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Pioneer DJ e il primo Virtual DJing al Sónar con Danny Avila

Una nuova tecnologia decisamente interessante e rivoluzionaria è stata presentata durante il Sonar +D, l’appuntamento per i professionisti del settore (e non solo da quest’anno). Protagonista il DJ andaluso che si è esibito con TRIBE VR, un set Oculus e controller e basta

Autore Billboard IT
  • Il27 Giugno 2022
Pioneer DJ e il primo Virtual DJing al Sónar con Danny Avila

La presentazione di Tribe VR durante il Sonar. Foto: ufficio stampa Pioneer

PioneerDJ ha presentato il primo VR Virtual Djing realizzato con la tecnologia Tribe VR di cui è official partner. Questa tecnologia cambia la prospettiva delle performance, permettendo ai dj di poter realizzare i propri set immersi completamente in un ambiente virtuale in grado di simulare un setup con i CDJ3000 che vengono riprodotti fedelmente, sia esteticamente che per le funzionalità. Il tutto controllabile con un set Oculus e i suoi controller.


Durante il Sonar +D è stato trasmesso un dj-set in diretta realizzato dal Dj andaluso Danny Avila che ha mostrato al mondo le potenzialità di questo strumento.



Immaginate di non dover più muovere fisicamente gli strumenti per realizzare i set. Di poterli integrare virtualmente con qualsiasi oggetto software (come fossero dei plugin). Di poter assistere ad un back-to-back con due Dj fisicamente distanti tra loro ma che possono interagire con lo stesso pubblico.
Infine, di poter eliminare la barriera fisica della console nel contesto del palco. E di poter quindi usufruire di una presenza libera nella gestualità e nel movimento.


La demo a cui abbiamo assistito toglie lo spazio all’immaginazione e rende queste potenzialità reali. Apre sicuramente un mondo di nuove strade creative per la costruzione dei set, sia dal punto di vista collaborativo tra artisti che di running dello show.


Lo show di Danny Avila in collaborazione con PioneerDJ


Non sappiamo quanto della bravura di Danny nell’utilizzo del sistema abbia contribuito a farci percepire come semplice l’utilizzo di un insieme di device così tecnologici. Un’attività come quella del mixing che già nella sua versione reale ha le sue complessità. Ma quello che abbiamo visto è un prodotto che, seppur non maturo, non sembra avere grosse barriere di ingresso.


Certo è che la mescolanza tra i due mondi (il reale e il virtuale) occuperanno un ruolo sempre più importante nel mondo dell’intrattenimento. E (come capita spesso al Sònar) un pezzetto di futuro è stato appena rivelato.

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