Tony Boy atterra su “UFORIA”, il suo universo personale
Il nuovo album del rapper di Padova è un viaggio sonoro composto da 20 tracce che mescolano potenza e vulnerabilità, e lo confermano come uno degli artisti più coerenti ma allo stesso tempo evolutivi del panorama urban italiano

Tony Boy live experience di "Uforia" (foto di Francesco Prandoni)
“Tony è per la gente e questi pensano che / Non sia come sempre, sono il GOAT da sempre.”
Così si apre UFORIA, l’attesissimo nuovo album di Tony Boy, con la traccia UAP. È il manifesto di un artista consapevole della sua posizione nella scena, e deciso a spingersi ancora oltre.
Uscito oggi, 27 giugno, per Warner Music Italy, UFORIA è un viaggio sonoro composto da 20 tracce che mescolano potenza e vulnerabilità, e confermano Tony come uno degli artisti più coerenti ma allo stesso tempo in evoluzione del panorama urban italiano. Il titolo stesso fusione tra “UFO” ed “euforia” è un’indicazione precisa, un’esperienza fuori dall’ordinario, sospesa tra momenti di up e picchi emotivi.
A differenza dei progetti precedenti, UFORIA non segue un concept ben preciso: è piuttosto un continuo alternarsi di atmosfere, un up & down che rispecchia lo stato d’animo dell’artista. Quello di Tony è un album più libero che segue mood e sonorità differenti di traccia in traccia, passando da sonorità più trap a momenti introspettivi.
Le collaborazioni di “Uforia” di Tony Boy
In questo nuovo capitolo Tony porta con sé amici e colleghi come Glocky, Simba La Rue, Shiva, Lazza, Guè, Astro, Kevin Mopao e thasup. Collaborazioni che arricchiscono un disco già denso di contenuti e che ne amplificano la forza, senza mai snaturare lo stile personale e riconoscibile di Tony. Avevamo già apprezzato la collaborazione con Simba in Ayahuasca e Oppio non delude le aspettative riconfermando un duo che funziona. Pieni voti anche per Società con Shiva e Tu ed io con thasup, probabilmente invece non necessario in questo album il feat con Guè, un brano che risulta piuttosto slegato dal resto del progetto e che, inserito all’interno dell’album, finisce per perdersi. Probabilmente l’avremmo apprezzato di più se fosse uscito come singolo a parte.
Un album libero, personale e ambizioso
Nonostante la presenza dei banger che spingono e che confermano la sua padronanza trap, sono i brani più intimi a lasciare il segno quelli in cui possiamo vedere l’anima di Tony. Pezzi come Lacrime, Giusto, 2000 pensieri e soprattutto Passa il tempo e Cemento attorno mostrano il lato più umano, fragile e maturo del rapper. In particolare, proprio gli ultimi due citati colpiscono per il modo in cui affronta i momenti difficili, l’ansia per il futuro e il bisogno di restare fedeli a sé stessi.
Tony è ambizioso, vero, autentico, e questo arriva, non c’è un altro artista come lui. Per quanto sia stato fatto molte volte in passato il paragone con Glocky, il fatto di aver inserito due tracce nell’album insieme a lui è forse un modo per dire “non c’è competizione tra di noi, ma solo stima”. Come se Tony avesse preso sotto la sua ala un suo possibile erede, e non un clone. Lo stesso vale per la scelta di includere un artista come Kevin Mopao, spesso criticato: un gesto di rispetto e supporto che racconta tanto dell’umiltà di Tony.
Uforia si distacca dai precedenti album e probabilmente è giusto così. Non c’era infatti la necessità di un altro progetto sulla scia di Going Hard, perché questo disco rispecchia perfettamente il mood attuale dell’artista, che porta avanti i temi a lui più cari come l’ansia, il senso di vuoto, la fame di riscatto, i sogni, ma con una maturità nuova.
Anomalia è la conclusione perfetta per Uforia: in un panorama dove spesso l’estetica supera l’autenticità, Tony Boy resta fedele a sé stesso “C’è un’anomalia nel sistema e non la levo / C’è un’anomalia dentro me, non lo nego / C’è un’anomalia nel sistema e sono io”.