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Come suonano gli inediti di X Factor 2025?

Abbiamo ascoltato in anteprima gli inediti dei sette concorrenti ancora in gara. Ecco chi ci ha convinto

  • Il20 Novembre 2025
Come suonano gli inediti di X Factor 2025?

eroCaddeo, foto di Virginia Bettoja

Quando un concorrente decide di partecipare ai casting di X Factor si pone due obiettivi: il primo, il più scontato, è essere scelto da uno dei giudici ed approdare ai live. Il secondo è quello di resistere e arrivare alla quinta puntata in diretta per poter cantare il proprio inedito. Questa sera è la seconda sera più importante, dopo la finale, del programma. Abbiamo ascoltato in anteprima i brani dei sette talenti rimasti in gara e la prima impressione è che lo show ne gioverà dopo alcune puntate di stanca. L’aspetto più positivo è che nessuno di loro è stato snaturato. Quello che ascolterete negli inediti è ciò che vi aspettereste da loro dopo il percorso a X Factor 2025.

Proiettandoci alla finale di Napoli del prossimo 4 dicembre, c’è forse solo un pezzo che potrebbe cambiare gli equilibri ed è Tatuaggi di TOMASI. Lui è il possibile outsider insieme a Rob che oramai è persino sbagliato definire come under dog. L’inedito della giovane cantante di Paola è in linea con la sua estetica e con il suo amore per il pop-punk, così come non vi sorprenderà l’indie pop malinconico di tellynonpiangere. Il pezzo di VISCARDI è il più radiofonico e catchy, ma molto dipenderà dal modo in cui lo presenterà sul palco questa sera. eroCaddeo e pierC, invece, vanno sul sicuro: l’inedito del primo già lo conosciamo, quello di Piercesare è una ballatona sanremese classica che non stupisce, ma funzionerà. E DELIA? Dividerà, per noi è un sì a metà.

Gli inediti di X Factor 2025

VISCARDI – Scinneme ‘a cuollo

Un brano liberatorio come l’espressione napoletana del titolo. Idealmente è la risposta di VISCARDI a chi, fin dalle audizioni, aveva dubbi sul suo possibile futuro al di fuori di X Factor 2025. Il discorso era sempre lo stesso: il genere che in Italia non va, il balletto e l’abbondanza di artisti che cantano in napoletano. Scinneme ‘a cuollo se ne frega e gioca tra funky, R&B e coretti gospel. Ritmo travolgente, un basso sinuoso e calamitante e un ritornello al quale, se amate Nu Genea e simili, dovrete iniziare a far pagare l’affitto della vostra testa. Ballo senza paura.

TOMASI – Tatuaggi

La paura è che gli portassero via il pianoforte. E invece no, per fortuna. Scritta di getto con tutta la spontaneità e l’ingenuità che può avere un ragazzo di sedici anni col cuore spezzato. Il che è un aspetto positivo. Una canzone che colpirà nel segno nonostante non sia qualcosa di originalissimo. Siamo sicuri. Per il ritornello e per la dinamica in crescendo. Il pregio, che rende il pezzo contemporaneo, è il pizzico di elettronica che lo accompagna dalla seconda strofa. «La passione è vita» canta Alessandro e non possiamo che sperare che questo sia solo l’inizio. Il brano c’è, è potenzialmente radiofonico nella sua malinconia pop, e forse gli garantirà la finale e chissà se qualcosa di più. Sicuramente è una svolta dopo qualche assegnazione azzardata che finora ha messo a rischio il suo percorso.

tellynonpiangere – barche di carta

In questa settimana sui social in tanti si sono scagliati contro di lui. Come al solito, qualcuno ha anche esagerato. Appurato il fatto che avrebbe meritato almeno il ballottaggio nella scorsa puntata, di una cosa eravamo certi: la prova del nove sarebbe sato l’inedito. barche di carta, come prevedibile, è uno sfogo personale in cui Giorgio affronta e accetta i propri demoni. Alcuni versi colpiscono per la cruda schiettezza: «Ho gli occhi di mio padre / non so come sia» o il ritornello che cita Dalla e sembra riassumere tutto con quel «Siamo ciò che ci manca». La canzone si inserisce a pieno nel filone indie pop italiano, gli echi di Coez sono evidenti, e se non si farà mangiare dalla preoccupazione, potrà diventare l’esibizione migliore del suo percorso a X Factor 2025.

rob – CENTO RAGAZZE

Un brano pop-punk come prevedevamo. Power chords e un riff come gancio e si finisce dritti nei primi anni Duemila. È una canzone che darà il suo meglio quando suonata dal vivo con una band a supporto. Il rischio è che televisivamente, se performata con la base, si perda un po’ di rabbia ed energia. Molto dipenderà dalla carica e dall’interpretazione di Roberta che, di certo, non è stata snaturata. CENTO RAGAZZE è quello che le piace e che avrebbe voluto fare fin dalla prima audizione. Il testo è semplice e non brilla particolarmente per inventiva, in particolare nel ritornello. La finale è lì a portata di mano, ma non è detto che l’inedito le dia quella spinta decisiva e definitiva.

pierC – Neve sporca

Ancora il pianoforte per l’inedito più sanremese di questa edizione. La struttura si regge su un arpeggio ossessivo che non abbandona l’ascoltatore neppure nel ritornello orchestrale dove il pathos raggiunge il suo massimo. La scrittura è incisiva nella prima strofa, mentre si perde un po’ nella retorica nella seconda. Funzionerà? Si può tranquillamente scommettere qualsiasi cosa che in televisione farà il botto. Fuori dal programma non possiamo assicurarlo perché, visti i tempi che corrono, una ballad orchestrale ha bisogno del suo tempo. È comunque un inedito all’altezza di un papabile vincitore di X Factor.

eroCaddeo – punto

C’è chi aspettava di ascoltarla dalla sua prima audizione e chi mente. Achille Lauro è l’unico giudice rimasto con un solo concorrente, ma eroCaddeo è il grande favorito insieme a pierC e DELIA. Ma è al di fuori del programma che probabilmente è quello che ha più chance di tutti di sfondare. La versione completa del brano è quasi identica, sia a livello di testo che di produzione, a quella presentata nel giorno del suo debutto davanti ai quattro giudici. Ha l’allure del cantautore col gusto pop e potenzialmente, scrivendo e suonando, può sperimentare

DELIA – SICILIA BEDDA

La aspettano tutti al varco. Perché canta sempre in siciliano (seriamente? Non sentiamo le stesse lamentele per il napoletano), per via dei continui mash up e perché con un’identità fin troppo definita (come può essere un difetto questo?). SICILIA BEDDA pesca a mani piene dalla tradizione, persino il pianoforte è relegato in secondo piano. Il brano funziona, ma si poteva osare di più sul lato strumentale, magari mescolando il folk con dei suoni più contemporanei. Resta il fatto che la direzione, a dispetto dell’opinione di molti, è quella giusta. Daniela Pes, LA NIÑA e ultima in ordine cronologico Rosalía, insegnano.

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