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Billboard Italia x RICH MORE

RICH MORE, il DJ tutto “snowboard e consolle” che ha rivisitato il classico “Rhythm of the Night”

Andiamo alla scoperta dell’artista italiano che da pochissimo ha rinnovato una grande hit degli anni ’90 di Corona

Autore Billboard IT
  • Il21 Dicembre 2023
RICH MORE, il DJ tutto “snowboard e consolle” che ha rivisitato il classico “Rhythm of the Night”

RICH MORE è un DJ italiano che si ispira al suo mito David Guetta. Il suo suono è catalogabile come Future Rave ed è un misto di pop e ricercatezza. Il suo stile avanguardistico si ritrova nella sua nuova versione di Rhythm of the Night, il grande classico degli anni Novanta di Corona. Lo abbiamo intervistato per conoscerlo meglio.

L’intervista a RICH MORE

Ciao RICH MORE, innanzitutto raccontaci come mai questo nome.
Mi sono fatto ispirare dal luccicante mondo della moda, mi piaceva Richmond come brand e ho pensato che distorcendo leggermente quel nome potessi creare una sorta di nome e cognome facile da ricordare che poi ha un suo significato che ovviamente rimanda anche agli eccessi di quel mondo fashion.

Ma tu invece nella vita sei non solo un DJ ma anche uno sportivo che vive all’aria aperta, insegni snowboard! Ci racconti la tua storia?
Sono cresciuto in questo paesino in Alta Val Susa che si chiama Sauze d’Oulx, un posto delizioso e vivace dove ancora oggi vivo mentre insegno snowboard a Sestriere. Quando ero ragazzino nei primi anni ’90 mi appassionai ben presto alla musica dance. Adoravo comprare i vinili della Time Records, seguivo in radio le selezioni della DeeJay Parade e cominciai a fare cassettine per gli amici e suonare con i piatti a feste
scolastiche. Uno dei miei eroi era Gigi D’Agostino e ovviamente i torinesi Eiffel 65. Poi ho cominciato proprio qui a Sauze d’Oulx per tutti quei turisti inglesi che venivano a sciare durante l’inverno!

Furono occasioni incredibilmente importanti per suonare per me che ero giovanissimo, ricordo che pezzi come Bla Bla Bla di Gigi d’Ag, Blue degli Eiffel 65 o le tracce di Prezioso erano i miei cavalli di battaglia. All’epoca non c’erano in circolazione tanti DJ giovani ventenni. Non era una “professione” così diffusa e a portata di tutti come lo è oggi che si può mixare anche in streaming con tutta la musica che si desidera. Una volta si compravano i vinili appena si aveva qualche risparmio e si portavano pesanti borse! In quelle prime occasioni ebbi anche la fortuna di interagire per la prima volta con DJ inglesi, ricordo che era anche venuto Mark Doyle, il fondatore di Hed Kandi.

Era quell’etichetta favolosa che proponeva nelle copertine delle magnifiche illustrazioni di Jason Brooks.
Sì proprio loro. Oramai non è più una label così di moda. Poi debuttai con le mie produzioni grazie all’uso dei sampler/campioni della Loopmasters, epoca 2005. Alla fine, ad oggi, ho realizzato più di 200 produzioni, pubblicate su etichette discografiche di rilievo come Future House Cloud, Kontor, Pacha Rec, Sony Music, Time/Rise Records con il remix di Boogie Wonderland, Universal, Smilax, Italian Way Music ed anche Spinnin’ Records con il “Track of the Week”. Ricordo che una delle mie produzioni che funzionò fu proprio una uscita con la Pacha recordings, Lover Dose e poi un fortunatissimo remix di Bette Davis Eyes di Tradelove e Sam Obernik. Grazie all’etichetta cominciai a frequentare – era il periodo del 2014 /15 – il Pacha a Ibiza.

Qui immagino che ci sia stata la svolta della vita professionale di RICH MORE.
Assolutamente, suonavo al Pacha nella sala principale, prima delle superstar. Ho “preso appunti”, ho conosciuto un mondo iper professionale totalmente dedicato alla notte, DJ importanti come Carl Cox, Bob Sinclar, Solomun e qui ho cominciato anche a seguire con più attenzione uno dei miei DJ producer preferiti che è David Guetta che all’epoca faceva le sue prime apparizioni con le serate F**k me I’m famous.

