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X Factor 2024: il secondo bootcamp con le scelte (azzeccate) di Paola e Manuel

Le ultime due squadre degli Home Visit sono state selezionate. Possiamo dire che non ci sono favoriti nè vincitori annunciati: tutti i giudici hanno un potenziale finalista

Autore Samuele Valori
  • Il11 Ottobre 2024
X Factor 2024: il secondo bootcamp con le scelte (azzeccate) di Paola e Manuel

Punkcake, foto di Virginia Bettoja

La seconda puntata dei Bootcamp era una delle più attese, soprattutto per vedere come se la sarebbe cavata l’ultima giudice esordiente di questo X Factor 2024. Punterà sul pop, rischierà con qualche band? Le domande erano più o meno tutte giuste, così come le risposte che ha dato dietro al tavolo. Manuel Agnelli, invece, si è trovato difronte a delle scelte complicate, frutto anche del fatto che la sua squadra era molto meglio assortita.

La squadra di Paola Iezzi

Diciamolo chiaramente: l’inizio del Bootcamp di Paola è stato tragico. Due delle potenziali concorrenti sulle quali aveva puntato molto in fase di audizioni, per motivi diversi hanno tradito le aspettative. La prima, anche in ordine di apparizione, è Tamara Al Zool, giovane artista palestinese che, dopo averci stupito con Ariana Grande, sbaglia canzone e rischia tutto con Swimming Pool di Kendrick Lamar. Un brano che la trascina via ed è un vero peccato, perché poteva giocarsi meglio le sue chance per i live. Altre due mini-delusioni sono state Antonio Silvestri, con il suo remix di XXXTENTACION e i Solopersoci. Quest’ultimi si esibiscono con All Apologies dei Nirvana, un’altra scelta azzardata e troppo rischiosa.

Laura Fethau, foto di Virginia Bettoja

Se la gioca bene invece Elena Badii con una versione piano e voce di Where Is My Mind? che per poco non le basta per andare agli Home Visit. Stesso discorso vale per Marina Del Grosso che, abbandona il pianoforte e canta I Put A Spell On You: tecnicamente perfetta, ma non basta per convincere del tutto Paola. Proprio Marina si alza, con qualche polemica, per lasciare il posto a Laura Fethau, X pass della Iezzi. Leggermente meno convincente delle audizioni, pur scrivendo una sua strofa in Boss Bitch di Doja Cat, ma sembra già pronta per calcare i grandi palchi. È uno dei pezzi da novanta di quest’edizione. Per il sottoscritto, tuttavia, i più interessanti della squadra rimangono, per idee e progetto, il duo Frammenti. Questa volta decidono di rivisitare Song 2 dei Blur, una pazzia che li ripaga.

Tra le scelte di Paola c’è anche un’altra band, quei Dimensione Brama che avevano sconvolto Manuel Agnelli con la loro versione rivisitata dei Joy Division. Stavolta portano i CCCP e confermano due cose: il frontman ha voce, timbro e carisma da vendere e il loro sound è una delle cose più interessanti di quest’anno. La squadra si completa con Pablo Murphy che rivisita in chiave pop rock Another Day in Paradise. Al momento, sembra il più a rischio eliminazione agli Home Visit, ma magari ci stupirà. Menzione per Aurora Venosa che avrebbe meritato più fortuna.

Dimensione Brama, foto di Virginia Bettoja

La squadra di Manuel Agnelli

La cosa curiosa del Bootcamp di Manuel Agnelli in questo X Factor 2024 è che due suoi concorrenti, pur non sapendo di essere in squadra con lui, decidono di portare delle cover che sembrano strizzare l’occhio ai gusti del giudice. Gli Aura & Marilyn suonano una versione molto, forse troppo, vicina all’originale di Grounds degli IDLES. Brano che il frontman degli Afterhours aveva assegnato qualche anno fa ai Melancholia. Sono loro a lasciare la sedia all’ultimo a Beatrice che si getta nel vuoto esibendosi con uno dei brani più complicati dei Fontaines D.C.: In ár gCroíthe go deo. Pur con qualche imprecisione, riesce a convincere Manuel, ma agli Home Visit dovrà rischiare meno.

Rimanendo nel territorio tra punk e post-punk, la sorpresa sono i Punkcake che spazzano via i dubbi delle auditions. Non sembrano italiani ed è nel senso più positivo possibile del termine: l’attitudine, il suono e il modo di cantare trasporta il pubblico in Inghilterra, nonostante il brano scelto sia Give Me the Cure degli americani Fugazi. Tra le band, invece, un po’ di delusione c’è per i Flower Tyde che non convincono del tutto con la loro cover dei King Crimson. Jaqueline, la cantante del distorsore vocale che aveva stupito nella prima puntata, allo stesso modo, non mantiene le premesse ed è un peccato. The Moonquakes invece non sbagliano nulla, suonano da Dio e, se riusciranno a pescare qualcosa di originale dalle loro influenze, ce la faranno. Tutto questo vale anche per Alfredo Bruno.

Gli ultimi due nomi della squadra di Manuel sono due papabili concorrenti da live. Sulla prima, Mimì, non avevamo dubbi: voce stratosferica, una presenza sul palco tutta da forgiare e diciassette anni tutti da scoprire. E Godspeed non è proprio un brano semplice da coverizzare. Daniel invece è un po’ inaspettato. La sua versione di Rino Gaetano alle audizioni era stata buona, ma non come quella de Il mare d’inverno di Loredana Bertè. Ed è qui che va citato un altro rimpianto di questa seconda puntata di Bootcamp X Factor 2024. Elisa Malpezzi, per modo di cantare e per tipo di produzione, era originale e anche abbastanza ben inquadrata. Col vecchio regolamento se la sarebbe giocata ad armi pari agli Home Visit.

Avvicinandoci all’ultima fase di selezione, la sensazione è che tra Jake La Furia, Achille Lauro, Paola Iezzi e Manuel Agnelli non ci sia qualcuno nettamente in vantaggio come lo scorso anno. Ognuno di loro sembra avere tra le mani un potenziale finalista. Sempre che tutti gli artisti mantengano le promesse.

Daniel Gasperini, foto di Virginia Bettoja
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