La finale si fa sentire: X Factor 2024 ora è ufficialmente una gara
Dopo l’atmosfera piuttosto rilassata al tavolo delle passate settimane, ieri sera, durante la manche degli inediti si sono accesi gli animi. Motivo di discussione sono stati ancora i Patagarri che però volano indenni in semifinale. Eliminata LOWRAH
Il quinto live di X Factor 2024 ci ha fatto capire una cosa: sotto sotto i giudici vogliono vincere. Tra tutti, coloro che sentono la gara sembrano proprio essere Jake La Furia e Achille Lauro, proprio i due che si sono un po’ beccati a inizio puntata. Il giudice di Ragazzi Madre è l’unico a essere rimasto con la squadra al completo, un record per il programma, mentre il rapper dei Club Dogo può contare su Francamente, decisamente tra i favoriti per approdare in finale. Ieri sera è stata la serata degli inediti e tutti i sette concorrenti sono apparsi a proprio agio. Al ballottaggio sono andati LOWRAH e, per la prima volta, i PUNKCAKE. La cantante di Paola è stata poi eliminata dai giudici senza ricorrere al tilt: una decisione tutto sommato corretta visto il percorso dei due artisti.
Se la giudice è purtroppo rimasta senza concorrenti, non possono dormire sonni tranquilli neppure gli altri al tavolo. La settimana prossima ci sarà una doppia eliminazione. In realtà, come aveva anticipato la puntualissima e sempre più brava Giorgia, sarebbe dovuto accadere ieri sera. La produzione ha scelto però di cambiare in corsa per privilegiare i concorrenti. Forse, a posteriori, sarebbe stato ancora meglio prendere questa decisione sette giorni fa, in modo tale da dare a Danielle la possibilità di cantare il proprio inedito.
Menzione speciale per i copricapezzoli di Jake La Furia e l’esibizione iniziale dell’inedito duo Paola e Giorgia che ha aperto la puntata.
La prima manche
Degli inediti di X Factor 2024 avevamo già scritto ascoltandoli in anteprima e il quinto live di ieri ha confermato gran parte delle nostre impressioni. I Les Votives con Monster sono nel terreno a loro più congeniale. Con un pop-rock fighetto che, dal vivo, mette ancora più in risalto le singole qualità dei tre membri. Anche LOWRAH ha dimostrato di essere all’altezza del carattere “loco” del suo inedito Malasuerte, sebbene nella messa in scena sia stata colpevolmente lasciata sola sul palco. Un brano come quello avrebbe meritato una coreografia più affollata. Francamente è perfetta con Fucina, al pari di Lorenzo Salvetti che sente nel profondo la sua Mille concerti. Il brano di Mimì, Dove si va, è forse quello che ci ha convinto meno dal vivo, ma ci saranno tempo e modo per ricredersi.
Tra gli inediti che hanno guadagnato più punti con l’esibizione dal vivo c’è Gloom dei PUNKCAKE, la band della discordia insieme ai Patagarri. La voce e l’attitudine di Sonia ricordano quelle di Amy Taylor (Amyl and The Sniffers) e danno quel tocco in più al brano. Terminata l’esibizione della band di Manuel, Achille Lauro riaccende la discussione della settimana scorsa: coerenza o sperimentazione? Band molto definite come i PUNKCAKE e i suoi Patagarri devono distaccarsi dal loro genere? Nel momento in cui il giudice nomina il suo gruppo jazz, Jake si infiamma e lo accusa di voler sempre attirare l’attenzione sui propri concorrenti. La disputa non si risolve, ma si spegne a poco a poco per il bene del programma.
In una cosa però ci troviamo d’accordo con Manuel Agnelli. Il mercato musicale, se si parla di rock, oggi guarda molto di più al genere dei PUNKCAKE: non solo IDLES e Fontaines D.C., ma anche Turnstile, shame e Dry Cleaning stanno conquistando premi e nomination. Allo stesso tempo il jazz è sempre più presente in varie forme, spesso mescolato ad altri generi: basti pensare ai Black Country, New Road, ai Viagra Boys o agli English Teacher. In conclusione, sembra paradossale, ma i due gruppi che tutti si ostinano a considerare fuori dal tempo sono probabilmente quelli più proiettati verso il mercato internazionale che, si spera, diventi anche quello futuro del nostro Paese.
La seconda manche
Nella seconda parte del quinto live di X Factor 2024 c’è spazio per un round classico di cover. Achille Lauro sceglie due approcci differenti. Per Lorenzo Salvetti va non sul sicuro, ma sul sicurissimo, affidandogli Tango di Tananai che sembra quasi scritta per lui. Inutile dire che il risultato è ottimo. Con i Les Votives compie una decisione a metà strada. You Know I’m Not Good di Amy Winehouse dà la possibilità al trio di unire le sue due sfaccettature ed è un’assegnazione azzeccata. Non convince a pieno il rischio presso con i Patagarri. Il mash up tra Tu vuo’ fa l’americano e Bella ciao, nonostante il testo della prima sia stato rivisto in chiave politica, non raggiunge a pieno l’intento iniziale. Musicalmente suona classico ma, citando le parole di Paola, “intellettualmente” si presta a facili fraintendimenti.
I PUNKCAKE invece vanno al ballottaggio dopo una delle loro esibizioni più intime e personali. Un peccato perché la loro versione di Maps degli Yeah Yeah Yeahs è stata una sorpresa e ha messo in luce ancora una volta il talento versatile di Sonia e del resto della band. Le due esibizioni migliori della manche delle cover sono state quelle di Francamente, tornata alla formula chitarra (elettrica) e voce con lo scoglio Believe di Cher, e Mimì. La giovane cantante di Manuel Agnelli, dopo La notte dei miracoli di Lucio Dalla della scorsa settimana, con Lilac Wine dà un’altra prova della sua bravura da interprete. L’acuto sul finale è da brividi.
A una settimana dalla semifinale possono iniziare i pronostici sui quattro che si sfideranno in Pazza del Plebiscito a Napoli il prossimo 5 dicembre. Da un lato ci sono i super favoriti Lorenzo Salvetti, Francamente e Mimì, dall’altro probabilmente si giocheranno l’ultimo posto le tre band. A meno di sorprese che, si sa, a X Factor sono sempre dietro l’angolo.