Da Arca a Róisín Murphy, i migliori album di elettronica pubblicati nel 2020
Il nostro direttore vi elenca mese per mese i 20 migliori lavori del 2020 tra techno, house, IDM, glitch e arditi sperimentalismi
Il meglio del 2020, anno difficile ma comunque capace di offrire lavori di spessore, attinge da una ricca varietà. Dal progetto di Joseph Capriati al fascino di Arca, passando per il duo inglese Groove Armada, ce n’è per tutti i gusti.
Febbraio 2020
SQUAREPUSHER
Lamental
(Warp Records / Self)
È un periodo di grande fertilità per Tom Jenkinson che dopo aver dato alle stampe il recente album Be Up A Hello, torna con questo ottimo EP che ci rivela un lato meditativo delle sue produzioni. Lamental ci riporta indietro di 30 anni, con questa spacey techno che è uno dei marchi di fabbrica della Warp e che sottotraccia continua a riemergere anche tra i producer millennials.
YVES TUMOR
Heaven To A Tortured Mind
(Warp Records / Self)
Sean Bowie è un producer e polistrumentista americano e influenzato dai Throbbing Gristle (ho letto suoi toccanti pensieri sulla scomparsa di Genesis P. Orridge). In questo album, che frulla tutto quello che ispira Yves, dal sound hypnagogic al soul, ci troviamo molte chitarre in più. Come nella stupenda Kerosene! e nella ovattata Folie Imposée c’è un perfetto ripescaggio dei suoni narcolettici degli AR Kane. Curato.
MEN WITH SECRETS
Psycho Romance & Other Spooky Ballads
(The Bunker New York)
L’ottimo Donato Dozzy e il duo Retina.it hanno prodotto uno dei migliori album di elettronica vintage style degli ultimi tempi. Dopo aver prodotto techno sotto il moniker Le Officine di Efesto, i tre hanno scoperto di avere in comune la passione per i suoni dark, new vawe e hanno così cambiato rotta, creando un album per niente manieristico ma ad alto tasso emozionale.
Marzo 2020
YAEJI
What We Drew우리가 그려왔던
(XL Recordings / Self)
Lei una ragazza coreana, in poco tempo è diventata un caso internazionale, dopo aver lavorato per Robyn e Charlie XCX (artiste sempre affamate di nuovi trend) presenta il suo mixtape con quelle armonie tipiche dell’oriente ma abilmente innestate nel sound contemporaneo: glitch elettronici e hip-hop/r&b. Il risultato è sì esotico ma anche ipnotico.
PEAKING LIGHTS
E.S.C.A.P.E
(Dekmantel Records)
Aaron Coyes e Indra Dunis sono uniti nella vita e nel lavoro, amano mescolare l’elettronica con l’indie rock e un po’ di psichedelia. Ma qui ci sono novità: Soft Escape, Peace e The Damned sono omaggi alla new wave e ai Kraftwerk. Change Always Comes diventerà un must nelle chill zone baleariche. Aspettiamo a questo punto tempi migliori per vederlo in azione.
Maggio
Moodymann
Taken Away
(KDJ)
Lo sanno in tanti che a Detroit ancora in pochi oggi riescono a miscelare le radici afroamericane con i beats e lui rimane uno dei più abili. Sempre difficile reperire i fisici dei suoi album, pensate che il precedente, Sinner, lo aveva venduto durante un barbecue! Qui abbiamo otto gemme nuove tra soul, deep house e techno, confermandosi un Maestro.
Kaitlyn Aurelia Smith
The Mosaic of Transformation
(Ghostly International / Goodfellas)
Un altro esempio di alchimia riuscita per questa trentenne americana tra gli apprendimenti accademici, l’attrazione per lo yoga e una sensibilità spiccata per l’elettronica. Attraverso sovrapposizioni di voci con effetti polifonici, soavi movimenti cameristici ed eteree melodie, si rimane decisamente rapiti da Kaitlyn Aurelia.
Giugno 2020
DARKSTAR
Civic Jam
(Warp / Self)
Il duo inglese (James Young e Aiden Whalley) è oramai in pista da più di dieci anni e con il loro quarto album per la Warp ci propongno accattivanti melodie (Jam, 1001 ) e un’elettronica spesso morbida e atmosferica (Loon, Text, Blurred), senza perdere di vista le loro radici dubstep (Tuesday) anche se riviste con una adeguata nuova prospettiva.
ARCA
KiCk
(XL Recordings / Self)
Siamo al quarto album di Alejandra/o Ghersi, il più pop della sua carriera: «Non voglio essere legata ad un genere e nemmeno essere etichettata come una sola cosa». E infatti Arca riprende anche le tradizioni locali come il reggaetón inserendoci a sorpresa dei suoni al limite del noise e inserti di psichedelia di matrice elettronica. Affascinante come sempre.
Luglio /Agosto
Kate NV
Room for the Moon
(RVNG intl / Goodfellas)
Ekaterina Shilonosova ha due background ben distinti, il post punk e la frequentazione delle composizioni di Cornelius Cardew che fu uno dei maggiori diffusori della musica d’avanguardia. Coordinate funzionali per questo strepitoso, effervescente album che gioca sui contrasti tonali e ritmiche sottolineate da un elegante uso dei fiati e dei legni.
