I suoni del mondo a Barcellona: il futuro passa da SonarXS
Una programmazione del Sónar appositamente dedicata ai talenti emergenti, provenienti da ogni parte del mondo. Abbiamo intercettato alcuni di loro
In un cartellone apposito, una programmazione dedicata ai talenti emergenti di tutti gli angoli del mondo: è il SonarXS, uno dei momenti più divertenti, elettrizzanti ma anche da scoprire durante la tre giorni del prossimo Sónar Festival (18-20 luglio). Ne abbiamo approfittato per chiedere a una manciata delle nuove promesse che arriveranno da ogni parte del pianeta di farsi conoscere un po’ prima dell’atteso evento.
«SonarXS è davvero la nostra risposta al modo in cui internet ha rivoluzionato e totalmente democratizzato la produzione, la registrazione e le performance musicali – ci ha spiegato Enric Palau, co-fondatore e co-direttore del Sónar – Nel 2016 e nel 2017 notammo che c’era tantissima nuova musica buona in giro, così come artisti con solide fanbase che usavano internet come seconda casa. Era come un ritorno all’etica do-it-yourself dei primi anni dell’elettronica, ma senza limitazioni di genere. Ne fummo così elettrizzati che creammo un palco apposito per questi artisti al Sónar by Day del 2017 ed è rimasto da allora uno dei nostri stage preferiti. Ospita di tutto, dalla trap alla club music fino al reggaeton e al noise, con una vibe unica che non troverete da nessun’altra parte».
Ha$lopablito
Non definite la sua musica latin trap. In realtà questo giovane artista, che ha fatto parte del seminale collettivo Changua Boyz Crew, propone un sound ricco di sample di musica salsa, g-funk, condito da potenti bassi trap che fa da esplosivo tappeto sonoro alle sue liriche appuntite e lucidissime.
Ci descrivi la tua musica?
Difficile… Potrei dire trap ma il mio stile ha qualcosa di bizzarro, divertente, talvolta con testi che vanno dritti al sodo parlando delle cose che non vanno a Bogotá, come studiare senza tanti soldi per coprire le spese. Sono testi che parlano di problemi comuni a tanti ragazzi e persone delle classi sociali medie nel mondo. Mi piacciono la musica colombiana e la salsa, combinarle con i beat e mescolarle con lo slang locale.
Ci racconti come hai iniziato a fare musica?
Ero annoiato, presi una penna e un taccuino e cominciai a scrivere… Poi mi venne voglia di scrivere su un’auto dei miei sogni visto che ero esasperato dai trasporti locali. Ci ho messo su dei beat scovandoli in rete e ci ho rappato sopra. I miei amici l’hanno ascoltato e mi hanno spinto a pubblicare questa cosa. Adesso penso a questo brano come un inno sulla mia città!
I pro e i contro di Bogotá?
Amo tutto lo street food che puoi trovare qui: è economico, grasso ma assolutamente delizioso, un regalo divino. E nella downtown di Bogotá puoi trovare qualsiasi cosa tu cerchi: se non la trovi vuol dire che non esiste. Non mi fa paura camminare per le strade della mia città, l’unica cosa che mi rende insicuro è il trasporto pubblico TransMilenio… Comunque è fra le maggiori ispirazioni per le mie canzoni.
Che scena musicale c’è a Bogotá?
Qui la scena musicale è cambiata tanto dal 2010 circa. Secondo me ci sono due tipologie di artisti: la prima raggruppa tutte quelle band e artisti che dal 2009 hanno cercato di imporsi e in parte ce l’hanno fatta sia localmente che fuori dai nostri confini; poi c’è un altra fetta di artisti – incluso me – che fanno parte della freschissima nuova onda.
Quali sono i tuoi artisti preferiti adesso?
Adoro gli Aerophon Crew. Mi piacciono molto anche Jhay Cortez, un artista veramente completo. Poi sono ottime band: Nicolás y Los Fumadores, Quemarlo Todo por Error e Aguas Ardientes.
Un tuo sogno nel cassetto?
Registrare il remix di Merchopercho con i featuring, tra gli altri, di: Crudo, Métricas Frías, YG, 50 Cent, Snoop Dogg, Bad Bunny, Pimp Flaco & Kinder Malo, Jesse Baez, Milli Vanilli, Backstreet Boys, Nicki Minaj, J Balvin…
Che cosa ci dobbiamo aspettare dal tuo show al SonarXS?
Quello che veramente siamo capaci di fare: uno spettacolo che non ti lascia fermo un’istante e che ti farà sorridere e ti ecciterà dal primo secondo all’ultima strofa.
Jesse Baez
Alla base della diffusione della musica Latinx ci sono il talento e l’etica del lavoro di artisti come Jesse Baez. Nato a Chicago e cresciuto in Guatemala, questo ragazzo sa aggiungere al suo peculiare R&B il suo particolare swag. Si è fatto anche conoscere per le sue convincenti cover di brani di Partynextdoor o The Weeknd e con il suo ultimo EP Turbo con Dillon Francis.
Ci descrivi la tua musica?
Un bel mix di R&B e urban, tutto in spagnolo.
Nato a Chicago e cresciuto in Guatemala: cosa ti è rimasto dentro di questi due luoghi?
L’essere nato a Chicago mi rende connesso senza problemi con la musica USA e crescere in Guatemala mi a reso uno vero “spanish orientales”. Avere queste due nature sin da piccolo mi pare un’ottima cosa.
Ci dai la tua definizione del genere”latinx”?
Direi che è un termine generico, ci rientra tutto ciò che è latino, spagnolo nel linguaggio… Ci sono dei sottogeneri più adeguati che si possono utilizzare per delineare meglio il sound che stai adottando.
