Pablo ci racconta “Povero Pablo”, traccia per traccia
L’artista casertano ci presenta il suo nuovo progetto che racconta diversi episodi della sua vita, che lo hanno segnato e formato, anche artisticamente
In bilico tra hip hop, urban e world music, Pablo pubblica oggi, venerdì 18 giugno, il suo nuovo album, Povero Pablo. Il progetto, che esce per Humble e Believe Digital, vede l’artista raccontarci un pezzo della sua vita, attraverso episodi che lo hanno segnato e formato.
Pablo parla della perdita di un amico, di violenza, della difficoltà di emigrare e delle speranze che svaniscono. Nell’album, però, trovano spazio anche malinconia, rivalsa e tutti i lavori e i sacrifici fatti per riuscire a fare musica.
Un progetto meticcio, nudo e crudo, che fonde sonorità diverse, dall’elettronica al pop, dal r’n’b al blues. Pablo ci ha così raccontato il suo nuovo album, traccia per traccia.
Povero Pablo
Ho sempre creduto in me e spesso ho predetto cose che poi realmente sono successe, non sono un mago, molto semplicemente osservo. In Povero Pablo cerco di far capire a chi non crede che spesso essere scettici è sbagliato, come fai a vincere la lotteria se non giochi?
La Corrida feat. Ketama126
Sul palco, come spesso accade anche nella vita, siamo come tori in una corrida. Sempre al centro della scena, sotto i riflettori con gli spalti pieni. Tutti ammirano il toro, lo osservano e lo rispettano, ma allo stesso modo dagli spalti esultano per le sue ferite e tifano per la sua sconfitta.
Malavita
A che serve arrestare dei ragazzi per poi abbandonarli in una situazione peggiore della strada? A 15 si è già irrecuperabili? Non ne sono convinto. La parola malavita non indica solo la criminalità, malavita è la condizione di difficoltà di chi vive dove il lavoro non c’è. Malavita è quella che fanno alcune madri per le proprie famiglie, per crescere i propri figli in posti difficili, per sopravvivere alla quotidianità cinica e spietata.
Lalala feat. Barracano
Raffaele (Barracano) lo conosco da quando ero minorenne, da quando si portavano le DC. Abbiamo sempre avuto in comune la capacità di esternare una malinconia particolare in una traccia, diciamo che siamo fan dei pezzi tristi. LaLaLa e il nostro pezzo “triste” ma questa volta in chiave allegra, un modo per esorcizzare la malinconia, sul beat di Frank.
Zappo feat. Kira R
Non sono mai riuscito a prestare attenzione a scuola, nella mia testa, ogni volta che mi sedevo dietro al banco, cominciavano a girovagare milioni di pensieri, entravo in un altra dimensione, ci sono tuttora! Ovviamente non mi sono diplomato. In Zappo ho raccontato un po’ di quello che ho fatto oltre la musica nella mia vita. Ho sempre avuto soldi in tasca perché mi sono sempre dato da fare (anche perché sono iperattivo), ho fatto di tutto, anche lavori molto umili, l’importante era lavorare.
Non Era Vero
Le bugie a volte possono fare davvero male, soprattutto se per amore fai finta di crederci, menti a te stesso perché non hai il coraggio di affrontare la verità. Non era vero è una storia che porto dentro che ha segnato intere pagine della mia vita, cosa siete pronti a fare per chi amate? Alcuni di voi risponderebbero “anche uccidere”, beh io no, ma per amore ho coperto chi stava uccidendo se stesso, ho sbagliato per anni ma sono stato fortunato, ho avuto il tempo di rimediare, non tutti hanno avuto la mia stessa fortuna, forse Dio mi ha perdonato perché ero solo un ragazzino.
Orologio Falso
Il tempo vale più di qualsiasi strumento lo misuri, che sia oro o semplice ferraglia un orologio rimane solo una carcassa. Orologio Falso parla di una storia realmente accaduta. Trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato, vedere gli occhi di chi non avrebbe esitato a premere il grilletto senza nemmeno sapere il perché. Ringrazio Dio tutti i giorni per aver fermato in tempo chi avrebbe potuto fermare il mio, di tempo.
Milano
Milano, oggi come in passato, è meta e mito di chi è costretto a lasciare la propria terra per inseguire un sogno o anche solo per trovare lavoro. La partenza diventa il momento della riflessione, chi parte non dimentica cerca solo di andare avanti, di non voltarsi indietro spinto dai sensi di colpa trovando il coraggio nella voglia di realizzarsi. Ma a volte “integrarsi” vuol dire accettare di diventare ‘vittime di infamità’.