Per apprezzare fino in fondo Colapesce Dimartino serviva un’orchestra
Accompagnato solamente da un’orchestra sinfonica, in occasione del concerto al Ravenna Festival il duo ha dimostrato quanto vale la loro musica
Di recente Colapesce Dimartino si sono esibiti in concerto accompagnati da un’orchestra sinfonica di 35 elementi. È la prima volta che il duo di cantautori siciliani realizza un live del genere – tenutosi tra le mura dell’iconico Pavaglione di Lugo, cittadina in provincia di Ravenna che ospita questa suggestiva piazza circondata da portici.
L’inizio del live
L’orchestra La Corelli era diretta da Davide Rossi, violinista e produttore che in passato ha lavorato con Goldfrapp, Verve e Coldplay, e che aveva già collaborato con Colapesce Dimartino – ad esempio gli archi della cover di Povera Patria di Franco Battiato, presentata al Festival di Sanremo 2021, erano stati arrangiati da lui, come anche Splash e Musica leggerissima.
L’evento era parte della rassegna del Ravenna Festival, manifestazione che da oltre trent’anni ricama un cartellone eterogeneo e mai banale, capace di proporre concerti per nulla scontati, proprio com’è stato quello di Colapesce Dimartino la sera del 28 giugno.
Durante il live il duo ha presentato oltre dieci brani del proprio repertorio, riarrangiati per l’occasione dallo stesso Davide Rossi. L’evento si è aperto con la canzone 30.000 Euro – dall’ultimo album Lux Eterna Beach, il secondo lavoro firmato insieme dai due cantautori, dopo anni di carriere soliste. Il brano, nella sua versione sinfonica, ha saputo trasportare immediatamente il pubblico in una dimensione intima ma avvolgente, che a farci caso ha contraddistinto buona parte del concerto, e che ha consentito di apprezzare ulteriormente tutte le sfaccettature e la profondità dei pezzi proposti.
Colapesce Dimartino e l’orchestra La Corelli hanno poi proseguito con Sesso e Architettura, dimostrando – dall’altro lato – di riuscire a coinvolgere il pubblico anche senza il supporto di una band vera e propria. In generale, in scaletta sono stati alternati in maniera intelligente le reinterpretazioni di brani tratti dall’album I Mortali² (tra cui Rosa e Olindo) e dei pezzi più recenti di Lux Eterna Beach, incluso l’ultimo singolo Innamorarsi Perdutamente Non è Mai un Affare, così come la versione in italiano di Born to Live di Marianne Faithfull.
Com’è andato il concerto di Colapesce Dimartino al Ravenna Festival
Colapesce Dimartino, vista l’occasione irripetibile, non si sono però tirati indietro nell’eseguire i loro due brani più famosi. La versione sinfonica di Musica Leggerissimaè stata la prova ultima di quanto questa canzone pop sia orecchiabile e ben confezionata. Presentata al Festival di Sanremo 2021, Musica Leggerissima è forse il brano che più di tutti ha fatto scoprire al pubblico generalista il resto della produzione di Colapesce Dimartino. Lo stesso vale per Splash, che anche nella sua versione sinfonica è riuscita a fare breccia sui presenti.
Il pubblico della serata era molto variegato, e includeva sia giovanissimi che persone anziane, a dimostrazione di quanto il Ravenna Festival – proponendo questi eventi di per sé unici – sia una kermesse capace di unire e includere diverse tipologie di ascoltatori, che in altre manifestazioni non probabilmente si incontrerebbero.
La cosa più rischiosa fatta da Colapesce e Dimartino durante il concerto è stata la cover di Bandiera Bianca di Franco Battiato, un pezzo per niente semplice da reinterpretare. I due cantautori hanno scelto di presentarla in versione del tutto acustica, eseguendola in chiusura dopo Toy Boy e I Marinai (feat. Ivan Graziani),con un finale in crescendo che ha coinvolto fortemente il pubblico, in uno dei momenti più toccanti ed emozionanti della serata.
I numerosi spettatori, visibilmente emozionati, hanno risposto con un lungo applauso e cori spontanei. Colapesce Dimartino, infine, non hanno mancato di interagire con i presenti, scherzando molto e raccontando aneddoti – come il fatto che il brano Innamorarsi Perdutamente si sarebbe dovuto chiamare Belle Minchiate. La complicità tra i due artisti, sia a livello musicale che umano, è stata palpabile, creando un’atmosfera intima nonostante la grande affluenza.
La qualità del festival
Si può dire che la performance unica di Colapesce Dimartino ha rappresentato uno dei momenti clou del Ravenna Festival 2024: la perfetta fusione tra musica sinfonica e pop, ambiente e pubblico ha creato un evento di grande impatto, capace di farsi ricordare, confermando il duo siciliano come una delle realtà più brillanti della scena musicale italiana contemporanea.
Allo stesso tempo, la serata ha dimostrato quanto il Ravenna Festival abbia le spalle larghe e l’autorevolezza per proporre concerti così esclusivi. Una manifestazione, questa, da continuare assolutamente a tenere d’occhio, anche e soprattutto da parte dei più giovani. Non a caso, la kermesse proseguirà tra le altre cose proponendo il live dei Calexico il 5 luglio, tra le mura del suggestivo Palazzo San Giacomo di Russi.
Articolo di Luca Gorini