Come sono stati i tuoi primi passi nella musica?
Ho iniziato a fare seriamente musica grazie a un gruppo di amici in Guatemala, ragazzi molto ispirati e motivati, penso che sia una generazione davvero convinta e attratta dalla musica.
Un tuo sogno nel cassetto?
Vedere una persona molto famosa che mi dice che le piace la mia musica!
Che cosa ci dobbiamo aspettare dal tuo show al SonarXS?
Quello del SonarXS sarà un setup da festival molto divertente, verrò con un po’ di amici e sarà un’esperienza piacevolissima.
Slikback
Se c’è una scena che sta ridefinendo il suono della global electronica, senza dubbio è quella che ruota attorno all’etichetta e al festival Nyege Nyege Tapes a Kampala, Uganda, che si potrebbe addirittura definire “la nuova Berlino” visto che molti produttori sono rapiti dalle produzioni di NNT. Slikback è il nome di punta e Lasakaneku, il debutto di questo giovane producer, combina i poliritmi del juke e del footwork con linee vocali elaborate e cita addirittura l’elettronica glaciale di etichette come la Planet Mu.
Ci descrivi la tua musica?
Potrei dirti che è una mistura di differenti elementi e generi che penso stiano bene assieme, anche se lontani fra loro, come la trap e il gqom.
Ci racconti come hai iniziato a fare musica?
Mi sono sempre interessato alla musica e ho sempre ammirato le sue diverse sfaccettature, oltre a scrivere testi e comporre. Fare musica era diventato anche il modo per scaricare lo stress dell’università. Ora mi so concentrare con più attenzione sullo sviluppo del mio sound.
Una tua immagine della scena musicale di Kampala?
Sono nato in Kenya ma ho iniziato il mio percorso musicale in Uganda che è uno straordinario Paese dove convivono musiche della tradizione ma anche suoni futuristici, innovativi. Lo puoi notare in maniera evidente a Kampala, dove la vita notturna non si ferma e ci sono situazioni molto variegate.
Quali sono i tuoi artisti preferiti adesso?
TSVI, Dis Fig e Sleeping Buddha.
Un tuo sogno nel cassetto?
Riuscire finalmente a mettere su una mia crew anche a Nairobi, come ho fatto altrove.
Che cosa ci dobbiamo aspettare dal tuo show al SonarXS?
Spero che la gente si diverta con lo show preparato appositamente.
Deva
Originaria della Cantabria, Deva farà il suo debutto al SonarXS. Si è formata nel Regno Unito e ad Antigua e si è fatta notare per una cover di Goosebumps di Travis Scott su YouTube. Da allora, tracce come Bounce, Checks e Nothing Forever l’hanno collocata a metà strada tra la trap e la dancehall. Afferma di impiegare tra i 7 e i 10 minuti per fare una traccia: non male, un talento da tenere d’occhio.
Ci descrivi la tua musica?
Very very extra and timeless!
Puoi spiegarci, tu che sei spagnola, perché il Sónar è così speciale?
Perché qui arrivano musicisti da ogni luogo del pianeta e non ci sono barriere culturali o di genere. L’unico codice universale qui è quello musicale e del divertimento!
Ci dai una tua definizione personale della trap?
Questo genere è diverso dagli altri in quanto i beats cambiano, sono diversi ogni volta e attraverso la trap si trattano cose di cui nessuno parla normalmente. In generale non ci sono regole.
Ci racconti come hai iniziato a fare musica?
Ho iniziato quasi due anni fa. Sentii che qualcuno intorno a me aveva uno studio, quindi ho capito come potevo mettere il culo lì dentro. Ho ottenuto quello che volevo, ho approfittato della mia opportunità e ho registrato la mia prima canzone!
Quali sono i tuoi artisti preferiti adesso?
Ocean Wisdom, J Hus, Ir Sais, Fuego, H.E.R…
Che cosa ci dobbiamo aspettare dal tuo show al SonarXS?
Sarà uno show bestiale! Voglio che la gente percepisca il potere della mia musica dall’inizio alla fine, che tutti si sentano se stessi anche se non mi conoscono!
Brat Star
Qualcuno di voi avrà pensato che il suo nome si ispiri alle bambole Bratz: tutto vero. Lei – di origini canadesi – è una delle voci più fresche nella scena underground di Berlino. I suoi mixtape e DJ set mostrano un ardito ma efficace eclettismo: sa passare dalla techno hardcore alla trap, con influenze che vanno dagli anni ’80 agli ultimi produttori. Nulla è fuori dai sui limiti.
Sei molto eclettica: è difficile definire un tuo stile?
Sì, io penso di non avere uno “stile” musicale, ma c’è un fil rouge che connette le canzoni che mixo: è invisibile ma esiste.
Sei canadese ma vivi a Berlino: cambieresti città se ci fosse l’opportunità?
Mi piace Berlino perché qui sono una perfetta sconosciuta, potrei vivere ovunque. Anzi, desidero cambiare costantemente e trovare nuovi stimoli. Davvero mi piacerebbe andare ovunque!
Mi dai una tua definizione della techno?
Non voglio trovare una definizione, trovo le definizioni di un genere una sorta di costrizione, un “atto violento”. Il punto centrale della mia vita è lasciare le cose indefinite.
Quali sono i tuoi artisti preferiti adesso?
Decido cosa mi piace e cosa non mi piace praticamente ogni giorno… Ma un’artista che rimane nel mio cuore ed è una parte importante della mia identità è Jim Morrison.
Un tuo sogno nel cassetto?
Esibirmi con una band, ma non so se una band vuole avere me…
Che cosa ci dobbiamo aspettare dal tuo show al SonarXS?
Sinceramente? Non ne ho idea, ma di sicuro qualche canzone inedita!