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Hai mai ballato in una cava di marmo?

Si è svolta questo weekend l’ottava edizione di Vox Marmoris, il boutique festival che ha portato nella cornice del Deposito Marmi “Successori Adolfo Corsi” il sound di Ellen Allien, Palms Trax, Bambounou, Move D, Monile, Matteo Zarcone aka ZEE e The Quarrier

  • Il28 Luglio 2025
Hai mai ballato in una cava di marmo?

Vox Mormoris

Alla parola Carrara non si può non associare il marmo. Basta aggirarsi per le vie del comune o salire i tornanti delle Alpi Apuane circostanti per fare caso a gallerie, botteghe, negozi di souvenir, laboratori e tanto altro dedicati al marmo e alle sue innumerevoli espressioni artistiche. In un contesto così sensibile all’arte, la musica non poteva mancare. E quale versione migliore per dare voce alla fredda pietra delle Alpi Apuane, se non la musica elettronica?

Nel periodo estivo, Carrara diventa un vero e proprio museo a cielo aperto grazie a White Carrara, la manifestazione che da queste parti porta mostre, installazioni, talk, eventi e visite guidate. In questo contesto nel 2025 si è inserita perfettamente l’ottava edizione di Vox Marmoris, il boutique festival che il 25 e 26 luglio ha portato nella cornice del Deposito Marmi “Successori Adolfo Corsi” il sound di Ellen Allien, Palms Trax, Bambounou, Move D, Monile, Matteo Zarcone aka ZEE e The Quarrier.

Come nasce Vox Marmoris

Quest’ultimo, vero nome Giulio Corsi, è il responsabile di ciò che avviene da queste parti. I Corsi sono una delle principali famiglie carraresi dell’imprenditoria del marmo e Giulio, secondogenito di Alessandro Corsi, otto anni fa ha pensato di unire il suo background musicale berlinese alla dinastia familiare nel progetto artistico Vox Marmoris, insieme a Matteo Zarcone. Quella che inizialmente era una festa privata, è ben presto diventata una manifestazione artistica a 360 gradi. L’obiettivo, enunciato dal nome stesso, è letteralmente “dare una voce al marmo”, permettere alla materia simbolo di questa terra di assumere vita propria grazie alla musica e alle arti visive, creando allo stesso tempo una community danzante in un una delle location più suggestive d’Italia per un evento del genere.

I dj set di Vox Marmoris sono stati la fase conclusiva di una manifestazione artistica che inizia già durante il pomeriggio a Carrara. Il centro storico ha ospitato conferenze, talk e installazioni che hanno celebrato l’arte e il suo legame con la materia e il territorio, riflettendo sulla tradizione ma anche e soprattutto sull’innovazione e i nuovi linguaggi della tecnologia in cui la sperimentazione musicale ha avuto il suo largo spazio. Nei laboratori e nelle gallerie di Carrara gli artisti Alberto Novello (aka JesterN), Quayola, Olivia (O) & RB e il collettivo di TUNDRA hanno firmato installazioni olografiche, performance di video mapping, djing in realtà virtuale e tanto altro, in parallelo a una serie di panel giornalieri a Palazzo Binelli.

I dj set

Risalendo i tornanti della frazione di Colonnata, la musica risuona tra gli alberi più o meno in concomitanza con il primo momento in cui si riesce ad avvistare i laser proiettati da Alberto Novello sulla parete rocciosa che incornicia il deposito della cava e i centinaia sotto cassa fino alle luci dell’alba. I blocchi di marmo delimitano il perimetro della festa e le sue aree, oltre a fare da tela bianca per le proiezioni che accompagnano i dj set. Il pubblico è di tutte le età e non manca un’interessante percentuale di stranieri, anche se ovviamente la componente locale è sempre molto marcata.

Il groove di Palms Trax, la potenza techno di Ellien Allien e degli altri set, così come la possibilità di godere della presenza di dj internazionali già ospitati sulle Alpi Apuane da Vox Marmoris, sono una ricchezza da preservare e su cui riflettere come esempio di come i luoghi e le eccellenze italiane possono essere valorizzati unendo la musica alla condivisione, la curiosità degli appassionati di arte in ogni forma alla più semplice quanto sacrosanta voglia di divertirsi di chi insegue la musica elettronica nei luoghi più atipici e sperimentali. Un dialogo essenziale che nelle arti multiforme di Vox Marmoris ha trovato un’espressione perfetta.

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