A Barcellona abbiamo assistito a un concerto very hot di Romeo Santos: il king della bachata

«Romeo Santos é un uomo fortunato» ci dice il tassista che ci carica su dopo la fine del concerto di Barcellona. «Tutte les mujeres lo amano!». Tutto vero e capirete meglio dopo aver letto questo reportage.
Romeo Santos arriva in Catalogna dopo 87 concerti del suo tour mondiale Formula, Vol. 3. La serie di date conta più di un milione di biglietti venduti, con una sfilza di impressionanti sold out consecutivi. Quello alla Fira de Barcelona è il momento dell’ultima fecha del año, la numero 88. Davvero una festa, perché Romeo Santos è un “King”, come Elvis, ma della bachata.

Newyorkese di nascita, Romeo Santos è cresciuto per l’esattezza nel Bronx, quartiere popolato storicamente da una maggioranza centro-sudamericana. Infatti, è per metà di sangue domenicano e metà portoricano. La sua carriera è iniziata con il gruppo Aventura e nel 2011 decise di intraprendere la strada da artista solista con l’uscita del suo album Formula, Vol. 1.

Nel corso di pochi anni Romeo Santos ha collaborato con le maggiori star del genere e non solo: Enrique Iglesias, Carlos Santana, Usher, Bad Bunny, Nicky Jam e Pittbull. Nell’ultimo disco Formula, Vol. 3 ci sono nomi altrettanto illustri come Rosalía e Justin Timberlake, senza dimenticare la superhit di quest’anno x si volvemos con Karol G.

Romeo Santos a Barcellona: uno show hot tra vasche da bagno e troni luccicanti

Il concerto parte nel momento in cui la folla viene sommersa dal suono familiare e locale della voce di Rosalía – ahimé non presente in carne ed ossa – che segna l’inizio di El Pañuelo una delle migliori composizioni di Formula, Vol. 3. Tutti la recitano come se fosse un salmo laico. Prima dell’entrata in scena del King, dentro gli enormi spazi della Fira de Barcelona, le latinas scattano come pantere per non perdere quei 10 cm che permettono di essere più vicini possibile al palco.

Romeo Santos arriva sul palco lanciando sguardi killer verso il pubblico e inizia così uno show perfetto. Non solo l’ex Aventura canta per ben due ore e mezzo con quella sua voce facilmente riconoscibile, quasi un falsetto setoso, ma lo fa con stile, bravura e una presenza scenica che è la quintessenza della liturgia di uno show di latin music che si rispetti. Un tocco di sensualità e uno di eccessi scenografici. Sul palco sfilano una serie di accessori scenografici che farebbero invidia un un “re delle cerimonie” partenopeo. Si passa da un luccicante trono d’argento a un’enorme vasca da bagno.

Romeo Santos coinvolge le “romesitas” (le sue fan) invitandole a cantare con lui e porgendo il microfono dorato dal palco. Arriva il momento della sua “solita” mossa: invita una fan fortunata a cantare con lui Un beso e poi, come vuole la tradizione, scende dal palco e sceglie un’altra spettatrice, quella più fortunata di tutte, che riceve un bacio da lui. Canta Bebo recitandola e, mentre intona Noche de Sexo (Wisin y Yandel) prende a spinte di bacino uno sgabello. Il concerto prosegue sciorinando le super hit e le canzoni del ultimo album come Siri, Perro, Suegra e Solo Con Migo.

Un trono d’argento per il King della bachata

A un certo punto del concerto di Romeo Santos a Barcellona, appare un trono d’argento sul palco. I musicisti si prendono una meritata pausa – senza lasciare il palco ovviamente – mentre l’artista canta a
cappella seduto sul trono. Fa scegliere al pubblico le canzoni da eseguire, chiedendo «nueva o vieja?». Il climax arriva sul finale quando, quando dopo aver salutato il pubblico con la canzone degli Aventura Obsesión, ritorna sul palco immerso nella vasca da bagno. Il suo petto nudo si scorge tra i petali blu che
condiscono la scenografia sexy.

Romeo Santos finisce il concerto vestito in un completo di pelle rossa, cantando Propuesta Indecente mentre la sala bollente viene avvolta da una esplosione di coriandoli ed effetti pirotecnici. Poi sparisce dal palco facendo il segno di un cuore con le sue mani e guardando il pubblico. E come canta in Eres Mia: «You know your heart is mine and you’ll love me forever». Ha ragione. Dopo questo concerto, per molti sarà cosí.

Un ringraziamento a Charlotte Nielsen