Interviste

Amazon Music Live: modi e strategie delle dirette streaming dal Primavera Sound (e non solo)

Anche grazie alle sinergie con realtà sorelle come Twitch e Amazon Prime Video, il live streaming è uno dei fronti su cui la piattaforma investe più massicciamente. Abbiamo fatto un giro “dietro le quinte” al Parc del Fòrum di Barcellona per saperne di più

Autore Federico Durante
  • Il3 Giugno 2023
Amazon Music Live: modi e strategie delle dirette streaming dal Primavera Sound (e non solo)

I Ghost sull'Amazon Music Stage al Primavera Sound di Barcellona (foto di Sergio Albert)

La settimana scorsa illustravamo le modalità di fruizione delle dirette streaming di Amazon Music dal Primavera Sound di Barcellona. Adesso che abbiamo la fortuna di vedere “sul campo” quello che succede al Parc del Fòrum è il momento di capire di più su quest’area di attività su cui la piattaforma investe così massicciamente.

I livestream di Amazon Music, ovvero: la televisione reinventata

Diamo qualche numero. Le dirette streaming di Amazon Music coprono cinque palchi, i più importanti: i main stage “gemelli” Estrella Damm e Santander e gli stage Cupra, Ron Brugal e – ovviamente – Amazon Music (dove peraltro stasera si esibiranno i Måneskin). Ogni palco è ripreso da un numero di telecamere che varia dalle cinque alle dieci.

Fra operatori, registi, tecnici di produzione, host, informatici, traduttori, le persone che lavorano contemporaneamente alle dirette sono nell’ordine delle centinaia, ci riferisce una fonte di Amazon Music. Con un risvolto autenticamente globale: la sottotitolazione in spagnolo delle interviste viene fatta (manualmente) da traduttori simultanei in Cile, mentre la codificazione per Twitch del segnale video trasmesso dalla regia presente in loco al Primavera Sound viene fatta in Svizzera, a Zurigo.

È la televisione reinventata, insomma. Stesso volume di produzione, stesso livello tecnico, ma niente palinsesto (non in senso tradizionale, perlomeno) e tutto orientato a una dimensione social come quella di Twitch.

Alison Goldfrapp Amazon Music - Primavera Sound - foto di Eric Pamies
Alison Goldfrapp sull’Amazon Music Stage al Primavera Sound 2023 (foto di Eric Pamies)

L’intervista a Kirdis Postelle e Claire Imoucha

Dopo il giro nella “stanza dei bottoni” (il truck che ospita la regia) delle dirette streaming di Amazon Music al Primavera Sound di Barcellona, incontriamo Kirdis Postelle (Global Head of Artist Marketing) e Claire Imoucha (Head of Music Industry di Amazon Music Spagna) per conoscere più da vicino le strategie sottese a queste progettualità.

L’interesse per le dirette streaming sembrava qualcosa destinato a svanire con la fine della pandemia. È interessante che Amazon Music, invece, scelga di puntare su questo proprio ora. Come mai?

Kirdis Postelle: Come tutti, anche noi inizialmente abbiamo pensato che con la ripresa degli spettacoli in presenza la fruizione dei livestream sarebbe diminuita. Invece, quando per esempio abbiamo trasmesso i concerti di Maluma a Medellín e di Kendrick Lamar a Parigi, abbiamo constatato che era un ragionamento fallace. I fan volevano semplicemente vedere i loro artisti preferiti, sentirsi parte di quell’esperienza. Così abbiamo capito che – sia per i fan che per gli artisti – avremmo dovuto continuare a investire sulle dirette streaming.

Ci puoi anticipare qualcosa sui progetti futuri?

KP: Quest’anno sono in programma i livestream di otto festival, e speriamo di farne ancora di più nel 2024!

Il concerto di Elodie a Milano è stato il primo evento trasmesso in diretta streaming da Amazon Music. So che era ripreso da 18 telecamere: è chiaro che in generale si tratta di produzioni di alto livello.

