Interviste

Amazon Music al Primavera Sound: «Obiettivo è far crescere sempre di più lo streaming live»

Abbiamo intervistato Kirdis Postelle (direttrice di Global Content e artsit marketing) e Claire Imoucha (head of Amazon Music Spagna) per capire quanto stia diventando importante per l’azienda seguire gli eventi dal vivo. Spoiler: moltissimo

Autore Silvia Danielli
  • Il1 Giugno 2024
Amazon Music al Primavera Sound: «Obiettivo è far crescere sempre di più lo streaming live»

Amazon Music al Primavera Sound 2024 a Barcellona: la stanza di controllo per lo streaming live

Il colpo d’occhio è impressionante. Una sessantina di monitor, computer, consolle con migliaia di pulsanti come se si dovesse mixare un pezzo. E in effetti si deve mixare: non musica ma le riprese dai 5 palchi del Primavera Sound per i canali Prime Video e Twitch di Amazon Music, molti concerti in diretta, più interviste ai protagonisti con gli host presenti. Siamo nella sala di controllo di Amazon Music dove vengono gestite le 31 telecamere posizionate sui 5 palchi del festival per poter assicurare la diretta della maggior parte dei concerti che si tengono a Barcellona da giovedì 30 maggio a sabato 1 giugno.

Tutto questo «non per far dire alle persone “che peccato che ci siamo persi questi live”. Ma anzi: per fare rivivere loro le emozioni che hanno provato dal vivo o per avvicinare il più possibile gli artisti ai loro fan tramite lo streaming», come ci spiega Mish Mayer (Head of Production & Creative in Europa).

Il punto della questione è proprio questo. Lo streaming dei concerti sembrava averci salvato durante il periodo della pandemia in cui i live erano bloccati. Ma ora che i concerti sono tornati senza alcun problema sembrava che fosse finita la loro epoca e catalogata solo come ricordo di un periodo difficile. Invece, non è così: lo streaming (con livelli eccellenti di tecnica bisogna specificare)  sembra essere auspicato anche dai promoter stessi. Come se desse davvero qualcosa in più all’esperienza. Come dire: nessuno potrà mai darti il gusto di una birra bevuta con un amico mentre commenti il tuo artista preferito e dietro vedi anche il mare come al Parc del Fòrum, però guardare in diretta un concerto può regalarti emozioni diverse e farti venire voglia di tornare a vederli.

Intervista all’head of Amazon Music Spagna e alla direttrice Global content e artist marketing

Lo abbiamo chiesto a Claire Imoucha (Head of Amazon Music, Spain) e Kirdis Postelle (Director, Global Content & Artist Marketing). E abbiamo fatto  un punto con loro sulla strategia di Amazon Music, i reali competitor e gli obiettivi, e anche per approfondire la situazione in Spagna.

«È vero, dopo la pandemia le persone sono tornate alla loro vita reale e l’idea era che non ci fosse più bisogno di avere i concerti in streaming. Siamo partiti da uno show su Twitch e adesso però continuano a crescere», ci racconta Kirdis Postelle.

Quali sono gli obiettivi di cui siete più fieri quest’anno?
Kirdis Postelle: Il fatto che trasmettiamo in streaming più di 10 festival di dimensioni enormi al mondo, incluso il Primavera Sound. Ma anche il Vive Latino in Messico, per esempio, è cresciuto sempre di più. Ma ci rende molto fieri anche il nostro programma settimanale Amazon Music Live, dedicato ogni volta a un singolo artista, ogni giovedì dopo la partita di football negli Stati Uniti in autunno.

Qual è il problema principale a cui dovete far fronte? A parte ovviamente gli imprevisti.
Kirdis: La gestione dei cantanti e i musicisti, soprattutto per Amazon Music Live: è impegnativo anche per loro, devono rimanere disponibili per registrare 8/9 ore in una giornata. A noi non è mai capitato ma sappiamo che succede: magari gli artisti non resistono a rimanere fermi così tante ore di seguito, dicono di andare via per tornare dopo, ma spesso non lo fanno o arrivano in ritardo. Quindi cerchiamo di fare in modo che si sentano perfettamente a loro agio durante quelle ore, proprio perché per noi sono fondamentali. Ripeto: a noi non è mai successo, per fortuna, ma questa cosa davvero mi angoscia.

Due anni fa è parso chiaro a tutti quanto Amazon Music volesse investire parecchio in Italia e credo anche in Europa: con manifesti ovunque e diverse campagne ADV. Adesso la strategia su quali punti si concentra?
Kirdis: Ora, come Amazon Music, siamo più che mai concentrati e interessati a far crescere il live streaming. Abbiamo creato anche un nuovo show, City Sessions che era partito in US e ora si sta espandendo in tutto il mondo da UK al Messico, dalla Spagna all’Italia.

Amazon Music e il programma Rompe in Spagna

Amazon Music sta puntando molto in tutto il mondo sul format dedicato agli emergenti Breakthrough, Claire come sta andando da voi in Spagna?
Claire Imoucha: Da noi si chiama Rompe ma è proprio il corrispettivo di quello che voi avete in Italia. Nasce dall’idea di Amazon Music global che gli emergenti siano fondamentali ed è quindi imprescindibile per un DSP supportarli. Per esempio, le  valenciane Lisasinson sono state le artiste Rompe dell’anno scorso e ora hanno suonato su un palco del Primavera Sound, come una scelta naturale del festival! Questo per noi è sintomo che il programma funziona. Noi abbiamo visto giusto, abbiamo cercato di spingerle il più possibile e alla fine sono arrivate fin qui.

Qual è il genere che funziona di più in Spagna nel 2024? Sempre il rap?
Claire: Sì ma con diverse sfumature. So che in Italia è ancora il genere che va per la maggiore. In Spagna parliamo più di urban perché ci sono enormi influenze da parte della mondo e della musica latino-americana. Noi per questo parliamo di “family genre”: da noi sono rilevanti anche la trap argentina e il reggaeton. Quindi bisogna considerare anche tutti i sottogeneri del rap e della trap. Non bisogna dimenticare anche il pop spagnolo che è ancora molto importante e infine non sottovalutare mai il flamenco, per questo cerchiamo di supportare tutti gli artisti di questo genere.

I competitor di Amazon Music

Kirdis, quali sono i veri competitor di Amazon Music per il live streaming oggi? YouTube o le tv?
Credo più YouTube rispetto alle tv, ma non vedo molta competizione su quello che stiamo realizzando. Perché noi ci stiamo focalizzando proprio sulla parte live. Credo che Amazon Music sia in una posizione tale da poter offrire un’esperienza unica in primo luogo agli artisti.

Quale è il vostro obiettivo principale per i prossimi mesi?
Kirdis: L’anno scorso ci siamo concentrati sulla trasmissione in diretta dei festival negli Stati Uniti, mentre quest’anno vogliamo concentrarci su quelli europei. Abbiamo molti progetti pronti a partire.

Invece, al Primavera Sound chi volevate vedere?
Kirdis: Io i Justice giovedì sera e Lana ieri.

Claire: Anche io Lana e Rels B, artista spagnolo che sta crescendo in maniera esponenziale da noi e in Messico. Lui è proprio l’esempio di musica urban che sta andando in Spagna!

Share: