Don’t Don’t do It! con Kendrick Lamar (il cui titolo si riferisce alla frase di pietà che la madre dell’afroamericano Keith Scott urlava alla Polizia mentre riprendeva la scena dell’uccisione del figlio senza un ragionevole motivo) è un buon esempio di quello che accade in quest’album dei N.E.R.D. di Pharrell non più “Happy” ma impegnati: un sound mutevole ma fluido che passa dal soul, la trap o il funky raffinatissimo (ascoltate a ripetizione il capolavoro ESP) a momenti di white music, ska e rock di attitudine punk e con il gran finale (c’è Ed Sheeran) reggae dubbato e minimale.
I N.E.R.D. masticano il sound del passato e lo sintetizzano elegantemente per le nuove generazioni, una vera lezione di stile. Il disco del 2017 in zona Cesarini?
