Abbiamo ascoltato gli inediti di X Factor 2024 e sembra di stare a Thoiry
Tra brit rock, pop e reggaeton, c’è una varietà stilistica che non si vedeva da diverse edizioni. Ecco una prima impressione sui singoli che saranno presentati dal vivo dai concorrenti questa sera e che saranno disponibili dalla mezzanotte
Siamo arrivati al dunque, a un altro degli spartiacque di X Factor 2024: gli inediti. Presentare un proprio brano in diretta è forse l’obiettivo principale che tutti gli aspiranti concorrenti si pongono dal loro primo provino. Fin da quando fanno quella videocall con la prospettiva di riuscire a esibirsi davanti ai quattro giudici. Quest’anno tra i sette fortunati c’è molta varietà e sembra di stare allo zoo. Ci sono tre band – una rock, una punk e una jazz – una cantautrice, un cantautore, una popstar (che scrive anche i suoi testi) e una voce giovanissima che può fare tutto. Achille Lauro è l’unico con la squadra al completo e il giudice, insieme a Paola Iezzi, la cui mano sembra sentirsi maggiormente sui singoli dei propri talenti.
Il primo ascolto di solito non basta e, di certo, è qualcosa di profondamente diverso dalla resa dal vivo a cui assisteremo questa sera. Allo stesso tempo, però, la versione in studio è quella con cui Lorenzo, Mimì, PUNKCAKE, Patagarri, Les Votives, LOWRAH e Francamente andranno su tutte le piattaforme da mezzanotte. Il primo giudizio complessivo è positivo: nessuno degli artisti in gara è stato snaturato. Qualcuno l’avremmo voluto un po’ più “sporco”, qualcun altro ci ha spiazzato. C’è pure chi si è sciolto il nodo della cravatta e ci ha portato a Thoiry.
Ecco la nostra prima impressione sugli inediti di X Factor 2024. Ah, non è una classifica, ma un banalissimo ordine alfabetico.
Francamente – Fucina
Francamente aveva già conquistato il pubblico ai Bootcamp con Paracadute e questo nuovo brano ha le stesse peculiarità. Un testo che parla di un amore che vince la distanza, fatto di luoghi e corpi che si intersecano e si conoscono. Fucina è la dimostrazione che si possono fare canzoni pop senza togliere peso alle parole. E allora ecco gli arpeggi di chitarra vengono a poco a poco sommersi dall’elettronica, per poi riemergere sul finale canticchiato provocando lo stesso effetto rigenerante di una boccata d’aria fresca. Romantica.
Il verso: Le tue ossa come un manubrio / per raccogliermi quando perdo l’equilibrio
Testo: Francamente
Musica: Francamente, Diego Montinaro, Gianmarco Manilardi
Produzione: Tomer Levy, Gianmarco Manilardi
Les Votives – Monster
Sebbene la scelta cromatica della copertina del singolo ricordi Is This It degli Strokes, Monster non ha i connotati sonori della New York degli anni Duemila. I Les Votives ci conducono in territorio britannico con una canzone pop-rock, (Catfish and The Bottlemen vi dono nulla?) una di quelle che si possono cantare o ballare a seconda del momento vissuto. Sicuramente dal vivo trasmetterà più energia. Nella versione in studio ci sarebbe piaciuta una batteria ancora più pronunciata, vista la bravura di Angelo, ma quando c’è un ritornello così passa tutto in secondo piano. Catchy.
Il verso: ‘Cause I’m a monster, monster / You think that i’m not able to feel
Testo: Les Votives, Daniele Nelli
Musica: Les Votives, Matteo Mobrici, Gianmarco Manilardi
Produzione: Gianmarco Manilardi, Danien
Lorenzo Salvetti – Mille concerti
Tutti siamo stati ipnotizzati dalla sua sofferta storia d’amore adolescenziale raccontata alla sua prima audizione. Tutti volevamo sapere di più su quella panchina. Lorenzo Salvetti ha deciso di raccontarcela a modo suo, con il pianoforte, la chitarra, la sua voce – cresciuta tantissimo dall’inizio del programma – e quel tocco poetico tipico di chi condisce i propri ricordi con la fantasia. A chi aveva paura che potesse suonare vecchio, anticipiamo che invece i suoni e la scrittura sono modernissimi. D’altronde parliamo di un ragazzo di diciassette anni. Innamorato.
