Francesco Gabbani, la Sicilia, il “napolatino” e poi a nanna: la prima puntata di audizioni di X Factor 2025
La nuova stagione è iniziata con il mood dello scorso anno: tavolo di buon umore, ma aperto al confronto. Sui concorrenti c’è ancora da aspettare, ma c’è già qualcosa di interessante

Dlia Buglisi, foto di Virginia Bettoja
Ogni prima puntata di audizioni di una nuova stagione di X Factor porta con sé quel pizzico di euforia, curiosità e, in parte anche stanchezza anticipata, del primo giorno di scuola. Lo spettatore fan dello show ha ancora in testa la finale dello scorso anno, la prima così imponente e all’aperto, con la vittoria a sorpresa di Mimì. Da parte sua – e anche di chi scrive – la curiosità è sulla possibile conferma di un cast rimasto per i quattro quinti identico e che tanto armoniosamente aveva funzionato nel 2024. L’intro ambientata nello stesso locale della scorsa edizione sta a testimoniare quanto preannunciato qualche giorno fa: l’obiettivo è mantenere lo spirito leggero anche quest’anno. Chi potrebbe cambiare le cose? Francesco Gabbani. La novità più attesa, insieme al nuovo regolamento dei bootcamp, è lui.
Sostituire Manuel Agnelli non è facile, ma fin da questo primo episodio si è capito in parte il ruolo che avrà al tavolo dei giudici. Spontaneo, sorprendente nelle decisioni finali, con la freddura sempre pronta e soprattutto puntiglioso su alcuni aspetti. La melodia che non si può cambiare ricorda molto la crociata di Manuel contro i testi riscritti delle cover, allo stesso modo delle leggere discussioni con Paola Iezzi. Loro due rappresentano i giudici più “tecnici”, mentre Jake La Furia e Achille Lauro si confermano istrionici e istintivi. Insomma, dopo una prima puntata l’equilibrio al tavolo sembra quello giusto, così come il ritmo. Vedremo nelle prossime puntate, ma soprattutto ai live, se lo spirito battagliero e da vincente di Gabbani alimenterà i contrasti. La speranza è che non si vada oltre un certo limite. Quindi, per ora, giuria promossa. E Giorgia? Perfetta come al solito.
I primi concorrenti, le prime sorprese
Se parliamo di musica, l’altra grande protagonista di X Factor insieme all’intrattenimento – perché sempre di tv si tratta, non ci stancheremo mai di ricordarlo – la prima audition dell’edizione 2025 ci ha regalato due o tre nomi che potremmo vedere molto in là nella gara.
L’esibizione migliore è stata quella della siciliana Delia. Pianoforte al conservatorio nel curriculum e sul palco per una versione di SAKURA di Rosalía rivisitata e scritta in parte in siciliano. Il risultato è una cover intensa che sembra un inedito e che si ricollega a una tendenza della musica italiana che sta prendendo piede negli ultimi tempi: la riscoperta della musicalità territoriale e locale. Vengono in mente Gaia Banfi, ma soprattutto l’exploit de La NIÑA con il suo ultimo album (qui la nostra intervista). Da osservatore decennale del programma c’è un po’ di paura che possa andare a finire come con la bravissima Giulia Mei o i Frammenti. Speriamo che stavolta l’originalità non faccia troppa paura.
Ci sono almeno altri quattro o cinque artisti interessanti. Piercesare Fagioli è il classico personaggio che non ti aspetti con una voce riconoscibile e fuori dal comune. La sua versione di Chandelier di SIA ha fatto commuovere metà del tavolo e siamo quasi certi che lo farà ancora. Poi c’è Mazzoli, cantautore universitario, tecnicamente perfetto in Ritornerai: non totalmente d’accordo sul fatto che sia un giovane-vecchio, anzi. Allo stesso modo degli Abat-jour che portano That’s Life di Sinatra. Carichi, simpatici, con il frontman che ha una voce fuori dalla sua età. Si vede che sono abituati a suonare dal vivo e sarà bello scoprire un po’ di più la loro identità.
A tal proposito, sembra già ben definita quella di EroCaddeo. Il suo cantautorato pop, che trovate già sulle piattaforme di streaming, è fatto di ballate innamorate e sofferte come l’inedito Punto che ha convinto il tavolo. Così come la presenza e l’intonazione di
Jake, Gabbani, Lauro e Paola hanno poi perso la testa per i Plastic Haze. La band rock ha un suono potente e ben definito, anche se il modo in cui hanno portato Time Is Running Out dei Muse sul palco di X Factor fa un po’ storcere il naso ai fan del gruppo capitanato da Matt Bellamy. La voce alla Brandon Flowers e l’attitudine sul palco hanno spoglia del sapore alternative il pezzo, traghettandolo nel territorio dell’hard rock statunitense. Forse un po’ troppo americanizzata, ecco, ma la stoffa c’è.
La scelta delle canzoni e i momenti social
Questa prima puntata di audizioni di X Factor 2025, come spesso accade, ha vissuto di momenti alti e bassi. La scelta dei brani è uno dei temi di cui viene spontaneo scrivere dopo aver visto le due ore di programma. C’è chi rischia il suicidio, ma se la cava perché ha talento e tecnica. Su tutti Amanda con People Help the People e Vittoria Donda con Fake Plastic Trees dei Radiohead. Il duo piemontese Ale Varrone e Giordi, invece, azzecca in pieno la cover con la hit Riptide di Vance Joy e, nonostante un po’ acerbi, convincono, in particolare nel contesto televisivo. Scrittura e fiato da migliorare ma c’è sintonia e il genere pop-country che propongono è quello che oggi va per la maggiore.
Come ogni audition che si rispetti c’è anche il tema dei personaggi da social. Vicky J. Della Peruta con La cura per me in napolatino sembra l’agnello perfetto da sacrificare sull’altare di Instagram e TikTok. Invece, la strofa in spagnolo funziona, il ritornello in napoletano un po’ meno, ma è comunque tutto tarato ed eseguito egregiamente. Lei è uno dei concorrenti che desta più curiosità. Lo stesso discorso vale anche per Ludovica Amati che gioca e attacca con la sua canzone Chorizo. Scrittura pungente e senso del ritornello da hit ed è un peccato che alla fine sia stata scartata. Avrebbe potuto riservare altre sorprese.
I veri momenti social però sono stati due. Il primo televisivamente funziona poco, anzi, è ai limiti del cringe. I cori per l’US Alviano, con tanto di squadra di calcio sul palco, sarà stato un bel momento per i ragazzi umbri, ma ai fini del programma ha rallentato fin troppo il ritmo. Alteranima con Pippetta e a nanna è invece uno di quei tormentoni che caratterizzano ogni inizio stagione di X Factor. Stavolta però, data la produzione non proprio banale e il background da organista e pianista dell’artista, non è da escludere che possa nascondersi qualcosa di diverso dietro gli occhiali da sole scuri. Non si può paragonare a N.A.I.P., ma l’effetto potrebbe essere simile. Chissà cosa succederà ai bootcamp.