The Kolors al Forum di Assago, un pot-pourri musicale da “Italodisco” ai Pink Floyd
Ieri sera (3 marzo) Stash, Alex e Dario hanno fatto il loro concerto più importante in quindici anni di carriera. Ospiti speciali, Geolier, Irama e Umberto Tozzi
In un periodo in cui artisti poco più che esordienti arrivano a fare gli stadi nel giro di pochi anni, l’approdo dei The Kolors al Mediolanum Forum di Assago ha il sapore di una storia musicale d’altri tempi, fatta di gavetta, attesa, tenacia, discese ardite e risalite. Infatti il live di ieri sera (mercoledì 3 marzo) è stato la prima volta di Stash, Alex e Dario in quindici anni di carriera.
Il pubblico il premia con il sold out. Sugli spalti e sul parterre, un variegato mix di coppiette, famiglie con bambini, scatenate donne di mezza età, più rari gruppetti di teenager. Tutti hanno un’evidente voglia di ballare – in una grande festa collettiva – le canzoni che hanno martellato le radio nell’ultimo anno, ma non solo.
Gli ospiti dei The Kolors al Forum di Assago
Infatti c’è anche l’attesa per gli ospiti speciali della serata – tutti annunciati, nessuna apparizione a sorpresa.
Il primo a salire sul palco è Irama. Con lui Stash si è lanciato in un intenso duetto su La Genesi del tuo Colore, brano che il cantautore monzese (non) ha portato a Sanremo 2021 (risultò positivo al Covid e – cosa inedita per il Festival – nella gara fu trasmesso il video delle prove; si classificò comunque quinto). Al momento dell’uscita di scena, Stash lo saluta con parole che fanno riflettere: «Quello musicale è un mondo in cui quando le cose ti vanno bene hai un sacco di amici, quando vanno male ne hai pochi. Irama è uno di quelli che ci sono sempre stati».
Poi, verso metà concerto, è la volta di Umberto Tozzi, con cui i The Kolors si erano già esibiti nella serata dei duetti di Sanremo 2024. Sul palco del Forum hanno riproposto sostanzialmente lo stesso medley di evergreen di Tozzi (Ti Amo, Tu, Gloria). Vagamente impacciato nei saluti finali, viene omaggiato con un sincero attestato di stima da parte di Stash («Nel pubblico c’è un altro Umberto, mio padre. Mi ha fatto crescere ascoltando le tue canzoni») e se ne va ricordando che su quel palco ci sarà anche lui il 5 ottobre come parte del suo lungo tour d’addio.
L’ultimo ospite è Geolier. Il pubblico gli riserva il boato più caloroso, sia perché ormai parliamo di un campione delle classifiche sia perché per un attimo Milano si tinge di biancoceleste. L’ospitata non arriva a sorpresa perché i The Kolors avevano iniziato a suonare proprio una versione minimale di I p’ me, tu p’ te dalle parti del mixer, quando la grande sfera al centro del parterre si è dischiusa facendo comparire il rapper.
Una band potente dal vivo
A scanso di equivoci, mettiamo subito in chiaro una cosa. Dal vivo i The Kolors sono bravi, bravissimi. Hanno dimostrato ancora una volta che il loro progetto ha almeno due elementi vincenti e distintivi: un frontman carismatico, con un’aura da autentica popstar, e in generale una band di musicisti che padroneggiano con estrema disinvoltura i propri strumenti. Per il mainstream italiano di oggi, non è una cosa affatto scontata.
Certo, non si tratta di un vero e proprio power trio perché comunque ci sono basi a riempire il sound. Però che bello vedere musicisti che si divertono a suonare.
Oltre alle ritmiche funky in stile Nile Rodgers, Stash si lancia spesso e volentieri in improvvisazioni anche lunghe, che non saranno certo assoli di Steve Vai ma comunque non hanno una sbavatura. Alle sue spalle, Alex e Dario tengono in piedi una sezione ritmica di tutto rispetto, potente, con quest’ultimo che diventa a sua volta protagonista concedendosi tanti momenti in slap (altra cosa un po’ d’altri tempi). Visto il piglio da jam session, poteva starci anche un assolo di Alex alla batteria, o qualcosa di analogo. Magari per le prossime volte.
Fra i Pink Floyd e Italodisco
Fatte queste premesse, il live risulta tuttavia uno strano mix di elementi eterogenei. Degli ospiti abbiamo già detto, le hit sapete già quali sono. Ci sono poi – e costituiscono il grosso della prima parte della scaletta – le canzoni della prima parte della loro carriera, quelle cantate in inglese. Il tutto è arricchito da un team di sette ballerine (forse necessario per un palco così grande occupato solo da tre musicisti).
Fin qui tutto giusto, la cosa strana sono i continui riferimenti ai Pink Floyd. Ora: a chi non piacciono i Pink Floyd? È normale che una band che si è fatta le ossa suonando dal vivo li abbia nel proprio pantheon rock e che li voglia anche omaggiare, anche col rischio che parte del pubblico non colga quei riferimenti. Ma perché strutturare un intero spettacolo intorno a quei momenti?
Le reference floydiane infatti sono lunghe e posizionate in momenti focali del concerto: inizio, metà e fine. Una rivisitazione dell’intro di Shine On You Crazy Diamond apre il concerto, quando la band non si vede ancora. A metà live, dal nulla la band attacca con la coda di Comfortably Numb, con Stash che suona in modo piuttosto fedele l’assolo di David Gilmour. L’uscita di scena finale (senza bis) è sulle note di In The Flesh?.
Una sola di queste reference sarebbe già stata un azzardo, ma tre? Per quanto – lo ripetiamo – i tre ragazzi siano un piacere da ascoltare dal vivo, l’effetto tribute band è dietro l’angolo. Oltretutto una simile “impalcatura” sembra dare al live una sorta di concept che non ha.
L’annuncio del tour europeo
Dal palco del Forum di Assago, durante il concerto Stash ha annunciato la partenza del tour europeo 2024/25 dei The Kolors. Qui di seguito le date ad oggi confermate.
2024
- 28 maggio – Silk Factory Studio, Tbilisi (Georgia)
- 28 giugno – Cavea Parco della Musica, Roma
- 11 luglio – MSF Moon and Stars Festival, Locarno (Svizzera)
- 20 luglio – Summer Festival, Mirano (VE)
- 27 luglio – Granatos Live Festival, Rumšiškės (Lituania)
- 10 agosto – Parco Gondar, Gallipoli
- 15 agosto – Portorose (Slovenia)
- 17 agosto – Arena della Regina (Cattolica)
- 28 settembre – PGE Narodowy Stadium, Varsavia (Polonia)
- 28 novembre – Zauberpark, Zurigo (Svizzera)
- 30 novembre – Theatre Royal, Mons (Belgio)
- 2 dicembre – Studio Foce, Lugano (Svizzera)
2025
- 18 gennaio – Bierhübeli, Berna (Svizzera)
- 7 marzo – Astra Venue, Berlino (Germania)
- 8 marzo – Muffathalle, Monaco di Baviera (Germania)
- 9 marzo – Battschkapp, Francoforte (Germania)
- 11 marzo – Simmcity, Vienna (Austria)
I biglietti sono disponibili su TicketOne e nei punti vendita autorizzati e nelle prevendite abituali a partire dalle ore 14.00 di oggi, giovedì 4 aprile.