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Il secondo live di X Factor: l’amore vince sempre

La gara prosegue con l’eliminazione di Asia e il ripescaggio del duo Astromare che, insieme al pubblico da casa, sconfigge il sadico meccanismo del programma

Autore Billboard IT
  • Il3 Novembre 2023
Il secondo live di X Factor: l’amore vince sempre

Stunt Pilots, foto di Virginia Bettoja

Il secondo live di X Factor è stato una puntata all’insegna dell’amore, anzi di due amori. Quello costruito, forse dal montaggio dei Daily e dalle battutine di Fedez – molto più in forma, divertente e divertito rispetto al primo appuntamento – tra Maria Tomba e SETTEMBRE e quello tra il pubblico e gli Astromare. Il tilt elimina invece Asia da X Factor.

Il duo rock & roll viene ripescato a discapito di Anna Castiglia, nonostante i quattro giudici facciano di tutto per convincere gli spettatori da casa del contrario. Alla fine della serata gli Astromare evitano persino il ballottaggio contro Gaetano. La meno votata della seconda manche, infatti, è appunto Asia, mentre la squadra migliore, anche in questo secondo live di X Factor, è quella di Dargen D’Amico. Tre buone esibizioni, di cui una super.

Asia, foto di Virginia Bettoja

La prima manche del secondo live di X Factor

La gara riparte da dove si era fermata, ovvero da Angelica Bove che questa volta deve vedersela con un brano più pop come Love Me Again di John Newman. Il fatto di doversi muovere sul palco e di avere un brano meno emotivo la mettono in difficoltà e la voce un po’ perde lo smalto originario. Stesso discorso vale per Niccolò Selmi, posto difronte alla sfida impossibile di cantare No Surprises dei Radiohead, per di più con l’autotune. Tra le sfide complicate rientra di diritto anche quella che ha dovuto fronteggiare la spavalda Maria Tomba, ovvero gli AC/DC. Prendendo in prestito il giudizio illuminato di Morgan, una versione alla Material Girl di Madonna che spazza via ogni scetticismo. L’effetto karaoke in cameretta questa volta è contagioso e funziona a meraviglia.

Le due esibizioni migliori della prima parte di gara però le colleziona la squadra di Dargen D’Amico. Prima gli Stunt Pilots rileggono Englishman in New York di Sting, estirpandone l’anima reggae e sostituendola con quella più funky. I ragazzi sono fan dei Red Hot Chili Peppers e si sente, tuttavia, il modo di cantare e l’abilità tecnica dei tre fa dimenticare ogni possibile paragone. L’altra grande performance – perché questo è il termine più idoneo – è quella de Il Solito Dandy che porta sul palco Giulia di Gianni Togni. In barba ai dubbi di inizio stagione, dimostra di poter dire la sua, non solo nel cantautorato, ma anche nei contorni del pop elettronico dei Daft Punk.

Al ballottaggio, come prevedibile, va Gaetano: la sua esibizione è piuttosto piatta. Troppa tecnica e poco sentimento.

Il Solito Dandy, foto di Virginia Bettoja

La seconda manche di X Factor e l’eliminazione di Asia

Dopo aver visto esibirsi Elodie, diventa complicato reggere il passo. L’arduo compito tocca ai Sickteens che, per non farsi mancare nulla, devono fare i conti con un’assegnazione che, in questo secondo live di X Factor li ha messi in tremenda difficoltà. Alla fine Voices, nella loro versione, suona comunque accettabile e non sfigurano. Da un “drama” di X Factor all’altro, conviene scrivere subito di Asia: la rapper di Fedez ha la sfida difficilissima di coverizzare un brano di Kendrick Lamar e SZA. Buona la scrittura e il flow, meno la prova vocale. La sua eliminazione è figlia di un percorso mai totalmente a fuoco.

Sarafine stravolge e riscrive Eleanor Rigby dei Beatles: Morgan apprezza, ma punzecchia Fedez per il cambio di armonia, come quest’ultimo aveva fatto la settimana scorsa. Una cosa è certa, Sara Sorrenti è uno dei pezzi pregiati di questa edizione di X Factor. SETTEMBRE è un altro diamante, non molto grezzo in realtà, citando Simona Ventura. Dargen va sul sicuro e gli assegna CHIAGNE di Geolier e lui non lo tradisce.

Il premio di migliore esibizione del secondo live di X Factor però lo porta a casa Matteo Alieno con una bellissima versione schizofrenica di Dio mio no di Lucio Battisti. Convince a piena nella nuova veste con chitarra elettrica e riesce nell’impresa impossibile di commuovere Morgan col finale al piano.

Sarafine, foto di Virginia Bettoja

Una lancia spezzata per gli Astromare

Gli Astromare sono giovanissimi, ricordiamolo. Vengono ripescati a furor di popolo, ma nessuno è contento. Loro vanno avanti, se ne fregano e si autoassegnano Don’t Stop Me Now dei Queen. Una scelta suicida che li premia, perché loro sono fatti per esibirsi. Tutto è andato per il verso giusto, nonostante il meccanismo sadico televisivo li abbia posti in una posizione che non meritavano di vivere onestamente: il loro futuro giudice che ammette che avrebbe preferito un altro ripescaggio e il resto della giuria che fa gli eco.

Gli Astromare, anziché crogiolarsi sulla tenerezza che ieri sera per forza di cose generavano in chi stava davanti allo schermo, buttano fuori tutta la rabbia e l’incoscienza con un’esibizione energica che dimostra che dal vivo sono molto più pronti di altri che sono già in gara. Ora bisognerà farli sperimentare e uscire dal guscio per trovare loro un sentiero discografico. Non è d’altronde questo il compito di un giudice di X Factor? E chi meglio di Morgan per loro?

Astromare, foto di Virginia Bettoja
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