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Intervista a Emma: Souvenir e il dolore che ti spinge a migliorarti. L’urban e un quaderno speciale

La cantante pugliese è pronta a ripartire: “Ho avuto la lucidità di mettere insieme tutte le mie anime”. Ci racconta la sua passione per la nuova scena rap, la lotta per l’affermazione delle donne e i veri momenti di difficoltà

Autore Silvia Danielli
  • Il12 Ottobre 2023
Intervista a Emma: Souvenir e il dolore che ti spinge a migliorarti. L’urban e un quaderno speciale

Emma Marrone racconta Souvenir, foto di Bogdan Chilldays Plakov

Emma Marrone torna con Souvenir (il nuovo album in uscita domani, ndr) e decide di mettere sul piatto le carte più disparate e di mischiarle. Decide di “perdersi per ritrovarsi” e così questo venerdì 13 ottobre ci presenta nel suo album il pop che si unisce all’urban di Iniziamo dalla fine e l’elettronica dance di Sentimentale. Una ballad più cantautorale come Intervallo (dedicata al papà) e un pezzo che strizza l’occhio alla trap come Taxi sulla luna con Tony Effe. Il singolo andato benissimo quest’estate, certificato disco di platino. Proprio come Mezzo mondo (l’altro singolo uscito), scritto e composto da lei, Nesli, Jacopo Ettorre e Francesco Catitti, Katoo. In tutto ciò, nell’album, anche un brano con Lazza, con cui aveva duettato all’ultimo festival di Sanremo, in Amore cane. Siamo in un nuovo hotel sui Navigli a Milano, una mattina di ottobre, con l’anormale caldo tepore che contraddistingue queste giornate per fare la nostra intervista a Emma.

Lei passa da una stanza all’altra coi capelli bagnati e con quel modo di fare molto genuino che potrebbe avere con te l’amica del liceo che non vedi da anni. Quando si siede e ti guarda dritto negli occhi capisci che ha maturato una certa dose di saggezza. Dovuta anche agli anni in cui ha sopportato decisamente troppi colpi bassi dalla vita, dalla sua malattia alla perdita del papà. «Credo che la gente oggi non sia più abituata a sopportare il dolore. Vuole ottenere tutto e subito ma purtroppo i momenti terribili capitano, perché la vita è così. Forse ci siamo disabituati al sacrificio. Vogliamo tutti essere perfetti, sicuramente spinti dai social. Invece anche se non abbiamo l’ultimo modello di smartphone ma quello di 3 anni fa va bene lo stesso».

Intervista a Emma Marrone

Emma, il tuo album Souvenir è molto diverso da una traccia all’altra.
Ho avuto la capacità e la lucidità di mettere insieme tutte le mie sfumature sia vocali sia di stile. Mi sono sempre dichiarata un’artista molto aperta e non mi è piaciuto essere catalogata solo nel genere pop. Anche da piccola, sono partita dagli ascolti di musica elettronica e poi sono stata influenzata dagli stili più disparati. Credo che i miei 14 anni buoni di esperienza mi abbiano aiutato a capire dove volevo far arrivare il mio percorso. Questo disco è l’insieme di tutte le esperienze, le collaborazioni e gli incontri con gli artisti che ho avuto in questi anni. Quindi, come dai viaggi si portano le calamite agli amici io porto ai miei fan come souvenir queste canzoni. Le mie piccole calamite!

Quali sono gli incontri che ti hanno influenzato di più in questi mesi?
C’è una scena decisamente interessante in questo momento. Da una parte si parla tanto, più in negativo, della velocità della musica ma secondo me è importante non sentirsi spodestati dalle novità in arrivo perché la nuova linfa fa bene a tutti.

Intervista a Emma e la nuova scena rap e urban

Chi ti piace ora in particolare?
Mi piace da impazzire la scena urban al momento. Da Rhove a Geolier che ha rivisto la grande scena di Napoli. Sempre con il massimo rispetto per i grandi, da Marracash a Fabri Fibra a Salmo. Nel pop invece penso che stiano andando davvero forti le donne ora. Come Annalisa e Elodie.

Annalisa e Elodie stanno puntando molto su un pop quasi dance ora: a te piace? C’è anche questo nel tuo nuovo album.
Credo che il bello della musica sia che tu la possa modellare su di te, come vuoi, e loro hanno sicuramente fatto un lavoro di fino. Trovo una grande identità in tutto quello che fanno.

Ci siamo disabituati al dolore. Invece esiste e bisogna affrontarlo

Ti senti quasi più urban che pop in questo momento?
Mi sento semplicemente Emma. Emma può essere quello che vuole: urban, pop, tutto. Mi sento libera. Sono gli altri che hanno sentito il bisogno di catalogarmi. Quest’estate duettavo con Tony Effe e poi una sera mi sono trovata in Toscana con Andrea Bocelli. Quindi cosa sono?

Intervista a Emma che racconta la violenza sulle donne

Capelli corti è la tua canzone-manifesto dove parli del ruolo della donna, prenderai anche parte al concerto organizzato da Una, nessuna, centomila, insieme alle altre artiste, lo spettacolo di sensibilizzazione contro la violenza sulle donne: che cosa hai visto in questi anni? C’è stato un miglioramento?
Già che se ne parli e non ci sia più l’omertà di prima di fronte a certi temi è importante. Sicuramente qualcosa inizia a muoversi sia sul discorso della parità dello stipendio che sull’importanza di dare maggiore considerazione alle donne. Però credo che gli uomini dovrebbero combattere di fianco a noi. Per quanto riguarda gli eventi come Una, nessuna, centomila  secondo me il prossimo passo che avrebbe senso sarebbe se ad organizzarlo fossero gli uomini. Non più quindi solo come ospiti (perché saranno anche da Una, nessuna, centomila a maggio con noi) ma come protagonisti. Così ci sarebbe anche una platea maschile e sarebbe un gesto forte.