The ReLOUD
To The Other Side
(Other Side Records)
Il duo romano di DJ, producer Alex Tripi e Nello Greco hanno dato vita a un ottimo album di elettronica dance ma non solo (sentire l’emozionante piglio soul di Rollercoaster). Frutto anche di un lungo lavoro di ricerca e di campionamenti raccolti davvero dopo un giro del mondo. Tra gli ospiti Deva Premal, punto di riferimento della scena new age e Saturnino. Chapeau.
BILLBOARD Clubbing + (SETTEMBRE)
Groove Armada
Edge Of the Horizon
(BMG)
Buon ritorno del duo inglese composto da Tom Findlay e Andy Cato, che durante il lockdown hanno concepito gran parte di questo album molto solare e derivativo: il sofisticatissimo funk anni 80 di What Cha Gonna Do With Your Love, un tocco lieve di italo disco in Lover 4 Now, il soft pop sempre ’80 di Holding Strong.
TOKiMONSTA
Come and Go Remixed EP
(Young Art Records)
In attesa della versione remix completa del suo ultimo album, Oasis Nocturno, slittata in autunno, la produttrice e DJ californiana Jennifer Lee ne propone un’anticipazione con le reinterpretazioni del pezzo Come and Go realizzate da Damian Lazarus, Dombresky, PromNite e Halogenix. Vibrazioni inedite e inaspettate per una traccia scura, intensa e coinvolgente. (Recensione di Claudia Galal)
Bob Moses
Desire
(Domino / Self)
Anticipato dalla title-track con ZHU (e video interattivo), arriva il nuovo album del duo composto da Tom Howie e Jimmy Vallance, concept dedicato ai desideri che muovono l’animo umano nell’era digitale. Pensate per il mondo notturno dei club, le sei tracce combinano la forma della canzone pop con basi elettroniche, tutte da ballare a occhi chiusi. (CG)
Joseph Capriati
Metamorfosi
(Redimension)
Il track by track esclusivo di Joseph Capriati
Ecco l’ esclusiva track by track esclusiva di Capriati, che avevamo pubblicato nella cover story.
Improvvisazione: astrazione.
Beautiful Morning: un senso di allegria, gioia.
Spirit Brothers: profondità.
Anyting Is Possible: una di quelle tracce che suono ormai nelle mie serate da almeno un paio d’anni, e ogni volta che la metto – se la metto al momento giusto, nel modo giusto – cambia le sorti della serata.
Dust: nata la prima volta che sono stato al Burning Man, l’ho composta stando in un camper per una settimana.
New Horizons: nuovi orizzonti, col punto esclamativo!
Metamorfosi: emozione allo stato puro.
Psychic Journey: un viaggio mentale, bello intenso, testato più volte sul dancefloor.
Goa: Composta subito dopo una cena con uno dei maestri storici del tipo di musica trance per cui Goa è diventata famosa. Quella cena mi ha ispirato tantissimo, tanto che appena finita sono corso a creare una traccia che combinasse il suo suono con quello mio, più tipicamente techno.
It’s All About Love: esplosione.
Love Changed Me: un sogno realizzato.
Let’s Change The World: classe, è la ciliegina sulla torta dell’album.
Ottobre 2020
Marie Davidson & L’Œil Nu
Renegade Breakdown
(Ninja Tune)
Album atteso della bella canadese che aveva stupito tutti con il suo magnifico Working Class Woman del ’18. Molto derivativo e differente dal precedente, Marie si fa aiutare da Pierre Guerineau e Asaël R. Robitaille del duo Essaie pas. C’è l’elettronica quasi kitsch dell’accattivante Renegade Breakdown o echi jazzy à la Anna Domino in Just my Head. Ne parleremo presto con lei.
Autechre
Sign
(Warp / Self)
Come sempre per il duo mancuniano le informazioni sono ridotte all’essenziale, come le loro sempre magnifiche grafiche. E ancora, Sign – che segue a 2 e 4 anni di distanza le NTS Sessions e elseq 1–5 – ci fa capire che sanno ancora lavorare sulle emozioni con pochi tocchi. Un esempio: si 00 ha un andamento estraniante e liquido, esc desc è sospesa tra il fiabesco e l’orrido.
Novembre 2020
Ela Minus
Acts of Rebellion
(Domino / Self)
La colombiana Ela – che si è fatta le ossa in una band hardcore e ha studiato alla Berklee College of Music – parla di politica, di libertà collettiva e personale mentre il sound s’ispira all’electro più scura e alla techno meno muscolare. C’è un po’ di Crystal Castles, un tocco di Ellen Allien, ma alla fine Ela ha già una bella personalità. Gran debutto, gran 2020.
Pole
Fading
(Mute / Self)
Dopo un silenzio durato ben un lustro, il producer berlinese Stefan Betke torna nel 2020 con un album che ridà brillantezza ai generi usati nelle sue produzioni: ambient, dub e techno. Trattati con un grande senso melodico e in questo caso velati di melanconia, forse ispirati dalla perdita progressiva della madre per demenza senile.
Róisín Murphy
Róisín Machine (Skint / BMG)
Bello quanto il suo album d’esordio da solista Ruby Blue di oramai 15 anni e fa ricco di canzoni che sarebbero pronte per il dancefloor. L’abbiamo intervistata nel numero di novembre e potete rileggerla qui