Elettronica

In Italia i Rüfüs Du Sol, il trio che ha riportato l’anima sulla pista da ballo

Il gruppo australiano è atteso stasera (13 giugno) con un DJ set all’Adriatic Sound Festival a Fano e il 21 giugno con un live all’Auditorium Parco della Musica di Roma

  • Il13 Giugno 2025
In Italia i Rüfüs Du Sol, il trio che ha riportato l’anima sulla pista da ballo

Rüfüs Du Sol

«Al centro della nostra musica c’è questo apprezzamento per la natura e l’organico, e come questi si intersecano con l’elettronica o il digitale. Ci sono innumerevoli modi per rappresentarlo. Per noi, la cosa più importante è come rappresentarlo musicalmente». Parola dei Rüfüs Du Sol, il trio australiano che passa in questi giorni dall’Italia e che sta riscrivendo le coordinate dell’elettronica: una filosofia musicale che, in soli cinque album, li ha portati al centro della scena EDM di oggi, con show ad alto tasso tecnologico ed emotivo.

I Rüfüs Du Sol in Italia

Il segreto del loro successo, certificato da un Grammy Award vinto nel 2022 e da esibizioni sold out nei più importanti festival mondiali (tra cui Coachella, Red Rock, Lollapalooza e Burning Man), è la loro capacità di unire ritmi martellanti da club con melodie avvolgenti e testi malinconici e introspettivi: un avventuroso mix tra il big beat dei Chemical Brothers e l’alt-rock dei Radiohead.

Dopo il DJ set all’Adriatic Sound Festival di Fano, i Rüfüs Du Sol si esibiranno di nuovo in Italia il 21 giugno in “full band” alla Cavea dell’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone di Roma: un concerto che è andato sold out in pochi giorni, grazie anche a una grossa richiesta di biglietti dall’estero. Il grande spazio all’aperto disegnato da Renzo Piano sarà teatro di uno spettacolo tecnologicamente all’avanguardia, nel quale le luci e i visual dialogheranno costantemente con gli strumenti digitali e organici del trio australiano, che ha pubblicato lo scorso autunno il suo quinto album di inediti Inhale / Exhale, disponibile anche in due versioni remix pensate espressamente per i club.

Ma chi sono i Rüfüs Du Sol e, soprattutto, come hanno fatto a diventare così rilevanti in un mercato affollato di produzioni come quello dell’EDM? Dobbiamo fare un salto indietro e tornare in Australia all’inizio degli anni Duemila, nel Nuovo Galles del Sud. Tyrone Lindqvist, il cantante e chitarrista del gruppo, proviene da una piccola città dell’entroterra chiamata Lightning Ridge. Jon George, che si occupa di tastiere e sintetizzatori, è nativo di Cronulla, una città di surfisti a sud di Sydney, mentre James Hunt, il batterista dei Rüfüs Du Sol, è cresciuto nella periferia appena a nord di Sydney. Grazie ad amicizie in comune, i tre entrano in contatto e a poco a poco nasce l’idea di realizzare musica insieme.

I successi dei Rüfüs Du Sol

Nella fase embrionale del progetto, che originariamente si chiamava solo Rüfüs, le influenze del trio sono quelle di celebri gruppi australiani di musica dance come Cut Copy e The Presets, ma la comune passione per i Radiohead li spinge a cercare nuove strade, più riflessive e intimiste, pur restando nell’alveo della dance. Il loro primo EP, Rüfüs del 2011, contiene brani interessanti come We Left e Paris Collides, ma è ancora artisticamente acerbo.

Quando pubblicarono nel 2013 il loro primo album, Atlas (il primo a raggiungere la vetta delle classifiche in Australia), i tre membri dei Rüfüs Du Sol non immaginavano che stessero per cambiare le regole del gioco, (ri)portando l’anima al centro della pista da ballo grazie a singoli come Sundream e Take Me che, con i loro ritmi deep house e i synth gelidi e scintillanti, sono diventati in poco tempo due inni nei club internazionali.

Il successivo progetto Bloom del 2016, influenzato dalla scena dance di Berlino, ha spinto ancora di più l’acceleratore sulla ballabilità, come dimostrano gli eccitanti brani Like an Animal, You Were Right e Innerbloom, quest’ultimo una suite di quasi dieci minuti, che è una vera e propria ode alla città tedesca che li ha ospitati in quei mesi.

Solace del 2018 e Surrender del 2021 sono gli album della definitiva consacrazione, che li ha portati dal chiuso dei club ai grandi festival all’aperto in tutto il mondo, in cui hanno conquistato il pubblico grazie ai loro show innovativi e coinvolgenti.

Il Grammy e l’ultimo album

Nel 2022 i Rüfüs Du Sol vincono il loro primo Grammy Award nella categoria Best Dance/Electronic Recording per Alive: un premio prestigioso che aumenta le loro quotazioni già alte. A differenza degli album precedenti, che tendevano a riflettere la città in cui erano stati scritti, l’ultimo album Inhale / Exhale del 2024 ha rappresentato un modo completamente nuovo di lavorare per il trio.

Per la prima volta, la band vive separata (Linqvist a San Diego con la moglie e il figlio di cinque anni, Hunt e George a Miami) e il progetto è stato registrato in una serie di sessioni di intenso lavoro, in cui i tre si riunivano in uno studio di Austin, Los Angeles o Ibiza e lavoravano per due settimane alla volta. Il risultato finale è un album che riassume e, per certi versi, amplifica tutte le qualità del trio australiano, con brani struggenti come Lately, Music Is Better e Pressure, che fanno muovere contemporaneamente le gambe e le emozioni più intime negli ascoltatori.

Queste canzoni vanno ad arricchire la già ricca setlist dei loro show, della durata di circa due ore, in cui la band australiana accompagna il pubblico in un viaggio catartico tra luci, ombre, video emozionali, inni dance e parentesi acustiche, in cui la danza non è mero stordimento edonico, ma una riconnessione profonda tra la mente e il corpo.

Articolo di Gabriele Antonucci

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