che non si è esibita davanti a Michael Jackson per paura di prendere l’aereo, ed elegante, anche quando scambia l’undicesimo cantante per il primo. Quando canta, che sia per il trentesimo anniversario di E poi, o nel medley dei suoi più grandi successi, è una spada. Una show-woman di cui Sanremo non sapeva di aver bisogno. Ma un pensierino per l’edizione 2025?
Il ritorno dal vivo di Giovanni Allevi
Giovanni Allevi ha commosso tutti dal palco dell’Ariston e ha illuminato con il suo sorriso la seconda serata del Festival di Sanremo. «Sono due anni che non suono davanti a un pubblico». E poi lo ha fatto, con due vertebre fratturate, eseguendo uno dei suoi pezzi più colmi di speranza, Tomorrow. E ha continuato: «Dopo la malattia non so cosa darei per suonare davanti a 15 persone come ai miei inizi. I numeri non contano e un dono incredibile è la gratitudine. Per tutti medici e agli infermieri, per la ricerca scientifica, per la mia famiglia». Da chi ti conosce bene, ti siamo vicini, Giovanni!
I momenti flop
Il povero John Travolta
Comincia male e finisce peggio. Travolta pare più spaesato che nel meme che tutti conosciamo. Ma qui c’è poco da memare, solo assistere impotenti alla distruzione di un mito. Non si capisce bene se John fosse del tutto al corrente del tremendo siparietto in cui, più che parlare, gli si richiede di replicare le sue mossette celebri, da Saturday Night Fever a Pulp Fiction, per concludere in tragedia con Il Ballo del Qua Qua (dove lui giustamente si rifiuta di indossare l’orrendo cappello-becco). Autori di Sanremo, quella penna non è un giocattolo.
La noia
La noia quest’anno non è solo il titolo della canzone di Angelina Mango (che tutto è tranne che noiosa), ma anche quella che ci pervade durante il corso dello spettacolo, tanto da rimpiangere i gloriosi momenti della fuga di Bugo e dei fiori devastati da Blanco. Insomma, la seconda serata sembra una fotocopia della prima, solo un po’ più corta. Nemmeno l’evidente impegno degli artisti per accumulare punti al Fantasanremo – tra fiori regalati e abbracci elargiti ad Amadeus – riesce a ravvivare un ritmo fin troppo piatto e un termometro che segna temperature nella media. Attendiamo ancora dei picchi.
Sanremo 2024, nè top nè flop: boh
Bob Sinclar e la Costa Smeralda (ancora)
Bob Sinclar sale in consolle ed è subito 2008. Se sia una cosa positiva o negativa, dipende dai punti di vista (e dal vostro anno di nascita). Sarà l’atmosfera generale che ogni sera si muove su un equilibrio precario sull’orlo del trash, ma le performance a bordo della Costa si riconfermano come i veri momenti “boh” di questa edizione del Festival di Sanremo. Ai postumi di queste serate insonni l’ardua sentenza.
I ragazzi del cast di “Mare Fuori”
Per i ragazzi del cast di Mare Fuori viene cucito addosso un compitino preciso-preciso sulle parole più significative nell’importante dibattito sull’educazione contro il femminicidio. Il tema è fondamentale però è che l’esecuzione è troppo didascalica.