Le battutine dei fotografi agli Stray Kids al Met Gala dimostrano che c’è ancora strada da fare
Scattare una boy band K-pop di otto membri dovrebbe essere una sfida professionale e non qualcosa di cui lamentarsi. I commenti dei paparazzi durante il red carpet del gruppo hanno evidenziato i pregiudizi che gli artisti non occidentali sono ancora costretti ad affrontare
Il Met Gala del 2024 avrebbe dovuto essere un trionfo totale per gli Stray Kids. Gli attuali volti di Tommy Hilfiger hanno stabilito un primato storico diventando il primo gruppo al completo a sfilare al Metropolitan Museum of Art di New York. Tuttavia, i fan della band K-pop – e forse anche alcuni degli stessi componenti – hanno vissuto un’esperienza in parte infelice a causa del trattamento irrispettoso riservato al gruppo dai fotografi del red carpet. Un episodio che ha messo in luce le barriere sistemiche che gli artisti non occidentali devono ancora affrontare a Hollywood.
Cosa è successo al Met Gala con gli Stray Kids?
Al loro debutto al Met Gala con abiti disegnati su misura insieme a Tommy Hilfiger in persona, i membri Bang Chan, Changbin, Lee Know, Hyunjin, Felix, Han, Seungmin e I.N sono arrivati al Metropolitan Museum of Art indossando giacche blu navy oversized. Sotto avevano degli abiti personalizzati con tonalità di rosso, bianco e blu, colori caratteristici del marchio di abbigliamento.
Al momento di scattare le foto gli Stray Kids si sono messi in posa e, a pochi metri di distanza, tra il turbinio di flash delle macchine fotografiche che circondava tutti i lati dell’ingresso del Gala, sono arrivati dei commenti ironici. I fotografi hanno iniziato a lamentarsi del comportamento “robotico” della band. Alcuni di loro erano particolarmente infastiditi dal fatto che la rivelazione dell’outfit sotto ai cappotti fosse avvenuta di spalle. Molti addirittura hanno giocato sul pregiudizio, ben poco velato, che gli otto membri comprendessero solo la lingua coreana. Un’ingenuità dato che Bang Chan e Felix sono cresciuti in Australia e Seungmin ha trascorso un periodo di tempo a Los Angeles. Supporre che un commento in inglese possa sfuggire loro (tra cui “Come si dice in coreano right?”) è dimostrazione di una mentalità incredibilmente chiusa.
Come ha notato il Daily Mail, alcuni fotografi hanno scherzato sul fatto che la gente, poiché la band si era fatta fotografare con e senza cappotto, si sarebbe “confusa”. Si può sentire uno di loro far ridere i propri colleghi dicendo che gli spettatori avrebbero pensato che ci fossero “due band K-pop” al Met Gala 2024. Una battuta spiacevole sul classico stereotipo razzista secondo cui le persone di origine asiatica sono difficili da distinguere.
C’è ancora una profonda ignoranza culturale
Gli Stray Kids si sono adattati facilmente e comodamente al panorama mediatico americano, basti pensare alle diverse interviste dal vivo come quelle di BUILD Series, People TV, o agli gli MTV VMA dell’anno scorso. Senza contare le varie settimane della moda. Tuttavia i cantanti asiatici si trovano ancora troppo spesso ad affrontare barriere e un atteggiamento sprezzante nei confronti della loro presenza. Questo riflette una mancanza di comprensione e sottolinea la necessità di una maggiore sensibilità culturale e di una maggiore inclusione nel mondo dello spettacolo.
Bisognerebbe partire dalla differenza mediatica degli eventi coreani e giapponesi che hanno sistemi e red carpet strutturati in modo diverso rispetto agli Stati Uniti. In un tipico evento K-pop, una conferenza stampa o una premiazione, per esempio, c’è una piattaforma dove gli artisti posano per i fotografi che scattano tutti insieme. Guidati da un MC, un conduttore o un caposquadra come Bang Chan, gli artisti coordinano quasi sempre le loro pose alla loro sinistra, al centro e alla loro destra per consentire a tutti di ottenere una serie di angolazioni e di scatti. Dopo questo tempo dedicato, i fotografi sono lasciati a se stessi per ottenere le foto migliori.
Durante lo scatto delle foto al Met Gala, gli Stray Kids hanno cercato di mostrarsi a tutti gli obiettivi del red carpet. Si sono messi in fila in modo che quattro membri fossero più avanti verso un lato delle telecamere e poi si sono girati in modo che gli altri quattro fossero difronte al secondo gruppo. Se è fondamentale capire che i fotografi hanno bisogno di foto utilizzabili e funzionanti, è altrettanto rilevante la diversità che gli Stray Kids apportano a un evento come il Met Gala. Tutto ciò dovrebbe essere celebrato. La prospettiva di fotografare una boy band di otto membri dovrebbe essere una sfida professionale invece di trasformarsi in qualcosa di cui lamentarsi.
Gli artisti coreani al Met Gala
Gli artisti coreani partecipano al Met Gala da oltre un decennio. Ci sono stati ospiti illustri come PSY e Siwon dei Super Junior e Jennie delle BLACKPINK quest’anno ha partecipato per la seconda volta. E considerando la costante e crescente affinità della moda con le collaborazioni K-pop, è probabile che in futuro partecipino ancora più artisti.
Dal reality show del 2017, gli Stray Kids hanno avuto una determinazione incrollabile nello sfidare le aspettative e nel cercare di superare le avversità. Nonostante gli ostacoli, il talento, l’umiltà e l’instancabile spirito della band sono premiati nelle diverse classifiche di Billboard, oltre che nelle vendite. Nel rapporto IFPI, 5-STAR è stato il secondo album più venduto del 2023 dieto solo a FML dei SEVENTEEN. Gli Stray Kids, così come le più importanti band K-pop, non solo stanno creando una wave nell’industria musicale, ma stanno rimodellando la percezione comune. La nostra speranza è che diventi sempre più un’ispirazione e una fonte di maggiore cambiamento.