Ferdinando Salzano (Friends & Partners): «Nel 2024 continuerà la crescita dei live»
Il fondatore della società di organizzazione di concerti sarà fra i protagonisti dei panel di Linecheck 2023. L’abbiamo intercettato in vista dell’evento
Con un roster che include i big indiscussi della musica italiana, con la gestione diretta di una venue di prim’ordine come la RCF Arena di Reggio Emilia (ex Campovolo), con un’expertise in fatto di grandi produzioni (per esempio i TIM Music Awards) e anche tour internazionali (per esempio di Laura Pausini), Friends & Partners è fra i più importanti promoter sul mercato italiano della musica live.
Il fondatore Ferdinando Salzano sarà fra i protagonisti dei panel di Linecheck 2023. Venerdì 24 novembre alle 12:15, infatti, si terrà l’incontro intitolato “Da festival in crescita a rivoluzionari format musicali”, dove, insieme a colleghi del settore, dal punto di vista “in prima linea” di Friends & Partners Salzano analizzerà gli ultimi anni di straordinaria crescita del mercato in Italia e nel mondo e le prospettive future (qui tutte le informazioni).
Abbiamo intercettato Ferdinando Salzano di Friends & Partners per uno scambio di battute in vista dell’evento.
L’intervista a Ferdinando Salzano
Qual è un tuo bilancio di massima sull’ultimo anno di musica dal vivo nel nostro paese, in termini di mercato e di format innovativi?
Il bilancio è straordinario. Tutti ci aspettavamo che il 2022, anno post-Covid, con la forte voglia di aggregazione da parte del pubblico, sarebbe stato un anno di massimi picchi di partecipazione. Il 2023 addirittura l’ha superato del 10%. Ha confermato che la voglia di vivere l’esperienza di un concerto non è legata esclusivamente al periodo successivo a uno stop, bensì è un’esigenza quotidiana. Questo amplia le possibilità di mercato sulla musica live.
Quanto il boom di live degli ultimi due anni è stato dovuta a un fisiologico rimbalzo post-Covid e quanto a una crescita organica?
La crescita organica è confermata. Anche i numeri previsionali sul 2024 non prevedono flessioni, anzi, fanno intravedere una continua crescita. Significa che la partecipazione del pubblico ai concerti ha sostituito e sta sostituendo altre attività di aggregazione nel quotidiano.
Quali sono (se ci sono) gli spazi di ulteriore crescita nel mercato nei prossimi anni?
Ovviamente questa crescita arriverà prima o poi a un punto di fermo. Speriamo che il massimo picco non sia seguito da una caduta. La crescita arriverà a una stabilizzazione che non abbiamo ancora visto, ma ci siamo vicini.
Friends & Partners lavora soprattutto in Italia ma anche all’estero (pensiamo ai tour mondiali di Laura Pausini). Noti delle specificità del mercato italiano rispetto ad altri paesi?
Per esempio, per quanto riguarda i prezzi dei biglietti di artisti italiani in Italia, il nostro rimane un mercato favorevole nei confronti del pubblico. In altri paesi europei gli artisti locali hanno prezzi di ingresso medi molto più alti dei nostri. Inoltre sono felice che l’Italia stia diventando uno dei mercati primari per la musica live in Europa, non solo per i numeri che sviluppiamo ma anche per la voglia di artisti internazionali di venire in Italia a fare il proprio show.
Da promoter quali sono state le tue impressioni sull’inaugurazione dello Sphere di Las Vegas? L’Italia può essere laboratorio di venue avveniristiche di quel genere?
La mia reazione è di grande stupore e ammirazione. Credo che le condizioni di Las Vegas siano uniche, anche rispetto a un certo tipo di partecipazione del pubblico. L’investimento che hanno fatto sugli aspetti tecnologici penso sia difficilmente replicabile in Italia, perlomeno in termini di ritorno economico.