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Tony Effe a Milano ha colto l’occasione per entrare definitivamente nei big

A Milano il “Boss” della trap in Italia porta uno show di più di due ore con una vagonata di ospiti e tanta DPG

Autore Andrea Florenzano
  • Il13 Ottobre 2024
Tony Effe a Milano ha colto l’occasione per entrare definitivamente nei big

Tony Effe all'Unipol Forum di Milano, foto di Virgilio Rusconi

Alle ore 19.30 di sabato sera 12 ottobre, la linea verde in direzione Assago è invasa da ragazzi in un range che va dai 14 ai 19 anni. A momenti Tony Effe, il loro idolo, salirà sul palco dell’Unipol Forum di Milano per il suo secondo concerto più importante (dopo quello della scorsa settimana al Palazzo dello Sport di Roma). Per tutti coloro che dubitavano che un membro della Dark Polo Gang sarebbe stato in grado di riempire il tempio dei palazzetti, ecco che è arrivata la smentita. Anche i fan sembrano non crederci, ma sono allo stesso tempo consapevoli di stare per assistere a un evento che per loro e per il rapper romano sarà unico.

Con Tony (preceduto sul palco da Papa V e Nerissima Serpe) erano infatti attesi tantissimi ospiti: il rap infatti è un genere che si alimenta di collaborazioni, featuring, joint album. Ed è forse giusto che nella sua dimensione live questo fattore venga portato alla massima potenza. Ci sarebbe da capire quanti di quei feat siano mossi da una sincera stima reciproca e corrispondenza artistica e quanti siano industry planned, ovvero creati a tavolino dalle discografiche.

Ma in questo caso l’impressione è che il dubbio non debba necessariamente ricevere una risposta. Perché, se il risultato è riuscire ad organizzare uno show trap o rap che sia di più di due ore con più di venti artisti sul palco, allora è impossibile ignorare la portata di ciò che si è visto sabato sera al Forum: “Sono tutti miei amici gli voglio troppo bene”, ripete più volte Tony Effe durante il concerto e gli si vuole credere. Si percepisce dalle vibes, dagli sguardi, dai sorrisi e dai baci che quel messaggio è sincero, e non pianificato dall’industria. E i live rap in Italia stanno prendendo questa direzione.

Gli ospiti sul palco

La tendenza di chiamare quanti più possibili amici colleghi sul palco non è solo showoff di un rispetto quasi indiscusso. Nemmeno il pretesto per festeggiare un traguardo significativo, come era stato per l’Em15, il concerto tributo per i quindici anni di carriera di Emis Killa. Oppure come il QVC Experience Tour di Gemitaiz, che circa un mese fa è approdato per la sua ultima data al Carroponte di Milano per uno show da più di tre ore e 52 brani in scaletta. Ma è più la voglia di collaborare e di arrivare al risultato tutti insieme. Sarebbe riduttivo chiamare questi live carrellate di sdolcinati endorsement un po’ alla ‘volemose bene’. Molto più che in passato c’è la presa di coscienza che big ed emergenti debbano sostenersi a vicenda per far crescere l’industria.

Tornando ai binari dell’underground meneghina, la verde di Milano fa capolinea al Forum. I sorrisi dei ragazzi sono a trentadue denti. Loro sembrano increduli, come in palpitazione. La sensazione è che in questo momento l’istituzionalità raggiunta da Tony Effe gli permette di ergersi su un gradino più alto rispetto a molti dei suoi colleghi. Lo step raggiunto dal rapper romano è quello di chi ormai lo fa in maniera serena, quasi per divertimento. Allo stesso tempo prendendo però questa roba come qualcosa per cui morire. Il suo livello di serietà e concentrazione sono al massimo.

Tanto che è lui quello che sbaglia di meno rispetto a tutti i suoi ospiti. Nessuna performance è stata impeccabile. Nessuna, forse tranne una: Fashion con Anna e Lazza. La Vera Baddie ormai fa quello che vuole sul palco, e appena entra il Forum esplode. A quel punto del concerto, a circa metà setlist, in piena ‘residency’ Lazza, che fa quattro pezzi di fila, c’erano già stati dei banger infuocati.

