X Factor 2025 ai nastri di partenza con nuove regole: la finale sarà ancora a Napoli
Non solo la new entry Francesco Gabbani al tavolo dei giudici, la nuova edizione rivoluziona il meccanismo dei bootcamp e introduce la fase Last Call

Foto di Virginia Bettoja
L’edizione 2025 di X Factor è sempre più vicina e porta con sé delle novità non indifferenti. Sì, quella che desta più curiosità è naturalmente quella relativa al tavolo dei giudici. Francesco Gabbani prende il posto di Manuel Agnelli che – assicura Jake La Furia – se n’è andato «senza dolori da vincitore, come Mourinho dopo il Triplete». Il cantautore completa un cast rodato che l’anno scorso ha ridato linfa a uno show dopo qualche stagione meno convincente.
Confermati quindi anche Achille Lauro, Paola Iezzi e Giorgia, sempre in veste di presentatrice. «L’anno scorso è stato un salto nel vuoto. Io vivo tutto con molta paura e responsabilità. Quest’anno spero che l’ansia sarà un po’ minore» rivela la cantante in conferenza stampa, per l’occasione tenutasi al Liceo artistico Umberto Boccioni di Milano. Ciò che aveva funzionato nella passata edizione era stato il feeling tra i giudici al tavolo che giurano che il clima sarà lo stesso anche quest’anno.
«Ho trovato un gruppo molto affiatato e gentile dal punto di vista umano» rivela Gabbani. Sarà interessante capire quale sarà il suo approccio in trasmissione, soprattutto il suo modo di porsi con i concorrenti in gara. «Per me l’X Factor è l’autenticità. In un mondo che è sempre più artefatto è una conditio sine qua non. Essere un “giudicante” è una nuova esperienza professionale, molto formativa» racconta il cantante toscano. «La cosa che mi preoccupava di più era quella di dover dire di no a qualcuno. Ero preoccupato perché so cosa vogliono dire e mi ricordo il dolore provato quando li ho ricevuti. Però, nel mio percorso, i no motivati mi hanno fatto crescere. Credo che servano soprattutto a una cosa: sono una prova del nove per capire quanto tieni a quello che desideri fare. Quanto sei disposto ad andare avanti. I no sono come delle domande».
I giudici in cattedra, non come maestri, ma come consiglieri
I ragazzi, o meglio i talenti, saranno ancora al centro del talent show in onda ogni giovedì su Sky Uno, ma il ruolo dei giudici sarà fondamentale. Non solo ai fini dello spettacolo televisivo e dell’intrattenimento. «In questa fase della mia vita posso mettere a disposizione ciò che imparato per gli altri. Non si tratta di essere in cattedra, ma di donare quello che ho vissuto. Poi conta la cura. I dettagli sono quelli che ti distinguono dagli altri. Per stare al passo oggi bisogna essere più umani e meno macchine» spiega Paola.
Le fa eco Achille Lauro che, nella scorsa edizione ha portato tutta la sua squadra in finale (PATAGARRI, Les Votives e Lorenzo Salvetti. «A X Factor siamo dei consiglieri, non siamo dei maestri. Siamo delle persone che hanno fatto degli errori e li rivelano ai talenti per farli crescere» dice l’artista romano. «Anche quest’anno ho preso i ragazzi più scapestrati. Devono impegnarsi, ma devono viversela senza troppa pressione perché questo programma è un’opportunità ma non è l’ultima occasione. Il talento è una grande menzogna. La cosa che conta è che ognuno trovi quello che ama e che si alzi ogni giorno con la voglia di farlo. Se puoi immaginarlo vuol dire che con il lavoro puoi realizzarlo».
«Parlando con Ornella Vanoni ha ricalcato un mio credo: indirizzare i ragazzi a pensare di non fare musica per diventare famosi, ma diventare famosi perché hanno sempre fatto musica» aggiunge Gabbani. E Jake La Furia, rivolgendosi anche ai ragazzi del liceo, ribadisce un concetto facendo riferimento alla propria carriera: «Con i Club Dogo non abbiamo mai avuto, all’inizio, qualcuno che credesse in noi. La cosa più importante, soprattutto quando si è soli, è avere ancora più fiducia in se stessi perché poi le cose accadono. Noi siamo arrivati in discografica per acclamazione popolare. Poi ci vuole sempre anche una buona dosa di fortuna».
I nuovi meccanismi di selezione
Di fortuna i concorrenti ne avranno bisogno ai live e probabilmente in parte ne hanno avuto bisogno anche durante le selezioni che verranno mandate in onda fino al primo live del 23 ottobre. Dopo le audizioni classiche, X Factor 2025 introduce due fasi differenti rispetto al passato. I bootcamp cambiano pelle: i concorrenti non saranno assegnati ai giudici, ma verranno giudicati di nuovo dall’intero tavolo, ma questa volta per passare dovranno ottenere un sì all’unanimità. Ovviamente ciascun giudice ha sempre l’X Pass da giocarsi per accaparrarsi un talento e portarlo direttamente alle Last Call.
Quest’ultima è la fase che sostituisce gli Home Visit e che, di fatto, ha un funzionamento simile ai vecchi bootcamp. I concorrenti, dopo essere stati distribuiti ai giudici, dovranno conquistare una delle tre sedie per andare ai live. Non cambia invece la location della finale prevista per il prossimo 4 dicembre. Ancora una volta il vincitore verrà proclamato in Piazza del Plebiscito a Napoli. C’è tanta strada da fare ancora. Il viaggio inizia giovedì 11 settembre alle 21:00 su Sky Uno e Now TV.