Ne abbiamo parlato nell’analisi dei risultati del sondaggio di Equaly sulla violenza delle donne nel mondo della musica, una tesi che sta avanzando è che gli uomini vedano le donne assumere sempre più successo e vogliano vendicarsi nei modi peggiori: sei d’accordo?
È una lettura condivisibile, e secondo me, in Italia non è stato messo in atto un pugno di ferro, dal punto di vista legale, a difesa delle donne da parte degli organi preposti. Perché se pensi poi che nell’80-90% dei femminicidi le donne avevano sporto denuncia significa che, nel lasso di tempo in cui lo hanno fatto, non sono state tutelate abbastanza e forse non basta il provvedimento restrittivo dei 2 chilometri di distanza. Credo che andrebbe cambiato il protocollo. Perché se una donna denuncia non lo fa per un’unghia incarnita.

Nell’intervista a Emma Marrone parliamo anche di Tony Effe

È una polemica che sentiamo fin troppo spesso: le donne non escono bene dai testi dei rapper, spesso sono solo le loro bitch. Tu hai collaborato con Tony Effe per Taxi sulla luna. Ti sei mai sentita offesa ascoltando queste lyrics o la vedi solo come la loro cifra stilistica?
Certo, quando si leggono i testi dei rapper non ci si immagina di trovare il Manuale delle giovani marmotte. Detto questo, io non mi sono sposata Tony e non canto la sua discografia. Ho cantato con lui Taxi sulla luna che racconta peraltro una realtà: ovvero che anche le donne vogliono uscire a divertirsi, non solo gli uomini. Poi se lo fanno loro sono fighi, se lo fanno le donne sono subito criticate. Comunque è una cifra stilistica. Ci sono molti altri testi di colleghe con rapper che non sono pulitissimi. Non ha senso puntare la lente d’ingrandimento su me e Tony o tentare di ghettizzare lui.

Guarda di sicuro non vogliamo “ghettizzarlo” noi. Hai lavorato con tanti autori e produttori con cui non avevi mai lavorato in questo disco come Drillionarie che ha prodotto Amore Cane e Carne viva.
Penso sia un album a tante mani ed è stato bello collaborare con tante personalità diverse che mi hanno aiutata a tirar fuori me stessa sempre di più. Penso accada solo quando c’è tanta stima reciproca.

intervista a emma souvenir - cover album

Il dolore che ti spinge a cambiare le cose

Emma Marrone, quale è stato il momento più difficile per te durante questi mesi di lavoro?
Io ho iniziato a scrivere seriamente l’album un mese dopo la morte di mio padre, arrivavo quindi già da un periodo bello tosto. Un periodo che ha comportato non solo il dolore per la morte ma anche tutto ciò che lo ha preceduto che è stato di sofferenza pura. Chi lo ha passato lo sa, vivi soprattutto nell’impotenza di fronte a ciò che sta passando la persona che ami.
E questo è veramente destabilizzante e ti fa vivere dei momenti di up and down continui. Tuttora ci sono, e sono convinta che non passeranno mai come il dolore del resto. Buttarmi nella scrittura di questo disco mi ha aiutata moltissimo. Lo stesso dolore ti fa alzare la mattina e ti spinge a voler cambiare le cose. Comunque il dolore esiste, bisogna guardarlo in faccia e affrontarlo senza volerlo eliminare. Questo è importante anche per cercare di evitare i problemi di salute mentale.

Hai detto di aver superato il momento di rabbia.
Mi sento più docile e meno rabbiosa è vero.

La grinta c’è sempre.
Ovvio quella sì. La rabbia ha lasciato il posto ora a un “ok, va bene, andiamo avanti” generale.

Se potessi portarti via un souvenir di questi mesi di lavoro quale sarebbe?
Il mio quadernetto degli appunti. Perché io sono ancora fondamentalmente analogica e mi si incrociano gli occhi a scrivere col telefono. Souvenir è solo una primissima parte poi ne arriverà un’altra su cui stiamo già lavorando. Non so niente né data di uscita né altro.

Intervista a Emma Marrone e le date del tour

Domani, venerdì 13 ottobre, verrà inaugurato il SOUVENIR FLAGSHIP STORE, nuovo spazio pensato da Emma come luogo di incontro per i propri fan nella libreria Mondadori Duomo di Milano. Mentre il 10 novembre partirà il SOUVENIR IN DA CLUB tour.

SOUVENIR IN DA CLUB – LE DATE di Emma Marrone dopo il nuovo album

  • 10 novembre – VOX CLUB – NONANTOLA (MODENA)
  • 12 novembre – LARGO VENUE – ROMA
  • 13 novembre – LARGO VENUE – ROMA
  • 15 novembre – LARGO VENUE – ROMA
  • 22 novembre – HALL – PADOVA
  • 23 novembre – HALL – PADOVA
  • 26 novembre – MAGAZZINI GENERALI – MILANO
  • 27 novembre – MAGAZZINI GENERALI – MILANO
  • 29 novembre – MAGAZZINI GENERALI – MILANO
  • 2 dicembre – CAP10100 – TORINO
  • 3 dicembre – CAP10100 – TORINO
  • 5 dicembre – CAP10100 – TORINO
  • 11 dicembre – DUEL CLUB – POZZUOLI (NAPOLI)
  • 13 dicembre – DUEL CLUB – POZZUOLI (NAPOLI)
  • 17 dicembre – DEMODÈ – MODUGNO (BARI)
  • 18 dicembre – DEMODÈ – MODUGNO (BARI)
  • 21 dicembre – VIPER – FIRENZE
  • 22 dicembre – VIPER – FIRENZE
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