La semifinale di X Factor: gli inediti e l’ennesimo ritorno del fantasma di Morgan
Il sesto live ha sancito l’eliminazione degli Astromare, di Angelica Bove e di SETTEMBRE e ci ha regalto gli inediti dei concorrenti. Nel mezzo c’è stato anche il ritorno del fantasma di Morgan
La semifinale, per antonomasia, persino più del primo live e della finale, è la puntata più attesa e più bella di X Factor: no, non è tornato Morgan. Da un po’ di edizioni c’è la manche con l’orchestra, ma il vero motivo per cui, sia per gli spettatori che per i concorrenti stessi è la più importante, risiede negli inediti. Gli artisti in gara entrano definitivamente nel mercato musicale, come amano dire i giudici. Ieri sera gli Astromare non ce l’hanno fatta e un po’ dispiace perché, con tutto quello che hanno passato, in fondo avrebbero meritato di cantare almeno una volta la loro canzone. Angelica Bove e SETTEMBRE invece hanno potuto presentare i loro inediti, ma sono stati eliminati: la prima con il televoto, il secondo dai giudici dopo il ballottaggio con Il Solito Dandy.
In attesa della finale, in questa settimana avremo tutto il tempo per ascoltare i brani dei concorrenti. Tuttavia, a differenza di quanto fatto dai giudici che, a quanto pare, non hanno voluto/potuto esprimere giudizi sugli inediti, noi lo faremo. Andando con ordine, ovviamente, perché prima c’è stata una manche di cover che ha palesato i limiti di molti degli artisti in gara e che è stata anche l’occasione per Dargen D’amico e soprattutto per Fedez di tornare a parlare di Morgan.
La semifinale di X Factor, la prima manche con l’orchestra
Ogni anno i concorrenti di X Factor, in semifinale, devono cimentarsi con l’orchestra e per gli Astromare, i primi a salire sul palco, sarebbe potuto diventare un incubo. Al contrario, Ambra ha scelto la canzone perfetta per loro: Everybody Needs Somebody To Love dei Blues Brothers esalta i due giovani artisti che, come al solito, si divertono un mondo e sono tra i migliori della manche. Stavolta però il televoto non li supporta come dovrebbe e vengono eliminati. Il contrario di ciò che accade con Angelica Bove che si sceglie il brano, Sally di Vasco Rossi, e ne esegue una versione senza picchi e troppo piatta.
Le altre due esibizioni degne di nota della prima manche sono quelle delle concorrenti di Fedez. SARAFINE adatta il brano hip-hop No Diggity di Blackstreet feat. Dr. Dre e, ammettiamolo, stavolta l’aspettavamo al varco. Un po’ come è avvenuto a ogni puntata: “prima o poi ne sbaglierà una”. E invece no, Sara Sorrenti, anche senza loop station e con l’orchestra, è un animale da palcoscenico con un’eleganza e una precisione affilatissime. È già la vincitrice di quest’edizione, l’unica che potrebbe impensierirla è la sua compagna di squadra Maria Tomba che ieri sera ha stupito tutti mettendo in mostra il suo lato più sentimentale. La sua versione di Always di Bon Jovi, pur non essendo nulla di straordinario, trasmette qualche brividino.
Lasciano un po’ interdetti le esibizioni degli Stunt Pilots e de Il Solito Dandy. 7 Years non sembra proprio una canzone idonea per una manche con l’orchestra, ma la band di Dargen D’amico riesce a cavarne un’esecuzione sufficiente. Il Dandy invece canta con trasporto I giardini di marzo: ecco, forse troppo trasporto. Chiudiamo con la nota dolente, ovvero la disneyana Boehmian Rhapsody di SETTEMBRE. Se il suo giudice voleva definitivamente affossarlo, ci è riuscito.
Gli inediti
Procedendo in ordine cronologico, a questo punto si sarebbe dovuto scrivere del discorso di Fedez. Tuttavia, ci teniamo prima a parlare degli inediti, perché va bene alzare lo share, va bene la mancanza di una squadra di Ghostbusters per scacciare il fantasma di Morgan, ma lo spettacolo televisivo, quanto meno, dovrebbe avere lo stesso spazio della musica.
Maria Tomba – CRUSH: Durante il lockdown Maria Tomba è sfuggita al controllo delle suore e si è imbucata a una festa. Lo storytelling autobiografico è simpatico e divertente, il sound è colorato, smaccatamente pop e pure un po’ horny. Tra i due migliori inediti di questa edizione.
Stunt Pilots – Imma Stunt: C’era molta curiosità attorno all’inedito della band di Dargen D’Amico. Aspettative soddisfatte a metà: il suono non è sufficientemente noisy, sebbene dal vivo il pezzo potrebbe far scatenare il pubblico, il cantato e il ritornello lasciano un po’ a desiderare. Interessante però la soluzione dell’auto tune che ricorda in parte la strada intrapresa da alcune nuove band post-punk di Liverpool, vedi i Courting.
Angelica Bove – Inverno: Il brano è scritto da Tananai ed è una classica ballad sanremese. Sarebbe stata perfetta per la prima manche con l’orchestra. I giudici sostengono che sia un brano che le è stato cucito addosso: hanno ragione ed è proprio questo il problema, come le sue cover, c’è poco trasporto.
Il Solito Dandy – Solo tu: Già presentato ai bootcamp, non cambia molto nella versione registrata. Il testo surreale descrive un innamoramento anni ’70, la musica e il modo di cantare sono travolgenti a tal punto che quasi sfociano nel trash. Potrebbe diventare un tormentone o scomparire nel nulla. Non esiste una via di mezzo tra l’effetto radio o l’effetto sagra.
SARAFINE – MALATI DI GIOIA: Altra canzone già nota, Sara Sorrenti l’aveva eseguita alla prima audizione. La produzione è stata resa più corposa, il testo e lo stile ironico – tragico per fortuna sono rimasti uguali. Il migliore inedito a mani basse. Datele il premio a forma di X l’abbiamo già scritto?
SETTEMBRE – Lacrime: Viene eliminato, ma c’è da dire che il suo inedito, in un’ipotetica classifica, lo posizioniamo al terzo posto. Nulla di originale e mai sentito, eppure è un brano estremamente radiofonico. Il testo è personale e si sente, anche nel modo in cui il giovane artista la canta dal vivo.
Fedez e Morgan, X Factor come il wrestling
Dopo l’esibizione degli Stunt Pilots, alla semifinale di X Factor è tornato per qualche minuto il fantasma di Morgan. Con uno script degno di una puntata di Smackdown o Raw, Dargen D’amico lancia l’assist a Fedez per alimentare la faida. Il tema è la collaborazione tra il rapper e il cantante degli Stunt Pilots di cui Morgan ha parlato nella chat Whatsapp con i giornalisti. Il giudice di X Factor però straborda. Leggendo quello che sembra un copione scritto ad hoc, attacca l’ex Bluevertigo sostenendo che non abbia avuto il coraggio di dire le cose quando era all’interno del programma. Forse dovrebbe riguardarsi il quarto live, post esibizione de Il Solito Dandy.
A questo punto però, data la sceneggiatura in stile wrestling, nella finale regalateci la resurrezione di Morgan, come Undertaker nella faida del 2005 contro Randy Orton.
In fin dei conti però, tralasciando tutto il resto, la realtà è che dovrebbero tutti imparare dalla leggerezza degli Astromare. Sballottati da una parte all’altra, snobbati dai quattro giudici quando sono stati ripescati al posto di Anna Castiglia, ma sempre col sorriso in faccia e la felicità sfacciata di chi, al di là di tutto, si diverte nel fare musica.