Il verso: Dicono l’amore non è urlarsi addosso / Ricordo quella panchina come fosse nostra
Testo: Lorenzo Salvetti, Antonio Mazzariello, Gianmarco Merolle, Daniele Nelli, Lauro De Marinis
Musica: Lorenzo Salvetti, Giuseppe Carbone, Antonio Mazzariello, Gianmarco Merolle, Daniele Nelli
Produzione: Danien
LOWRAH – Malasuerte
Malasuerte è l’inedito a luci rosse di X Factor 2024. Erotismo e suoni reggaeton che fanno da sfondo al racconto di un amore sconclusionato in cui la passione si trasforma in tossicità. LOWRAH scende in pista con un abito più sbarazzino che non aveva mai indossato finora. Un pezzo radiofonico che riflette l’idea di musica e i consigli calienti della sua giudice Paola Iezzi. L’incognita è vedere come Laura se la caverà dal vivo e come gestirà il palco con un brano del genere. Di sicuro dovrà divertirsi lei in primis per divertire il pubblico. Loca.
Il verso: Litighiamo come Piqué e Shakira / Per me hai dato picche alla tua regina
Testo: LOWRAH, Matteo Montalesi, Gianmarco Merolle, Filippo Toffanin, Max Elias Kleinschmidt
Musica: Matteo Montalesi, Gianmarco Merolle, Andrea Moroni
Produzione: ESSEHO, Andry The Hitmaker
Mimì – Dove si va
Non è facile ritrovarsi nelle parole di qualcun altro, ancor più difficile è raccontare un’altra persona. Madame ci è riuscita alla perfezione firmando testo e musica dell’inedito di Mimì. Il resto lo fa l’interpretazione della giovane artista in squadra con Agnelli che canta delle sue insicurezze del rapporto conflittuale con il sentimento più complicato di tutti: l’amore. La voce R&B fluttua sui suoni pop, gioca con l’autotune (Manuel lo sa?) ed esplode nel finale. A un primissimo ascolto è il ritornello che rimane più in testa. Elegante.
Il verso: Non puoi giudicarmi, io vado in terapia / Ho i problemi dei grandi, sono fatta così
Testo e musica: Madame
Produzione: Gianmarco Manilardi
Patagarri – Caravan
I Patagarri si tolgono qualche sassolino, ma non per rispondere alle critiche, ma perché suonando per strada è inevitabile che qualcosa finisca nelle scarpe. Tra gli inediti più sorprendenti di X Factor 2024. Si parlava di mercato, di jazz come un genere troppo complesso per andare in classifica, ma i ragazzi milanesi ci sguazzano, lo sporcano con un testo che strizza l’occhio al rap e che li rappresenta in pieno. L’influenza di Achille Lauro emerge a pieno nel ritornello e nel crescendo della seconda strofa. Il caravan passa per le strade di Milano e raccoglie adepti. Salite e vi divertirete un mondo. Thoiry Jazz.
Il verso: Se con la musica, non faccio i soldi / La faccio comunque a costo di mangiare alla Caritas
Testo: Francesco Parazzoli, Jacopo Protti, Giovanni Vipra, Lauro De Marinis
Musica: I PATAGARRI, Nicolas Biasin, Daniele Nelli
Produzione: Bias, Danien
PUNKCAKE – Gloom
L’inedito più breve non poteva che essere il loro. I PUNKCAKE si sfogano in 1:57 ricco di sfumature. Si parte con un mood cupo che ricorda il sound rumoroso degli IDLES, ma la parte migliore del pezzo è la seconda. Il testo, la voce e la sfacciataggine di Sonia sono uno sballo e racchiudono femminismo, rabbia e divertimento e ci trasportano nel mondo degli Amyl and the Sniffers. Li gradiremmo ancora più sporchi, ma dal vivo non abbiamo dubbi che lo saranno. Sfacciati.
Il verso: I’m not cheeky just on my period / Please give me a pad
Testo e musica: PUNKCAKE e Gianmarco Biancardi
Produzione: Gianmarco Biancardi