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Sanremo 2025, i momenti migliori e peggiori della seconda serata

I coconduttori Bianca Balti, Cristiano Malgioglio e Nino Frassica salvano una serata altrimenti noiosa. Damiano David invece si conferma un artista di caratura internazionale. Ecco i nostri top e flop

Autore Billboard IT
  • Il13 Febbraio 2025
Sanremo 2025, i momenti migliori e peggiori della seconda serata

Foto di Maria Laura Antonelli x Agf

La seconda serata di Sanremo 2025 è stata un continuo andirivieni di poche emozioni e staticità. Dopo il toccante inizio con l’omaggio di Damiano David a Lucio Dalla – lui convincente anche con la sua Born With a Broken Heart – Carlo Conti ha continuato per la sua strada: esibizioni, musica e pochissimo spazio all’intrattenimento. A dispetto di ieri però l’abilità dei tre coconduttori ha reso meno noioso lo spettacolo. La complicità è tutto ed è ciò che ha reso speciali i momenti in cui Bianca Balti e Cristiano Malgioglio hanno scherzato e improvvisato addirittura un valzer. Così come quelli durante i quali Nino Frassica, giocando in solitaria e sfruttando Carlo Conti come spalla, ha reso un po’ più viva un’altra serata senza colpi di scena.

Persino la classifica congiunta di televoto e giuria delle radio ha confermato i quattro artisti che si sono esibiti stasera che ieri erano finiti nella top five della sala stampa: Giorgia, Simone Cristicchi, Achille Lauro e Lucio Corsi. La new entry è Fedez con la sua Battito.

I momenti top

L’omaggio a Lucio Dalla

Damiano David ha aperto la seconda serata del Festival di Sanremo interpretando Felicità di Lucio Dalla. Elegante e immerso in una scenografia in bianco e nero, il frontman dei Måneskin ha emozionato l’Ariston con un’esibizione essenziale durante la quale ha mostrato una sicurezza disarmante. Dietro di lui una panchina e l’interpretazione silenziosa di Massimo Borghi e del giovanissimo nipote Vittorio Bonvicini che alla fine non è riuscito a trattenre le lacrime. La ricerca della felicità.

Foto di Maria Laura Antonelli x Agf

Nino Frassica

Tutti e tre i coconduttori ci hanno convinto per vari motivi. Lui è stato il vero mattatore. Nino Frassica è quello che è mancato nella prima serata: sketch veloci e spassosi. Si presenta con una pettinatura alla Malgioglio al contrario. Le presentazioni sballate dei cantanti in gara dovrebbero diventare un format fisso del Festival, così come la lettura dei suoi dati d’ascolto.

Bianca Balti

C’è stato un momento della serata in cui Carlo Conti le ha rivolto le seguenti parole: «Tu devi essere un grande esempio per tante donne, un esempio forte». La risposta di Bianca Balti, che si è presentata a Sanremo per divertirsi e non parlare della sua malattia, è stata: «Ma soprattutto… noi donne siamo sempre di grande esempio per gli uomini». Semplicemente perfetta nelle sue incertezze quando presenta i cantanti in gara e stupenda quando scende con disinvoltura e un entusiasmo contagioso la temibile scala dell’Ariston.

Foto di Maria Laura Antonelli x Agf

I momenti flop

L’effetto catena di montaggio

Nonostante l’ottima prova dei tre coconduttori, il Festival pecca ancora di una certa staticità. Anche quando ci sono dei brevi momenti che escono di un poco dal seminato, Carlo Conti sembra preoccuparsi troppo di rimettere le cose in ordine. Poca spontaneità anche nei confronti dei cantanti in gara. Se con Amadeus il rapporto con gli artisti in alcuni casi era fin troppo amichevole, quest’anno il loro momento sul palco si esaurisce giusto il tempo della canzone e poco più.

Il cast di FolleMente

Un momento promozionale che non funziona come dovrebbe e che appesantisce ulteriormente la seconda parte della serata. Sarà stato il palco affollatissimo dal cast del nuovo film di Paolo Genovese, ma ciò che è stato trasmesso è solo tanta confusione.

Il momento boh

Il palco Suzuki

Iniziamo col dire che questo paragrafo non fa riferimento nello specifico all’esibizione di BigMama, ma in generale al segmento Palco Suzuki. Dopo anni, mai come in questo 2025 sembra non avere più molto senso. Un solo brano che scorre via velocissimo e il conduttore che non si sforza più neppure di uscire in Piazza Colombo per presentarlo. Un momento del Festival che necessita di essere ripensato e rinnovato.

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