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Il primo Bootcamp di X Factor 2024 tra sorprese ed eliminazioni illustri

Jake La Furia e Achille Lauro hanno scelto i quattro concorrenti che porteranno agli Home Visit. Quest’anno le sedie a disposizione erano solo quattro

Autore Samuele Valori
  • Il4 Ottobre 2024
Il primo Bootcamp di X Factor 2024 tra sorprese ed eliminazioni illustri

Ibrahim Guiblawi, foto di Virginia Bettoja

Se c’è un momento di X Factor in cui gli equilibri tra pubblico da casa e giudici iniziano a incrinarsi, è il Bootcamp, in questa edizione 2024 ancora di più in quanto la scelta è ristretta a sole quattro sedie. Gli Home Visit sono un ultimo ostacolo, ma spesso la selezione è così ridotta che si mette in conto che qualcuno per forza di cose non può passare. In questa prima puntata è toccato a Jake La Furia e Achille Lauro rompere il ghiaccio. Ci sono state sorprese, sia in negativo che in positivo. Esclusioni illustri e concorrenti che non avevamo notato o che hanno riscattato un’audizione non strabiliante.

Tra le eliminazioni più inattese ci sono il rapper Ozymandias e la cantautrice Giulia Mei. Il primo, dopo una buonissima esibizione, viene “protetto” da Jake per il bene della sua credibilità di rapper impegnato. La seconda viene sacrificata per lasciare spazio a un nome che, nonostante la corrispondenza calcistica, ci era sfuggito alle auditions: Ibra.

Ma prima del Bootcamp, il Fanta X Factor 2024

Il passaggio dalle audizioni ai bootcamp, nelle varie stagioni del programma, è stato sempre gestito in modo diverso. Un periodo ci sono state le figurine, a X Factor 2024 si assiste a una via di mezzo: gli scambi. I quattro giudici si ritrovano in una stanza e, davanti alla loro squadra assegnata in modo sommario, possono stipulare degli accordi. C’è Manuel Agnelli che tenta in tutti i modi di convincere Lauro a concedergli i Les Votives, il suo X Pass, ma senza successo. Jake La Furia, invece, fa il colpaccio e si assicura la fortissima Francamente.

Insomma, per qualche minuto X Factor 2024 ci ha ricordato il mercato del fantacalcio. A questo punto siamo pronti a lanciare una sfida alla produzione e agli autori del programma: aggiungere una puntata pre-bootcamp, quella dell’asta dei giudici. A ognuno di loro vengono affidati dei crediti e, uno dopo l’altro, in ordine sparso, come per il listone dei calciatori di Serie A, si contendono i concorrenti. Ci sarebbe da divertirsi.

Francamente, foto di Virginia Bettoja

La squadra di Jake

Bando alle ciance e ai sogni proibiti: partiamo dalla prima squadra di X Factor 2024. Jake La Furia ha giocato il suo X Pass per il duo Potara che fa dell’autotune il suo tratto distintivo. Stavolta rischiano ancora di più con un quasi harakiri e istigano al suicidio Agnelli. La loro versione di Smell Like Teen Spirit, con pure la strofa riscritta in italiano, è qualcosa di profano. Non sappiamo ancora se ci troviamo difronte a un bluff o a un qualcosa che ancora non comprendiamo. Jake però è convintissimo. L’altro duo, gli SGA, che ci aveva convinto alle audizioni, non regge la pressione.

Nella squadra del rapper dei Club Dogo c’è anche un’altra band, i The Foolz che, all’ultimo hanno scalzato gli Speak Easy. In questo caso il concetto di sovrapponibilità è effettivamente reale: i prescelti hanno un’attitudine da band punk rock senza fronzoli, ma la voce del frontman del gruppo scartato è di alta qualità.

Potara, foto di Virginia Bettoja

Le ultime due componenti del team Jake sono tra le concorrenti più forti di questa edizione e, sinceramente, crediamo che potranno andare ai live. La prima è la già citata Francamente che questa volta porta l’inedito indie pop cantautorale Paracadute e, senza chitarra, mette in mostra un’intensità e un timbro diversi rispetto alla prima volta. Poi c’è Elmira, finora la popstar “fatta e finita” per citare Manuel, di X Factor 2024. Dopo vampire, si sposta nel territorio della dance con un remix di Stop This Flame di Celeste. È una spada con l’intonazione e sembra una veterana per come si muove sul palco.

Tra le esibizioni un po’ meno incisive, su tutte quella di Gaia Bianco tra francese e napoletano e quella di Massimo Poli con la complicatissima Lover, You’ve Should Come Over di Jeff Buckley, ce n’è stata una che avrebbe meritato più fortuna nel giudizio. Stiamo parlando di Lorenzo Carissimi che riscrive la strofa di Penso Positivo di Jovanotti e dimostra di saperlo fare pure bene. La teatralità non stonava neppure. Non sarebbe stato male poterlo riascoltare una terza volta per scoprirlo ancora di più.

E Lunaspina? La cantante di Primpi La Me*da? Ha cantato di nuovo magistralmente.

Elmira Marinova, foto di Virginia Bettoja

La squadra di Achille Lauro

Prima ancora che iniziasse il bootcamp di Achille Lauro avevamo due certezze: Les Votives e Lorenzo Salvetti. Dei primi, il suo X Pass, c’è da dire ben poco: giovani, sfacciati, suonano bene e hanno molta chimica nonostante la giovane età. Con Bang Bang hanno allontanato alcuni dubbi. Non si può dire proprio la stessa cosa del concorrente più giovane di X Factor 2024. Lorenzo, che avevamo apprezzato per la simpatia, ma soprattutto per l’esibizione piano e voce di Poetica, stavolta canta Destri di Gazzelle in una versione sanremese ricca di archi. L’effetto pelle d’oca è immediato, ma la domanda è quanto potrebbe essere pericoloso per lui il frullatore dei live.

Il primo Bootcamp di Lauro, complice una squadra ricca di personalità singolari e forti, è stato un dilemma continuo. Se la mancata scelta di Djomi era prevedibile – aveva già espresso la sua perplessità sul rap in stile anni Zero – non dev’essere stato facile privarsi delle due Giulie. Giulia Mei avrebbe meritato di rimanere seduta: il suo inedito Bandiera, ma anche la reinterpretazione sonora dei Pink Floyd, valevano di certo gli Home Visit. Giulia Covitto, che è stata fatta alzare proprio all’ultimo, aveva comunque dato prova della sua abilità tecnica con un’intensa e complicata cover di Rid Of Me Di PJ Harvey. Peccato anche per Andrea Astolfi e il suo chitarra e voce.

Patagarri, foto di Virginia Bettoja

Achille Lauro ha deciso di scommettere, e che bella scommessa, sui Patagarri e le loro influenze jazz. Il cielo in una stanza dimostra che sanno muoversi anche su pezzi più lenti e la voce del frontman resta una delle cose più fighe di X Factor 2024. Al momento però sembrano l’agnello sacrificale della prossima fase. Il motivo è dato dalla variabile impazzita di questa puntata: Ibra. Complice forse un montaggio ingeneroso della sua audizione, era passato inosservato. La sua cover – con strofa riscritta in inglese – di Doo Wop (That Thing) è disarmante. Un timbro che non si confonde e una presenza magnetica sul palco. La sorpresa di questa prima puntata dei bootcamp di X Factor 2024 è lui.

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