Poi sono riuscito a suonare anche al Pacha Londra e Mosca prima che chiudessero. Ho imparato ad ascoltare all’epoca tanti stili musicali, solo dopo mi sono infatuato della EDM quando è cominciato a diventare la musica del Tomorrowland. Cominciai anche a creare radio show trasmessi da oltre 500 webradio mondiali tra cui Pacha radio e Fabriclive, con alcuni episodi su Kiss Radio ed Ibiza Global Radio. Potete ascoltarli tutti su Mixcloud.

A proposito del Tomorrowland tu ci sei arrivato a suonare, che esperienza è stata?
Ci sono arrivato seguendo una precisa trafila, attraverso delle competition. Inviando dei mix sono stato giudicato anche da Lost Frequencies che nel tempo ho anche conosciuto meglio. Fui scelto in una prima preselezione suonando a Barcellona. Poi ho finalmente suonato per la prima volta al Tomorrowland nel Mazda Stage. Me lo ricordo ancora, era il 22 luglio del 2016, il giorno del mio compleanno. Se devo pensare a cosa sia per me questo evento è davvero una sorta di “magnifico parco giochi per DJs”.

A un certo punto è arrivato il periodo pandemico che per molti DJ fu il momento più brutto in assoluto delle loro carriere…
Io vivo in montagna, un luogo dove potevo uscire. Ci sono boschi intorno a me e ho potuto anche fare un po’ di snowboard. Quindi dal punto di vista emotivo e fisico sono stato molto più fortunato di tanti altri colleghi che sono rimasti prigionieri nelle loro case, nei loro appartamenti per uno, due anni! E poi devo dire che questa cosa inedita all’epoca di filmarsi in casa o in studio, fare mix e produzioni, a me non è per niente dispiaciuta. Anzi sono state nuove opportunità di farsi conoscere sui social.

Oggi, sempre seguendo un po’ il flusso creativo di David Guetta, ti sei buttato anche tu in questo sottogenere molto amato dai clubber che è il future rave, con questo stile hai inoltre inciso questa nuova versione di Rhythm of the Night.
Vero. Scegliendo questo pezzo, un altro esempio della fortissima scuola dance made in Italy, è come se si chiudesse un cerchio con il mio percorso come DJ. Ho iniziato proprio suonando in vinile quelle produzioni. Il future rave èuno stile nuovo che innerva di nuova energia anche i pezzi del passato, come questa mitica composizione. Io nei miei set suono tanti mashup, tanti bootleg, tanti remix, il passato e il presente convivono perfettamente per chi vuole ballare e divertirsi!

La mia traccia sta andando molto forte in Inghilterra. Oltre ad avere degli articoli sui siti del settore come EDM.com e We Rave You, verrà trasmessa per sei settimane su BBC radio1, Kiss FM e Capital Radio UK. Poi il mio pezzo Blah Blah, ispirato a Robert Miles e alla dance anni 90, è presente nella nuova Hit Mania Dance 2024. Anche questo un cerchio che si chiude, visto che da ragazzino compravo i volumi della Hit Mania Dance in CD quando li trovavo nei negozi di musica come Ricordi a Torino.

Per chiudere, ora dove ama suonare RICH MORE?
Non necessariamente nei club, sai? D’inverno per esempio insegno snowboard e dalle ore 16 sono il resident DJ della Gargote GFC Afterski Sestriere. Anno dopo anno diventa sempre più grande con ospiti come Salmo, Il Pagante, Djs From Mars, Rudeejay, Cristian Marchi. Inoltre ho mixato agli eventi locali come SnowBreak, DutchWeek, SnowWeek e per brand come Aperol, Armani e Kappa. Inoltre amo
suonare nelle ville per feste private. Si tratta di nuove opportunità, solitamente proposte dai miei amici e preferisco coglierle!

Scopri tutta la musica di RICH MORE qui.

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