Il momento nostalgico per i ‘pischelletti dark’ ha raggiunto il suo apice con Cambiare Adesso, del primo album della DPG senza Side. Pyrex sembra co-host dello show. Spunta quasi sempre fuori, ma ogni volta che lo fa è per una hit. Su tutte Sportswear con l’intro di Sick Luke, che è la più conosciuta in Italia da quando è uscita nel 2016. “A rega’ state a scherza’, non ci siamo proprio”, dice Tony Effe quasi deluso dall’”esigua” veemenza dei mopshit del pubblico di Milano sulle note iniziali della hit. E allora decide di farla partire un’altra volta. La seconda è quella definitiva. Vola di tutto, scarpe, gomitate, bandane. Ma ne vale assolutamente la pena. Se solo non fosse che the show must go on, Tony, Sick e Pyrex l’avrebbero fatta ripartire altre dieci volte, in stile Fein, con il benestare del pubblico pagante.

La seconda metà del concerto di Tony Effe al Forum di Milano pare più scarica: ad eccezione di Cavallini con Sfera Ebbasta e Side (che non ha mai avuto il click negli in-ear, vogliamo pensarla così) almeno cinque tracce con relativi featuring erano skippabili. “Raga, ho visto Cavallini con Sfera, ho visto Cavallini con Sfera”, si sente all’uscita dai tornelli. Assistere dal vivo alla traccia per eccellenza del periodo d’oro della trap in Italia del 2016 è impagabile per chi è nato ascoltando quella roba.

Tony Effe è un Icon della musica in Italia

Ora però stiamo attraversando un momento di transizione per questo genere nel nostro paese. Se infatti Cavallini e Sporstwear vincono a mani basse la gara del pogo, il brano più cantato di tutti è Dopo le 4 con Tedua e Bresh. Vedendo il successo di brani come Miu Miu, Sesso e Samba con Gaia, Honey con Lazza e Capo Plaza si può dire che la traplove vince sul coca rap. In ogni caso, Tony ne esce da vincitore, perché le canzoni passano quasi in secondo piano nel Colossal del rapper di Rione Monti. Lo status che ha raggiunto è quello dei numeri 10, alla Diego Armando Maradona direbbe Side. Di chi vuole caricarsi la squadra sul groppone, di chi si prende le responsabilità senza sentire la pressione.

A volte sul palco sembra lui stesso incredulo, quasi come se non capisse bene ciò che ha realizzato. È entrato ufficialmente nell’elite, tanto che il big player Gue glielo conferma già a inizio show. “Sono fiero di te e di ciò che hai realizzato, te lo meriti.” Tony Effe, che possa piacere oppure no, è un Icon della musica in Italia. Lo dimostrano i sorrisi estasiati dei 12 mila, che appena finito il concerto, tornano, increduli, entusiasti e ammirati a prende la metro, linea verde, fermata Assago Forum.

La scaletta del concerto di Tony Effe all’Unipol Forum di Milano

Boss
Magazine
Carrara
Demon Time feat. Gue
Escort Lover feat Guè
Colpevole
Vero Tony Vero Sosa
Icon feat Drillionaire
Pesi sul collo feat Wayne e Sickluke
British feat Wayne feat Wayne, Pyrex, Sickluke
Cono gelato feat Wayne, Pyrex, Sickluke
Cambiare adesso feat Wayne, Pyrex, Sickluke
Sportswear feat Pyrex
Apparecchiat – solo nerissima serpe + Papa V
Particolari sporchi feat Grido
Michelle Pfieffer feat Rose Villain
Balenciaga feat Rose Villain
Bataclava feat Capo Plaza
Honey feat Capo Plaza + Lazza
Fashion feat Anna + Lazza
Ke lo ke feat Lazza
Mala feat Lazza e Fred De Palma
Cadillac
Pillole feat Sfera Ebbasta
Cavallini feat Sfera Ebbasta e Side
Mafia feat Side
Convoglio feat Side
Maradona – solo Side
Paura e delirio feat. ghali, Pyrex, Side
GTA feat Ghali
Taxi sulla luna
Hoe + Hard feat Icy
Dopo le 4 feat. tedua, bresh, drillionaire
Effe
Sesso e samba feat Gaia
Miu Miu

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