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Sanremo 2025, i momenti migliori e peggiori della terza serata

Il ritorno dei Duran Duran, le coconduttrici Miriam Leone, Katia Follesa ed Elettra Lamborgini e il momento “Mare Fuori”: ecco i nostri top e flop

Autore Billboard IT
  • Il14 Febbraio 2025
Sanremo 2025, i momenti migliori e peggiori della terza serata

Foto di Maria Laura Antonelli x Agf

La terza serata di Sanremo 2025 proesgue sul filone ormai consolidato di questa 75esima edizione. Si parte subito con la musica e Sono solo canzonette di Edoardo Bennato poi, dopo quaranta anni dall’ultima volta, sono tornati sul palco dell’Ariston i Duran Duran accompagnati al basso da Victoria De Angelis. In mezzo le canzoni in gara e poco altro. Le coconduttrici Miriam Leone, Elettra Lamborghini e Katia Follesa tra cambi d’abito continui e un’infatuazione ossessiva per Simon Le Bon, non riescono a incidere.

La classifica calcolata, come ieri sera, sommando televoto e voto della giuria delle radio, vede in top 5 Brunori Sas, Olly, Coma_Cose, Irama e Francesco Gabbani.

I momenti top

Brunori Sas

Prima dell’inizio del Festival non era tra i nomi dei favoriti per la vittoria finale. Eppure, fin dalla prima esibizione, Brunori Sas ha conquistato mano a mano sempre più cuori con la sua L’albero delle noci. Questa seconda esibizione al teatro Ariston è stata ancora più emozionante, sia per i presenti che per lo stesso Dario.

Foto di Maria Laura Antonelli x Agf

Il Teatro Patologico

Il progetto del regista Dario D’ambrosi arriva sul palco dell’Ariston grazie anche al consiglio di Leonardo Pieraccioni che ha consigliato il suo amico Carlo Conti. Il Teatro Patologico da anni riesce con successo – basta pensare al film Io sono un po’ matto e tu? ad abbattere le barriere culturali che circondano il mondo della disabilità, sia fisica che psichica. In questa terza serata del Festival di Sanremo 2025 è stato un momento che ha coinvolto tutti i presenti e non solo.

Olly

Per Olly vale il discorso inverso rispetto a quello fatto per Brunori Sas. Partito con i favori del pronostico, era finito fuori dalla cinquina della sala stampa nella prima serata. Al secondo appuntamento, invece, convince tutti, la platea lo fa quasi commuovere, anche con un’esibizione molto più sicura e meno influenzata dall’ansia da prestazione. Ah, e su Spotify è il brano più ascoltato tra quelli in gara e ha già superato i due milioni di ascolti.

Foto di Maria Laura Antonelli x Agf

I momenti flop

L’appello di Mare Fuori

I momenti promozionali di queste sere sembrano quasi voler sortire l’effetto opposto di quello desiderato. Dopo il confusionario spot del cast di FolleMente, è toccato a quello della nuova stagione di Mare Fuori. In fila davanti all’ingresso del teatro e “costretti” da Carlo Conti a un appello scolastico: potevano esserci migliaia di modi migliori.

L’intrattenimento che non c’è

Il fatto che sia difficile trovare dei momenti flop non è sempre un buon segnale per un qualsiasi programma televisivo. Dopo anni di Amadeus strapieni di cose che accadevano, si è passati all’opposto: al Festival di Carlo Conti sembra che ci si impegni a far succedere il meno possibile.

Il momento boh

Che dire, il momento del bambino prodigio sembra ormai essere diventato un format. Ieri il bravissimo e piccolissimo Alessandro Gervasi al pianoforte, stasera Samuele Parodi che conosce ogni minimo dettaglio della storia del Festival di Sanremo. Alla lunga il rischio di giocare sul piccolo fenomeno può risultare stucchevole e troppo “facile”.

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