La Biennale Musica di Venezia ha annunciato il programma
Il Festival internazionale della musica contemporanea si svolgerà dal 26 settembre all’11 ottobre
Sono oltre 200 gli appuntamenti in programma con 72 novità e 600 artisti provenienti da 30 Paesi diversi
che si ritroveranno nella Serenissima per i Festival di Teatro, Danza e Musica. La Biennale di Venezia ha annunciato i programmi delle tre manifestazioni che si svolgeranno a partire da giugno fino a ottobre. Il Festival internazionale della musica contemporanea si terrà in autunno (26 settembre – 11 ottobre) e anche quest’anno è diretto da Lucia Ronchetti. «In 16 giorni di concerti ed eventi teorici, il Festival cercherà di analizzare il significato della musica quale linguaggio autonomo, entrando nel laboratorio dei compositori e degli interpreti più rigorosi e inventivi che elaborano partiture, programmi, codici e performance, senza alcun riferimento extra-musicale e senza riferimenti visivi» spiega la direttrice. Il festival si articolerà in dieci sezioni.
La sezione Polyphonies e Assolo
Polyphonies porterà alla Biennale Musica di Venezia complesse composizioni per orchestra, con solisti e trattamento elettronico. I concerti in programma sono tre, tra cui l’Orchestra del Teatro La Fenice insieme all’Ensemble Modern, Tito Ceccherini sul podio, che presenta le prime italiane del Leone d’oro alla carriera Rebecca Saunders (Wound) e Unsuk Chin (Shards of Silence).
Assolo è invece una sezione incentrata su raffinate e virtuosistiche composizioni strumentali, secondo l’idea concettuale che la scrittura per strumento solista possa rendere un’espressione completa dell’estetica di un compositore. Tra gli ospiti ci saranno il pianista francese Bertrand Chamayou che eseguirà pagine della letteratura pianistica di George Benjamin e Unsuk Chin e la pianista giapponese Chisato Taniguchi che sarà interprete di una selezione di Alberto Posadas. Da segnalare anche la violista americana Hannah Levinson.
Listening/Hearing e Sound Structure
Alla Biennale Musica di Venezia ci sarà lo spazio installativo Listening/Hearing dedicato all’ascolto individuale. Sarà realizzato durante tutto il festival nelle Sale d’armi e dell’Arsenale, con la diffusione del suono curata dal compositore e sound engineer Thierry Coduys. Questo antro sonoro presenterà opere di musica elettronica digitale e acusmatica, composte in studio o generate in concerto con tecnologie innovative. Ci saranno opere di compositori provenienti da tutto il mondo come Dmitri Kourliandski (Mosca), Patricia Kopatchinskaja (Chișinău), Natasha Barrett (Norwich), François J. Bonnet (Parigi) e Hanna Hartman (Uppsala). E poi ancora Mattia Parisse (Terni), proveniente da Biennale College, John Zorn (New York), Ali Nikrang (Teheran).
La sezione Sound Structures è dedicata a vaste composizioni che esplorano la natura fisica del suono
conducendo il pubblico in un viaggio immersivo all’interno della realtà delle emissioni acustiche.
Verranno eseguiti due capolavori per percussioni. Il primo è Le Noir de l’étoile di Gérard Grisey con l’ensemble ET-ET, insieme a Federico Tramontana e Alexsandra Nawrocka. Poi ci sarà la prima italiana di Tutuguri VI- Kreuze di Wolfgang Rihm con il collettivo tedesco Christian Benning Percussion Group, che eseguirà anche la prima assoluta, commissionata dalla Biennale, del compositore israeliano-palestinese Samir Odeh-Tamimi.
La sezione presenta anche una performance della Venice Baroque Orchestra diretta da Andrea Marcon e un concerto dell’Ensemble Modern che unisce il Leone d’oro Rebecca Saunders con la prima italiana di Skull e un pezzo per percussioni della compositrice di Hong Kong Alice Hoi-Ching Yeung.
La sezione Absolute Jazz
Absolute Jazz porterà alla Biennale di Venezia dei solisti di diversa provenienza culturale che fanno riferimento al linguaggio jazzistico nella loro ricerca improvvisativa. Saranno in scena Georg Vogel con il suo Claviton, la compositrice libanese Layale Chaker con il suo violino a sei corde, il trombettista statunitense Peter Evans e il percussionista, pianista e compositore americano Tyshawn Sorey.
Collegata in qualche modo al jazz è anche la sezione Counterpoints che proprone i grandi meccanismi contrappuntistici presenti nell’ambito della scrittura attuale. Ci saranno, tra gli altri, due lavori fondanti della compositrice russa Galina Ustvolskaya eseguiti dalla violinista Patricia Kopatchinskaja e dal pianista Markus Hinterhäuser. Il quartetto francese Quatuor Béla presenterà invece una prima assoluta, commissionata dalla Biennale, di Tristan Murail e una di Hristina Susak, giovane compositrice serba di Biennale College.
Altra sezione sperimentale è Musica Reservata, un “concetto di elaborazione compositiva ideato nel Rinascimento. Sarà l’occasione per presentare dei lavori di ricerca ambiziosa per uno strumento o piccolo ensemble strumentale di virtuosi.
Solo Electronics e Pure Voices
Solo Electronics comprende tre concerti che si svolgeranno nel Padiglione 30 di Forte Marghera con
pubblico in piedi e libero di muoversi con rinomati protagonisti dell’elettronica sperimentale e
tecnologie sofisticate. Ci saranno le esibizioni live del compositore e chitarrista irlandese Sam Barker,
il sound artist canadese Tim Hecker, la dj tedesca di origini mozambicane Cecilia Tosh. E poi anche la performance di Richard Devine, producer di Atalanta, Pan Daijing, musicista e artista cinese di stanza a Berlino, e Søs Gunver Ryberg, artista danese, un concerto che rinnova la collaborazione con il CTM di Berlino.
Pure Voices è invece una sezione volta a suggerire la possibilità che la musica vocale, se legata a un testo rarefatto e destrutturato, distillato dalla sua portata semantica e comunicativa, possa dare origine a progetti di musica pura, conducendo l’ascoltatore a un’esperienza estatica e meditativa. Nella Basilicadi San Marco, il Coro della Cappella Marciana diretta da Marco Gemmani eseguirà lo Stabat della compositrice svedese Lisa Streich accanto allo Stabat Mater di Pierluigi da Palestrina e allo Stabat
Mater di Giovanni Croce. Catherine Simonpietri dirigerà l’ensemble vocale parigino Sequenza 9.3,
interprete di un programma dedicato alla musica vocale assoluta, con lavori della compositrice lettone
Santa Ratniece, della compositrice lituana Justė Janulytė e di Arvo Pärt.
Le tavole rotonde alla Biennale Musica di Venezia
Tavole rotonde, incontri teorici e conferenze dei protagonisti del Festival con ospiti internazionali
costituiscono la sezione di Ricercare, per riflettere sui diversi aspetti del lavoro compositivo ed
esecutivo in relazione al concetto di Musica assoluta. Gli incontri si svolgeranno tutte le mattine nella
Biblioteca ASAC”. Per il quarto anno giovani musicisti under 25, provenienti dai Conservatori italiani, sotto la guida del pianista e organizzatore Oscar Pizzo, assegneranno il Premio alla miglior composizione e il Premio alla miglior performance tra quelle in programma.