Sanremo 2024, i momenti migliori e peggiori della prima serata
Trenta esibizioni, ospiti annunciati e altri saliti a sorpresa sul palco dell’Ariston, Marco Mengoni nelle vesti inedite di co-conduttore e una Loredana Bertè prima in classifica: ecco i momenti migliori e peggiori della prima serata
La prima serata della 74esima edizione del Festival di Sanremo è stata lunga, nonostante abbia anticipato i tempi prestabiliti della scaletta. Ce lo aspettavamo, ormai è una tradizione, e in fin dei conti, riteniamoci fortunati di poterlo seguire annoiandoci, ridendo o abbassando per qualche secondo le palpebre. Sarà stato di certo stato più complicato per Il Tre che ha dovuto convivere con l’ansia di debuttare sul palco dell’Ariston fino alle 2 del mattino. Ad aprire Sanremo 2024 ci ha pensato un Marco Mengoni visibilmente emozionato, poi sono seguti momenti top – alcuni da brividi – e altri più dimenticabili che, per la legge dei contrari, definiremo flop.
La conclusione della serata, con l’annuncio della top five della sala stampa, ci ha regalato anche qualche sorpresa. La prima in classifica è Loredana Bertè, davanti ad Angelina Mango, Annalisa, Diodato e Mahmood.
I momenti top
Il ricordo di Giovanbattista Cutolo
Un momento straziante il ricordo da parte della madre di Giovanbattista Cutolo, il musicista di soli 24 anni, ucciso durante una sparatoria a Napoli a settembre dello scorso anno. Non solo perché è normale emozionarsi davanti alle parole di una mamma, ma anche perché Giogiò suonava nell’orchestra sinfonica di Sanremo e ci sarebbe tornato quest’anno. Vederlo e sentirlo nelle immagini proiettate sul palco dell’Ariston è stato commovente.
L’abbraccio rossonero tra Ibrahimovic e Lazza
Ci sono momenti cruciali un po’ per tutti, anche se la fede calcistica non è proprio la stessa. Insomma, dai, vedere Lazza che si saluta con un abbraccio con Zlatan Ibrahimović prescinde il tifo rossonero e quasi commuove. Lazza l’anno scorso è arrivato secondo al festival e Cenere è stato il brano più ascoltato di tutto il 2023, Ibra era già stato all’Ariston per un’intera settimana con il suo humour super riconoscibile, insomma tutto torna nel vederli insieme nelle prime file (e poi, va bene, c’è anche una passione in comune).
L’omaggio dell’Ariston a Toto Cutugno
Un altro dei momenti più emozionanti della prima serata del Festival di Sanremo è stato l’omaggio a Toto Cutugno, scomparso lo scorso agosto. «Vivrà a Sanremo per sempre» ha esclamato Amadeus prima che sul telone del palco dell’Ariston venisse proiettata la sua esibizione del 1990 con il brano Gli amori, accompagnata dal vivo dall’orchestra. Toto Cutugno è un simbolo del Festival di Sanremo del quale detiene il record di quindici partecipazioni con Al Bano, Milva, Anna Oxa e Peppino di Capri. Sì, Toto rimarrà per sempre a Sanremo.
L’esibizione di Dargen D’Amico
Nei momenti top e flop della prima serata di questo Sanremo 2024 non ci siamo concentrati sulle esibizioni, anche se alcune hanno notevolmente migliorato l’impressione degli ascolti. Però c’è un intervento che non passa sotto silenzio: è quello di Dargen D’Amico che alla fine della sua esibizione ringrazia per la possibilità di aver presentato Onda Alta, il suo brano che – come è risaputo – parla di migrazioni. Dargen ha una quantità abnorme di orsetti peluche su di lui, come quelli abbandonati dai bimbi che attraversano il mare e non riescono ad arrivare alla meta. Dedica il brano alla cuginetta Marta che è andata a studiare a Malta ed è fortunata perché lei sì che può andare dove vuole, mentre moltissimi bambini nell’area mediterranea vivono sotto le bombe in questo momento. “Cessate il fuoco subito”, chiede Dargen. E non c’è alcuna retorica.
Sanremo 2024: i momenti flop
Il siparietto di Marco Mengoni
Marco Mengoni è bravo, bravissimo, ma – diciamocelo – la comicità (come la matematica per Venditti) non sarà mai il suo mestiere (e forse nemmeno quello degli autori che gli hanno scritto questo sketch). “Preserbacino” si candida già come peggior neologismo del 2024 (speriamo che l’Accademia della Crusca non l’abbia sentito per non rischiare un petaloso 2.0), il suo siparietto invece come uno dei momenti dimenticabili di questo Festival. Come direbbe la generazione Z: allarme cringe.
La lunghezza
Ormai dovremmo saperlo che ad Amadeus piace andare per le lunghe, eppure ogni anno ci ricaschiamo e le uniche parole che ci rimbombano in testa quando a mezzanotte inoltrata siamo solo a metà dei 30 big in gara sono soltanto due: pensati sveglio. Il ritmo è sicuramente più spedito rispetto alle scorse edizioni, i momenti extra-esibizioni sono praticamente ridotti all’osso, ma allora com’è che anche domani mattina ci serviranno litri di caffè per tenere gli occhi aperti a lavoro? Ama, mandaci a letto.
Nè top nè flop, il momento “boh” della prima serata di serata di Sanremo 2024
L’esibizione di Tedua sulla Costa Smeralda
Lo diciamo subito: l’anno scorso i momenti live dalla Costa Smeralda non ci avevano convinto minimamente (a parte quello di Guè). Così pensando che potesse non andare bene neanche Tedua, siamo invece rimasti positivamente colpiti dalla sua performance di Hoe. Ci vuole una certa dose di astrazione per poter essere convincenti in quella situazione piuttosto surreale con un pubblico “da crociera” e Tedua ce l’ha. Va avanti per la sua strada proprio come dovrebbe fare.