Le dieci migliori cover di Sanremo 2025
Una delle serate più attese, partita con il ritorno di Roberto Benigni e un’esplosiva Geppi Cucciari: ecco le nostre esibizioni preferite
![Le dieci migliori cover di Sanremo 2025](https://billboard.it/wp-content/uploads/2025/02/Lucio-Corsi-1024x682.jpg)
Lucio Corsi e Topo Gigio, foto di Maria Laura Antonelli x Agf
La serata delle cover è capace di rivitalizzare persino un Festival di Sanremo 2025 campione d’ascolti, ma un po’ meno di energia e imprevedibilità. Merito dei duetti, di una Geppi Cucciari in formissima, un Mahmood a suo agio anche nelle vesti presentatore – ma ancora di più durante il suo medley – e un Roberto Benigni che torna a intonare il suo Inno del corpo sciolto.
Le reinterpretazioni funzionano per la maggior parte, commoventi Francesco Gabbani e Tricarico, perfette come spade Giorgia e Annalisa con Skyfall di Adele. Ecco le dieci esibizioni che ci sono piaciute di più.
Le cover più belle di Sanremo 2025
Lucio Corsi e Topo Gigio – Nel blu dipinto di blu
Lucio pare una creatura angelicata e si cimenta con un capolavoro della musica italiana. E ci mette tutta la delicatezza, la sensibilità possibili e immaginabili. L’idea di coinvolgere Topo Gigio è stata geniale. Di colpo si ritorna bambini e si è convinti che sì, un topo può suonare un pianoforte in miniatura e può anche volare. Una delle cose più belle viste e ascoltate di questo festival.
Irama e Arisa – Say Something
Una ballad strappalacrime e innamoratissima può essere sempre una lama a doppio taglio. Ma fin dalla prima strofa la tensione è costruita alla perfezione: Arisa lascia spazio ad Irama che, con la voce priva di effetti (finalmente), si lascia andare ed emoziona. Tutto per preparare il terreno al crescendo finale in cui la cantante dimostra per l’ennesima volta di essere una delle migliori.
Giorgia e Annalisa – Skyfall
Due prime della classe su un brano di un’altra prima della classe. Come due bond girl, Giorgia e Annalisa sono intense, tecnicamente impeccabili e pure emozionanti. Non era scontato come potrebbe sembrare. Skyfall, più in generale le canzoni di Adele, nascondono sempre delle insidie dietro l’angolo e il rischio di esibirsi pensando troppo all’intonazione e meno ai sentimenti è alto. Non per loro due.
Rocco Hunt e Clementino – Yes I Know My Way
Un bellissimo incontro: Clementino in grande forma, Rocco nel pieno del suo ritorno alla grande. Una prima parte cantata che poi lascia spazio agli immancabili versi. Il tutto aperto e chiuso dalla voce di Pino Daniele. Per noi è un grande sì.
Joan Thiele e Frah Quintale – Che cosa c’è
La dolcezza e l’intesa tra i due artisti la fanno da padrone: non è un compitino portato a termine per prendere un bel voto, ma una performance onesta e sincera. Joan Thiele conferma il suo stile internazionale, Frah Quintale non stupisce
Elodie e Achille Lauro – A mano a mano / Folle città
Una performance che si fa notare, non c’è che dire, anche visivamente. Per una volta, nei duetti di due artisti in gara, maschio e femmina, a essere schiacciato non è il primo (anzi quasi il contrario per il primo brano), ma c’è più equilibrio tra le voci. Dopo l’exploit di Folle città, Lauro ci aggiunge del suo anche alla fine rimettendosi a cantare Ancora.
Brunori Sas con Riccardo Sinigallia e Dimartino – L’anno che verrà
Questo Festival di Sanremo 2025 ci aveva già regalato il toccante omaggio di Damiano David a Lucio Dalla. Brunori Sas però va oltre e, insieme al basso di Antonio Dimartino, alla chitarra elettrica di Riccardo Sinigallia e all’orchestra, ci hanno donato un’esibizione da brividi. Commovente la dedica al caro amico Paolo Benvegnù.
Fedez e Marco Masini – Bella stronza
Un Marco Masini in formissima e un brano che rivive con un arrangiamento orchestrale coinvolgente e un Fedez presissimo e quasi in lacrime. Più che una strofa come aveva raccontato, ha riscritto gran parte della seconda parte del brano attingendo alla sue recenti esperienze personali.
Bresh e Cristiano De André – Creuza de mä
Contro tutto e tutti, contro ogni problema tecnico. Prima il microfono di Bresh che non funziona, poi quello di Cristiano De André che si sfila dal retro durante il secondo tentativo. Ma la musica va avanti e la voce del giovane cantante genovese emoziona e si sposa alla perfezione con la tradizione.
Shablo ft. Guè, Tormento, Joshua e Neffa – Amor de mi vida / Aspettando il sole
Già con la loro canzone in gara ci hanno portato una vibe anni ’90 meravigliosa, con questi brani ci fanno davvero piangere. Ma al di là della personale commozione, sul palco di Sanremo sono saliti dei capisaldi del genere di momenti diversi con la nuova promessa Joshua.