Claire Imoucha: Il Primavera Sound 2023 è trasmesso su Prime Video e su quattro canali Twitch di Amazon Music. Sono ripresi diversi palchi, non solo i due main stage.

KP: Ci sono tante telecamere che riprendono i live, ma facciamo anche con telecamera singola, se si addice di più alle richieste dell’artista.

E oltre ai concerti vengono anche trasmesse interviste e riprese di backstage, giusto?

CI: Sì, c’è una scaletta di interviste con gli artisti alternate al programma dei live.

KP: Ed è una trasmissione lineare: quando non riprendiamo un concerto passiamo a un’intervista e, finita l’intervista, passiamo a un altro concerto.

Amazon Music come seleziona gli eventi da trasmettere in live streaming? Qual è la strategia?

CI: Posso parlare del Primavera. Abbiamo iniziato l’anno scorso con un progetto più limitato, con un booth più piccolo e la diretta solo sul canale Twitch spagnolo. I risultati furono buoni, così ci siamo espansi in ciò che vedi oggi.

KP: In generale è una questione di opportunità. Quando abbiamo iniziato a coprire i festival in live streaming, non è che li abbiano scelti sulla base del numero di spettatori. Piuttosto si tratta di sposarne il taglio artistico e cercare di intercettare le aspettative del pubblico.

Non tutte le piattaforme digitali possono contare su servizi di streaming sia audio che video. Questo è un aspetto peculiare di una realtà come Amazon: quali sinergie si possono creare fra Amazon Music e Amazon Prime Video?

KP: Prima di tutto proprio le attività di live streaming. Quando abbiamo iniziato le facevamo solo sui nostri canali Twitch: prima solo quello americano, poi tramite dieci canali globali. Ci fu l’opportunità di trasmettere il concerto di Kanye West e Drake a Los Angeles: in quell’occasione Prime Video si unì all’operazione, e la sinergia si è sviluppata a partire da allora.

Kirdis, hai contribuito a lanciare il programma Breakthrough di Amazon Music. Raccontaci com’è nato e come vengono selezionati e supportati gli artisti che ne fanno parte.

KP: In realtà fu lanciato appena prima che entrassi in Amazon Music. Per noi è importante supportare gli artisti emergenti in modo significativo. Il supporto varia dai 6 ai 18 mesi. È un’opportunità per stringere una vera partnership con l’artista, capire di cosa ha bisogno ed emergere nel modo migliore. Vogliamo aiutarli a costruire le loro campagne, anziché offrire qualcosa di preconfezionato.

CI: Io, come Kirdis, vengo dal mondo delle case discografiche. Sappiamo che gli artisti emergenti hanno davvero bisogno di un supporto. Ora che lo vedo “dall’altra parte della barricata”, capisco che è nostra responsabilità fornire quel supporto e l’opportunità di raggiungere un pubblico più ampio.

Ricevete le candidature da artisti e label o li selezionate voi direttamente?

KP: Entrambe le cose, è un’interazione. Label e artisti ovviamente conoscono Breakthrough e fanno proposte in tal senso. Il nostro team allora si interroga su quali siano gli artisti ai quali possiamo essere più utili.

CI: Oltretutto vogliamo che si formi un vero e proprio lavoro di squadra con l’artista e la sua label.

Un altro prodotto editoriale importante per Amazon Music è il format Amazon Originals. Cosa potete anticiparci per il futuro?

CI: Per noi di Amazon Music Spagna, Originals è una grossa opportunità per tutti. Ci teniamo molto, e non ne facciamo tantissimi qui in Spagna, solo in occasione di momenti come Natale, l’estate, il pride, la festa della donna e così via. E abbiamo riscontrato grande attenzione da parte dei fan degli artisti coinvolti e anche da persone che magari hanno scoperto quegli artisti proprio per l’occasione.

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