Internazionalizzazione, Enzo Mazza (FIMI): «Costruire una strategia unitaria»
Oggi gli artisti italiani hanno di fronte una platea potenzialmente globale. Per il CEO di Fimi il problema è quello di unificare gli sforzi del music export in un’unica grande operazione
Una volta quello dell’export delle produzioni musicali italiane all’estero era appannaggio di pochi grandi nomi consolidati. La distribuzione, legata al trasporto fisico di CD, era complicata. Le collaborazioni con artisti stranieri, pochissime. Ma la digitalizzazione della musica ha rimesso tutto in gioco. Grazie allo streaming anche gli artisti italiani hanno di fronte una platea potenzialmente globale, non più interessata al solo mondo anglosassone (vedi alle voci reggaeton e K-pop, per citare i casi più eclatanti degli ultimi anni). Anche i contatti fra artisti sono oggi