James Blake porta “Piano Solo” a Torino: cinque motivi per non perderlo
Mercoledì 2 luglio, alle OGR di Torino, l’artista inglese si esibirà in un live speciale col pianoforte

Siamo abituati a pensare e ascoltare alla musica di James Blake come a un insieme variegato di generi che si intersecano tra loro. Soul, pop, rap, R&B, tutti tenuti uniti da un fil rouge elettronico. L’artista britannico negli ultimi anni non si è mai fermato. Nel 2023 usciva Playing Robots Into Heaven, una sorta di ritorno alle origini dopo la svolta più intimistica e catautorale di Friends That Break Your Heart (2021). Poi il joint album, a suo tempo totalmente inaspettato, con Lil Yatchy intitolato Bad Cameo e uscito all’incirca un anno fa. Nel mezzo James Blake si è sibito più volte in Italia e in varie vesti: il prossimo 2 luglio alle OGR di Torino ne mostrerà una ancora diversa, portando il suo show Piano Solo. Qualcosa che in parte sarà simile a quanto abbiamo visto l’estate scorsa in Toscana.
Ecco cinque motivi per cui è un evento da non perdere.
Il pianoforte
Ascoltare James Blake in versione piano e voce è sempre un’emozione unica. Lo spettacolo che porterà a Torino, si preannuncia qualcosa di speciale e profondamente intimo. Non ci sarà elettronica (o quasi) e ogni canzone verrà spogliata e reinterpretata con il pianoforte. Gli arrangiamenti inediti saranno sullo stile di quello pubblicato nel 2021 di Friends That Break Your Heart.
Retrogade in versione acustica
Se già di per sè è un brano che ha segnato gli anni Dieci, ascoltarlo senza loop station e nella sua forma più primitiva e vicina alla fase iniziale di scrittura è come se annullasse ogni tipo di distanza. Retrogade, contenuta nel suo secondo album Overgrown, è un pezzo immancabile in scaletta e allo stesso tempo uno di quelli di cui non ci si stanca mai.
Le cover
Nei suoi due show intimi dello scorso dicembre alla Round Chapel di Hackney a Londra, James Blake ha inserito in scaletta diverse cover, alcune delle quali anche registrate e pubblicate durante della sua carriera. Da Never Dreamed You’d Leave in Summer di Stevie Wonder, fino A Case of You di Joni Mitchell e Barbie Girl degli Aqua. Quando parliamo di evento unico, ci riferiamo anche a questo aspetto: la setlist può riservare delle sorprese.
Godspeed
A meno di cambiamenti dell’ultima ora, oramai è un appuntamento fisso delle scalette dei suoi concerti. Rientra solo in parte nella categoria cover, in quanto il brano originale di Frank Ocean è stato coprodotto e coscritto da lui. Bastano gli accordi di pianoforte e quel momento di silenzio prima del primo verso I will always love you per trasportarti altrove.
L’interazione con il pubblico
Scorrendo su Reddit i commenti dei fan che si scambiano delle opinioni sui rari show di Piano Solo c’è un aspetto ricorrente. In molti apprezzano il diverso approccio di James Blake con il pubblico in queste occasioni: più aperto e disposto addirittura in alcuni casi a un vero e proprio Q&A con i presenti. Beh, preparatevi qualche domanda che non si sa mai.