Musica

Billboard Radar: da Ngawa a Kae Tempest, le perle nascoste della settimana

E poi: Yung Lean con FKA Twigs, Daniel Rossen e le Linda Lindas. Ecco alcune delle uscite più interessanti dello scorso venerdì

Autore Andrea Torresi
  • Il12 Aprile 2022
Billboard Radar: da Ngawa a Kae Tempest, le perle nascoste della settimana

Ngawa, foto di Ufficio Stampa

Venerdì, come sempre, vi abbiamo raccontato le cinque migliori nuove uscite della settimana, dagli attesissimi album di Lazza e sangiovanni fino ai singoli di Ghali e Willie Peyote con Michela Giraud. Oggi, invece, torniamo con il nostro Billboard Radar, con le uscite che potreste esservi persi in questi giorni.

Ecco quindi alcune delle proposte più valide della settimana appena trascorsa, da Ngawa a Kae Tempest, da Yung Lean con FKA Twigs a Daniel Rossen, fino alle Linda Lindas.


Yung Lean, FKA Twigs – Bliss

Il brano in apertura del nuovo progetto di Yung Lean, Stardust, è un mix di suoni anni 80 e nuove tendenze musicali. Il sample infatti arriva direttamente dal brano Na Zare dagli Alyans, band new wave russa che pubblicò la traccia nell’87. Ci pensano il flow trascinato e le rime poco scandite ma d’effetto di Yung Lean, a riportare la traccia alla modernità. La voce di FKA Twings poi, caricata di distorsione alternata a tanto riverbero, fa da perfetto anello di congiunzione. Il videoclip vede la coppia di artisti girare su una macchina con candelabri sul cofano, cantare da sopra un divano e addirittura a dorso di un cavallo bianco. Uno stile azzeccato per un brano che promette di restare in testa a lungo, tra il basso trascinante e il ritornello catchy.

Kae Tempest – The Line Is A Curve

Parlare di un lavoro di Kae Tempest non è mai affar semplice. La sua poesia presenta sempre così tante sfaccettature che si rischia sempre di perdersi qualcosa, di banalizzare. Parliamo allora della musica. A differenza dei due precedenti lavori, The Line Is A Curve è un progetto meno legato ad un concept, e questo concede più libertà. Sembra esserci in generale una maggior voglia di sperimentare, di giocare. Non mancano le basi elettroniche e piene di atmosfera alle quale il produttore Dan Carey ci aveva già abituato in Let Them Eat Caos. A queste però si affiancano esperimenti ben riusciti, come i tappeti spichedelici nella coppia di brani Don’t You Ever e These Are The Days. Importante poi l’apporto di featuring, che compaiono per la prima volta in un lavoro di Kae Tempest. Le voci di Leanne Le Havas e Ãssia, i pensieri di Kevin Abstract, Confucious MC e Grian Chatten aggiungono nuove dimensioni alle canzoni. Gli arrangiamenti e le produzioni di The Line Is A Curve imparano dai precedenti lavori e costruiscono da quelli, proprio come fa Kae con i suoi testi.


Billboard Radar: No Prizes, More Pressure

Ngawa – Struggle

Il brano, uscito lo scorso giovedì 7 aprile, in controtendenza con il classico appuntamento delle release del venerdì, è una dedica del rapper alla sua crew Klen Sheet. Il beat è quello di un pezzo drill, ma il basso solitamente molto distorto e predominante in brani del genere, qui lascia spazio a una melodia composta da chitarre e synth. Atmosfera che serve molto bene il testo di Ngawa. “Racconta il mio primo periodo a Milano dopo il trasferimento da Roma. Le corse da una parte all’altra della città, il lavoro, la precarietà, l’affitto. É tutto “struggle”, è una continua lotta che ti permette di crescere e prendere consapevolezza delle tue facoltà e capacità”.

Daniel Rossen – You Belong There

Ci sono certi artisti che spariscono per un po’, e quando tornano ci ricordano perché ci piacevano tanto. Accordi nuove, melodie sorprendenti, testi profondi. Tutto questo è il primo album solista di Daniel Rossen (Grizzly Bear, Department of Eagles). You Belong There è un progetto che non ha paura di nulla, che sia sperimentare con piano e chitarra, oppure ribaltare la classica forma canzone. Il fine è sempre quello, creare una connessione, portarci nel suo mondo, e ci riesce benissimo. You Belong There non è un album da lasciare in sottofondo, e ogni accordo dissonante e transizione fa di tutto per ricordarcelo. Ma, con la giusta attenzione, regala una atmosfera poetica e visionaria, che lo rende uno degli album più interessanti dell’anno.

Billboard Radar: Unpeopled Space, Shadow In The Frame


Linda Lindas – Growing Up

Se non avete ancora sentito le Linda Lindas, è il momento di farlo. Le giovani, anzi giovanissime promesse californiane del punk hanno rilasciato venerdì il loro primo album Growing Up. Le sorelle Lucia e Mila de la Garza, la cugina Eloise Wong e l’amica Bela Salazar, con un età che varia dagli 11 ai 17 anni, si sono già fatte conoscere nel maggio 2021. La loro performance live del brano Racist, Sexist Boy, diventata virale, ha messo subito in chiaro le loro capacità, malgrado la giovane età. Growing Up non è un album che porta grandi innovazione al genere, ma mostra comunque il talento della band di creare brani che sanno far divertire e anche riflettere. Con un punto di vista che difficilmente si può trovare in un musica di questo tipo, le Linda Lindas sanno raccontare le loro esperienze e i loro pensieri senza peli sulla lingua ma senza neanche fingersi ciò che non sono.

Billboard Radar: Nino, Racist Sexist Boy

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